Paolo Ferrero: "Non so immaginare il Comunismo come una tendenza culturale"

[Lavrentij]

Paolo Ferrero: "Non so immaginare il Comunismo come una tendenza culturale"

di Agenzia Ansa

su Ansa del 08/04/2008

Il Ministro per la Solidarietà sociale risponde alle affermazioni di Fausto Bertinotti

(ANSA) - TRIESTE, 8 APR - 'Non so immaginare il comunismo come tendenza culturale'. E' quanto ha detto il ministro Paolo Ferrero, in campagna elettorale in Friuli, rispondendo ad una domanda su quanto affermato oggi da Fausto Bertinotti.
'Sono assolutamente d'accordo - ha spiegato Ferrero - sul fatto che occorre dar vita ad un processo partecipato e democratico di costruzione di una sinistra arcobaleno unitaria e plurale. Proprio perch‚ deve essere un processo partecipato, le caratteristiche della Sinistra Arcobaleno saranno definite da una discussione politica larga e partecipata che coinvolgerà tutti i compagne e le compagne impegnati in questo progetto.
Anche per questo Rifondazione Comunista terrà il suo congresso nei prossimi mesi. Per quanto mi riguarda non so immaginare il comunismo come tendenza culturale; l'unico comunismo che conosco è 'il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente''.
(ANSA).

http://www.esserecomunisti.it/index....Articolo=22697

[AB01]

bravo!

[Dyane]

Sarebbe l'unica via per creare una sinistra arcobaleno "seria", ovvero una confederazione di tre movimenti di idea, quella comunista ( ala dilibertiana e rifondarola), quella ambientalista (area verdi) e quella socialdemocratica se così si può chiamare dei vari mussi e salvi.....
Ma l'idea del partito unico, un gran calderone dove buttare tutti e tutti, sarebbe un fallimento, perchè molte persone non capirebbero; quella che ci vorrebbe è un intesa federativa tra questi 3 soggetti della sinistra italiana; questa credo possa essere forse l'unica via....ma il comunismo, non può e non deve sparire, altro che le cazzate di bertinotti!!!!

[are(a)zione]

Questo è quello che voglio sentire dire.

Bravo Paolo.

[EL ROJO]

l'unico comunismo che conosco è 'il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente''.

Mi ricorda qualcosa....

[Mattia_99 (POL)]

http://politicaonline.net/forum/show...79#post7631179

Ferrero segretario.

(Vuoi vedere che il futuro di Rifondazione cambia davvero?)

[Inglorius Basterd]

finalmente delle belle parole da compagno...

[AB01]

C’è chi dice no. I commenti di Ferrero, Grassi, Masella, Pegolo e Rizzo

su L'ERNESTO del 09/04/2008

Paolo Ferrero: "Non so immaginare il Comunismo come una tendenza culturale"

di Agenzia Ansa

su Ansa del 08/04/2008


Il Ministro per la Solidarietà sociale risponde alle affermazioni di Fausto Bertinotti

(ANSA) - TRIESTE, 8 APR - 'Non so immaginare il comunismo come tendenza culturale'. E' quanto ha detto il ministro Paolo Ferrero, in campagna elettorale in Friuli, rispondendo ad una domanda su quanto affermato oggi da Fausto Bertinotti.
'Sono assolutamente d'accordo - ha spiegato Ferrero - sul fatto che occorre dar vita ad un processo partecipato e democratico di costruzione di una sinistra arcobaleno unitaria e plurale. Proprio perch‚ deve essere un processo partecipato, le caratteristiche della Sinistra Arcobaleno saranno definite da una discussione politica larga e partecipata che coinvolgerà tutti i compagne e le compagne impegnati in questo progetto.
Anche per questo Rifondazione Comunista terrà il suo congresso nei prossimi mesi. Per quanto mi riguarda non so immaginare il comunismo come tendenza culturale; l'unico comunismo che conosco è 'il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente''.
(ANSA).

