scene da «arancia meccanica» nel convento di san colombano belmonte
Rapina in un convento nel Torinese
Quattro frati bastonati: uno è grave
I religiosi picchiati brutalmente da tre incappucciati: uno è gravissimo. «Legati e imbavagliati, violenza selvaggia»
IVREA (Torino) - Scene da «Arancia meccanica» martedì sera nel convento di San Colombano Belmonte, in provincia di Torino: tre rapinatori incappucciati hanno preso a bastonate brutalmente quattro frati. Uno dei feriti è ricoverato in prognosi riservata al San Giovanni Bosco di Torino, gli altri a Cuorgnè, dove i medici li hanno giudicati guaribili in 30 giorni. Sempre secondo le poche indiscrezioni che trapelano dai carabinieri che stanno svolgendo le indagini, l'assalto è avvenuto attorno alle 21 ed è confermata l'ipotesi della rapina dato che sono spariti dei soldi.
GRAVISSIMO - Il ferito più grave è padre Sergio Baldin, 48 anni, frate guardiano a San Colombano Belmonte. Il religioso stava cenando quando è stato preso a bastonate, all'improvviso: ora è in pericolo di vita all'ospedale San Giovanni Bosco, nel reparto di rianimazione. Durante l'aggressione , Baldin, che ha cercato di difendere i suoi confratelli, chirurgico, ha inalato del cibo che ha compromesso le vie respiratorie. Se riuscirà a sopravvivere, il frate rischia lesioni permanenti. Operato al cervello la notte scorsa, le condizioni del religioso restano molti gravi. Arrivato in coma all'ospedale, è tenuto dai medici sotto sedativi.
IL RACCONTO - «Li hanno legati e imbavagliati e poi si sono accaniti su di loro con una violenza inaudita». È drammatico il resoconto che padre Gabriele Trivellin, responsabile provinciale dei Francescani minori, fa dell'aggressione. «Una violenza selvaggia e gratuita perché non hanno opposto alcuna resistenza - aggiunge -. Preghiamo per padre Sergio». «Ho parlato con i miei confratelli ricoverati all'ospedale di Courgnè - riferisce padre Gabriele -, sono sconvolti». Padre Emanuele Battagliotti, padre Martino Gurini, e padre Salvatore Magliano - questi i loro nomi - rispettivamente di 81, 76 e 86 anni, hanno riportato contusioni varie al volto e alla testa giudicate guaribili in 30 giorni. «Stavano cenando - prosegue il provinciale - quando sono stati sorpresi in refettorio da questi sconosciuti, che li hanno legati e imbavagliati». Poi le botte: calci, pugni e bastonate ovunque. Tutto per pochi spiccioli dei loro portafogli. «Sono esterrefatto - conclude padre Gabriele -, è una violenza che non trova nessuna giustificazione».
CACCIA ALL'UOMO - Intanto è caccia agli aggressori in provincia di Torino: da martedì sera i carabinieri hanno istituito posti di blocco in tutta la zona. Le ricerche dei malviventi sono coordinate dal comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Antonio De Vita, rientrato apposta dalle ferie. Un primo vertice operativo per fare il punto sulle indagini è stato convocato dallo stesso colonnello De Vita per mercoledì alle 17.30. Prosegue nel frattempo il sopralluogo presso il convento, che sorge su un poggio solitario a poca distanza dal cimitero monumentale. Un modesto edificio, dove l'unico tesoro sono le corone d'oro della Madonna. Due anni fa erano state portate via, ora quelle nuove sono dietro a spessi vetri anti-proiettile.
fonte: http://www.corriere.it/cronache/08_a...4f02aabc.shtml