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JuvSP
Comincia a pregustare.
Bossi, non ci vuole un fisco bestiale
Lunedí 07.04.2008 16
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Di Giuseppe Morello
Negli ultimi giorni i sismografi dei sondaggisti (anche quelli più vicini a Berlusconi)
segnalano un massiccio spostamento di voti in uscita dal Pdl a beneficio della Lega. Il Carroccio da un lato sembra immune in termini di consensi alle 'bravate' dei suoi esponenti e alle loro uscite un tantino sopra le righe ("imbracceremo i fucili", "il colpo mortale alla canaglia romana", la secessione, i riti celtici),
dall'altro tra i partiti del Centrodestra è quello che invia i messaggi meno ambigui, mentre Berlusconi sembra più sorvegliato e Fini (puntualmente rimbeccato alla sua destra) fatica ancora a far digerire lo scioglimento di An avvenuto in una pausa pranzo.
Chi intende votare a destra trova nella Lega un partito più coerente di altri, a cui va il merito delle poche cose fatte dal governo Berlusconi (legge Biagi, pensioni, riforma della giustizia).
Come già avevamo previsto diverse settimane fa, la Lega sarà l'ago della bilancia e più di altri potrà determinare l'identità di un eventuale governo Berlusconi.
Ma come sarebbe un'Italia in mani leghiste?
Sarebbe certamente un paese più duro con gli immigrati, ma soprattutto sarebbe un paese federale dal punto di vista fiscale, mentre in campo economico prevarrebbero scelte protezionistiche. In campo sociale avremmo un paese sicuramente più conservatore (niente 'Dico', niente diritti ai gay), ma anche più
pragmatico (e per certi versi più sbrigativo). In definitiva, piaccia o no, bisognerà fare i conti con Bossi, che sa come far fruttare il suo capitale di voti. È bene che Berlusconi sia avvertito.
Ma soprattutto qualcuno avverta Fini.
http://canali.libero.it/affaritalian...ssi070408.html