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"Ci opporemo a qualunque intenzione di scioglimento di Rifondazione Comunista"

di Claudio Grassi

su esserecomunisti del 08/04/2008

Dichiarazione alla stampa del sen. Claudio Grassi, Coordinatore nazionale Area Essere comunisti (PRC)

Che i comunisti diventino una tendenza culturale dentro la Sinistra Arcobaleno è una delle tante idee che sta esprimendo Bertinotti in questa campagna elettorale.
Peccato che non se ne sia mai discusso da nessuna parte, per lo meno in Rifondazione comunista. Anzi, abbiamo sempre sostenuto – tutti – che la costruzione del soggetto unitario e plurale a sinistra va di pari passo con il mantenimento e il rafforzamento di Rifondazione comunista.
Questa resta la posizione della grande maggioranza degli iscritti di Rifondazione, che non hanno nessuna intenzione di sciogliersi in un contenitore genericamente di sinistra.
In ogni caso, subito dopo le elezioni, si dovrà tenere il congresso e quella sarà la sede per discutere del futuro del Prc. L'area Essere comunisti si batterà contro qualsiasi ipotesi di scioglimento di Rifondazione.


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BERTINOTTI PROPONE UNA NUOVA BOLOGNINA.
NO ALLA LIQUIDAZIONE COMUNISTA. CONGRESSO SUBITO.

Dichiarazione di Leonardo Masella, capogruppo del Prc Regione Emilia-Romagna, dell'Esecutivo dell'Area dell'Ernesto.

Fausto Bertinotti rompe la moratoria del dibattito interno al Prc decisa per non danneggiare la campagna elettorale e afferma pubblicamente la sua personale posizione con dichiarazioni molto pesanti e gravi sia per il danno alla campagna elettorale che per il destino del Prc e del comunismo italiano. Bertinotti dichiara oggi, in una video chat del sito internet del quotidiano La Stampa, che quella comunista sarà soltanto una tendenza culturale nella cosiddetta "Sinistra Arcobaleno". Propone dunque apertamente lo scioglimento del Prc, cioè una seconda Bolognina, dopo quella fallita di Achille Occhetto, per costruire un nuovo partito della sinistra, una sorta di Pds bonsai.

Bertinotti sbaglia clamorosamente, come sbagliò Achille Occhetto nel 1991 nonostante avesse il sostegno dei poteri forti. Questo progetto liquidatorio fallirà nuovamente. Non ha funzionato l'idea di una tendenza comunista nel Pds di Occhetto che aveva il 25%, figuriamoci dentro un partito del 7-8% ! Quella comunista non sarà solo una tendenza culturale della Sinistra Arcobaleno, coalizione elettorale che non esisterà più dopo le elezioni del 13 e 14 aprile, ma sarà una forza politica organizzata autonoma e di massa del nostro Paese, di cui c'è sempre più bisogno per combattere le ingiustizie sociali crescenti prodotte dal capitalismo.

Dopo le elezioni ci sarà il congresso del Prc. Invito tutti gli iscritti del Prc a mettere in minoranza queste posizioni liquidatorie di Bertinotti, per salvare il partito e rilanciare il processo della rifondazione di una forza comunista in Italia.


L'Ufficio Stampa

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Bertinotti liquida Rifondazione Comunista ( da, videochat di “La Stampa”)

di Gianluigi Pegolo

su L'ERNESTO del 08/04/2008


Bertinotti liquida Rifondazione Comunista ( da, videochat di “La Stampa”)

Le dichiarazioni di Bertinotti circa il futuro dell’Arcobaleno sono chiare e non lasciamo dubbi circa l’intenzione che ha una parte rilevante dell’attuale maggioranza di Rifondazione. L’idea è quella di costruire un partito superando definitivamente ogni resistenza tesa a conservare l’autonomia politica ed organizzativa del PRC. Ogni ipotesi di strutture federate o confederate viene esclusa e le singole identità politiche si riducono a tendenze culturali interne al partito unico. Questa impostazione liquidatoria segna la pietra tombale per la storia dei comunisti, oltre ad essere fallimentare nell’ipotesi di un più generale rilancio della sinistra italiana, ed è per questo che va respinta nel modo più fermo.

