paternità, tre giovani candidati a casa mia

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oggetto: paternità, tre giovani candidati a casa mia
data, 7 Aprile 2008

Gentili Signori,
oggi ho ricevuto a casa mia tre giovani ventenni del pdl di cui uno (23) candidato al consiglio comunale della città dove vivo. I motivi erano la viabilità della città (41.000 abitanti) ma poi parte del tempo è stata dedicata alla paternità.

Quando infatti ho iniziato a parlare di crescere-insieme, Claudio Risè, bigenitorialità, delle problematiche dei padri separati, della nuova paternità, c'è stato molto silenzio interessato e domande intelligenti, ho riscontrato un'apertura diversa alla questione paternità che noi ex.ventenni non avevamo, una piena accettazione sia dell' importanza della paternità sia del riconoscimento degli impedimenti presenti oggi in Italia.

In particolare il giovane candidato (paolo gandola, www.paologandola.it) ha dimostrato conspevolezza sul danno e sulle minori opportunità che hanno quei figli che crescono con un genitore solo e si è appuntato i riferimenti ai documenti sulla "paternità responsabile" di bush 2004 e obama 2008 e le ricerche fatherless-america. (che anche voi potete trovare su www.paternita.info/usa.html)

Ho spiegato come non ci sia un partito della paternità ma che quasi tutti i partiti siano sensibili al tema e che tutti dovrebbero occuparsene di più, ho illustrato la mia attuale esperienza con Italia del Valori, quella di Claudio Risè con la Lista Ferrara, quella di altri nell' UDC, altri ancora, e come l'unica parte politica contraria e poco aggiornata sia quella della sinistra estrema, resistenza tra l'altro destinata a morire piano piano con l'acutizzarsi del problema e (speriamo) l'avvento del buon senso.

Noi padri di oggi non dobbiamo esimerci
dal parlare ai padri di domani.

Comunque ottimo incontro e bravi ragazzi.
E' importante che tanti giovani uomini
siano interessati al futuro del nostro paese.

un caro saluto, Fabio
http://www.paternita.info

[libpensatore]

Siete andati fuori tema, penso che il problema della paternità non abbia molto a che fare con il governo di una città di 41.000 abitanti.