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Le vittime dei preti predatori si preparano a contestare il Papa
La decisione del Papa di non includere Boston - epicentro dello scandalo che ha ridotto in frantumi la Chiesa Cattolica - tra le tappe del suo imminente viaggio in America ha scatenato una polemica dagli sbocchi imprevedibili.
I rappresentanti delle vittime, infatti, hanno comprato intere pagine dei quotidiani più importanti, per dimostrare la loro contrarietà alla sua visita e la volontà di contestarlo violentemente.
Una presa di posizione così netta ha determinato l'esplosione di una protesta a livello nazionale contro i preti predatori, che hanno scandalizzato per decenni un Paese puritano come gli Stati Uniti, e i loro protettori.
Le redazioni dei quotidiani, infatti, sono stare inondate da centinaia di email con le quali i lettori hanno espresso la loro profonda insoddisfazione per il modo in cui le gerarchie vaticane hanno gestito la vicenda che ha gettato la società americana nello scompiglio.
I più arrabbiati di tutti sono apparsi i lettori del City of Los Angeles, che hanno confessato di essere andati a rivangare le storie dei crimini di natura sessuale perpetrati dai Papi del passato, che hanno giudicato dei repressi che abusavano del loro potere per godere delle stesse libertà che negavano agli altri.
Alcuni dei lettori degli altri quotidiani hanno dato la colpa al Papa per il discredito che ha colpito la Chiesa negli ultimi tempi a causa della sua decisione di non denunciare i preti coinvolti negli scandali all'autorità giudiziaria - in alcuni casi ospitandoli addirittura in Vaticano per sottrarli ai rigori della legge - dell'ambiguità del suo linguaggio, della sua incapacità di parlare con il cuore in mano. Altri lo hanno accusato di aver creato il problema quando era Prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede e adesso di ignorarlo, sforzandosi di far passare l'idea che il peggio è passato e le ferite si sono rimarginate. Altri ancora hanno espresso il loro rincrescimento perché la loro richiesta di impedire ai preti imputati di reati sessuali di partecipare all'evento non è stata accolta. Altri infine si sono lamentati per il suo modo di comportarsi nei confronti del cardinale Mahony e Padre Fox.
Roger Mahony ha esercitato la pedofilia, lo stupro e la sodomia per trent'anni e si è macchiato dei reati di favoreggiamento, racketing, spergiuro, ostruzione alla giustizia ed evasione fiscale. La diocesi di Boston è stata costretta a risarcire le sue vittime con oltre un miliardo di dollari, ma dal Vaticano non è arrivata nessuna condanna morale nei suoi confronti.
Matthew Fox, il domenicano ammonito dal Papa per aver proposto una rinnovata visione mistica della Chiesa, è andato in Germania a denunciare questi comportamenti, affiggendo un manifesto nello stesso luogo in cui Martin Lutero aveva affisso le sue tesi.
Per il Papa si prospettano insomma cinque giorni di rivolta. Dopo tutte le proteste che si è dovuto sorbire in ogni settore della vita sociale e dalle comunità di base italiane e straniere, che gli hanno rinfacciato la sua tendenza a a lasciare irrisolti i problemi che, sempre più numerosi, insorgono nella Chiesa, una contestazione di tale portata era nell'aria.