Roma, 8 aprile 2008
On.le Gianluigi Pegolo
Deputato PRC- dell’esecutivo nazionale dell’Ernesto

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CORRIERE DELLA SERA

09-APR-2008 da pag. 6

Stop di Rizzo: resterà un partito con quel nome

ROMA — Marco Rizzo, eurodeputato comunista, il leader del suo schieramento, la Sinistra l'Arcobaleno, dice che dopo le elezioni il «comunismo sarà una tendenza culturale» dentro il nuovo partito plurale della sinistra. E' d'accordo? «Sono pronto a scommettere tutti i miei soldi, pochi in verità, che non sarà così. Ma adesso siamo in campagna elettorale...». Ma ci sarà comunque un dopo. «Senza un partito comunista non esiste una sinistra. Nei Paesi anglosassoni, come la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, in cui non esiste un partito comunista organizzato e capace di influire sulla vita politica non esiste una sinistra, a meno che si voglia considerare Httlary Clinton o Gordon Brown gente di sinistra». Però siete stati tutti d'accordo a fondare la Sinistra l'Arcobaleno per queste elezioni... «il Pdci intanto non si è sciolto, n problema della presenza dei comunisti è ineludibile: non credo ad una nuova Bolognina, in sedicesimo peraltro». Ve ne andrete dalla Sinistra l'Arcobaleno, lei, Diliberto e il Pdci?
«il nostro partito non si è sciolto. Ma prima di fare un discorso unitario a sinistra ci sono alcune domande a cui rispondere: la sinistra è alternativa o succedanea al Pd? Bertinotti poi pensa che le contraddizioni del capitalismo sono diminuite o aumentate?».

G. Fre http://www.lernesto.it/index.aspx?m=...Articolo=17186

[LaMonte Young]

Ferrero ha straragione, è ora di smetterla con la delegittimazione delle ideologie, che sono la spina dorsale del Pensiero. Il comunismo va ripensato rispetto una presa di coscienza che molti compagni modello gattodimarmo non sono capaci di mettere in moto. Il comunismo andrebbe destrutturato, atomizzato nelle sue componenti primarie, strutturali, basiche; e ricostruito partendo da quei presupposti.

Il dovere della sinistra (non-troia?) è di tornare ad avere fascino. Non intendo rivestendola di orpelli borghesi come amano i miglioristi (chiamarli riformisti mi disgusta per una questione etica ma soprattutto logica: lasciare tutto com'è non può in nessun caso essere chiamato riformismo, semmai reazionariato). Io parlo di ricreare una estetica oltre al progetto. Anzi, di pensarli come indissolubili. Hanno sbiadito e sbianchettato simboli e punti di riferimento, ma questo era inevitabile.

Dovremmo ragionare sulla politica, più che abbarbicarci a semplici prese di posizione. Io avverto un vuoto politico insostenibile. Non percepisco quel processo di innovazione che è necessario per non crepare.

E non possiamo farci fottere il consenso dei giovani da quattro cagate di status symbol. E' umiliante per quelli come me che hanno provato il brivido, quasi come affacciarsi a un immenso precipizio, di credere di avere messo in moto un processo di risveglio delle coscienze qualche decennio fa.

Io penso sempre più spesso a come si sia disatteso l'incitamento marcusiano all'utilizzo della creatività - direi quasi banale, se non fosse che oggi sembra uno sprazzo di genio, in questo piattume di totvirgolaqualcosa per cento. Tutti a contare come si fa a tirare su punti per vincere il campionato (o salvarsi dalla retrocessione) politica. Cazzo, sembra di sentir parlare degli ultrà invece che appassionati di politica.

[Masherov]

Guardate compagni che buttare tutto alle ortiche sarebbe la cosa più facile e anche redditizia.
Vuol dire essere ammessi nell'anticamera buona della borghesia, ricevere sorrisi di vescovi, industriali, potenti di ogni sorta. Peccato che poi, come per quei nati poveri che sposano donne ricche, ogni tanto rinfacciano le origini per creare sensi di colpa che portano a ridurre le proprie aspettative, che comunque verranno in buona parte realizzate con incarichi, posti chiave, ecc.
Al contrario, il mantenere una determinata impostazione può essere fatale (apparendo o di fatto essere retroguardia) oppure impone una faticosa opera di aggiornamento e ridefinizione del proprio pensiero e di conseguenza delle proprie aspettative.
Come ho detto frequentemente, il mondo liberale di oggi comunque è figlio della Rivoluzione Francese. L'ha però superata nel senso che discende da essa ma non è quella che era o quello che i sanculotti auspicavano all'epoca ma certamente potrebbero riconoscersi in quanto potrebbero vedere e tastare se tornassero in vita perchè nell'essenza ultima riconoscerebbero quelle loro aspirazioni.