"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum
UE, mondo, futuro Michio Kaku:
https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg
"Peter Galbraith, ex numero due della missione dell'Onu in Afghanistan, accusa Karzai di avere qualche problema con la droga"
fonte: aduc
_______________
"Secondo le stime della Nazioni Unite, da quando i talebani sono stati cacciati da Kabul, l’Afghanistan è tornato a essere il maggior produttore al mondo di oppio per eroina con oltre il 75% dell’offerta globale"
fonte: radicalparty
________________
"Il fratello di Karzai è un grande produttore di oppio, al servizio della Cia."
fonte: arruotalibera
________________
"Afghanistan, uno stato governato dai narcotraffici ?
[...]Karzai si è opposto all'estirpazione dei campi di papavero perchè temeva che l'estirpazione gli avrebbe fatto perder il potere.
[...]Durante la missione afgana il Pentagono è stato ostile alla campagna antidroga perchè non era una priorità per i militari USA in Afghanistan
[...]Nel 2006 il generale americano Freakley ha bloccato tutte le operazioni antitraffico della D.E.A. e della polizia afgana, perchè considerate un ostacolo all'azione militare.
[...]Nei rari casi in cui i trafficanti vengono imprigionati, questi pagano una tangente alla polizia afgana per tornare subito in libertà."
fonte: New York Times
L'unità è sterile, fecondo è solo il dualismo, l'opposizione, la differenza
è che tu vedi le due cose automaticamente correlate tra di loro: oppio e guerra.
Io invece no.
Penso che il motivo vero della guerra siano i passaggi per i gasdotti delle multinazionali.
Ricordiamoci che il governo afgano stava nazionalizzando tutto e non dava nessun permesso a stranieri fino al 2001...
Sono andati, hanno rovesciato il governo e ottenuto ciò che volevano.
Poi ripeto, per la droga, prima di lanciare sospetti, servono prove schiaccianti, altrimenti rischiamo di farci bollare come complottisti che vedono cospirazioni ovunque.
Ultima modifica di stefaboy; 13-04-10 alle 11:31
Ferrara era comunista poi il comunismo è morto, allora è diventato Craxiano e Craxi è morto, poi è diventato Berlusconiano. PORTA SFIGA
(brunik - 25/09/2011)
"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum
UE, mondo, futuro Michio Kaku:
https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg
"Quante persone ci sono in questa strada, un centinaio? Quante sono le persone intelligenti, sette, otto? Bene, io lavoro per le altre novantadue" Phineas Taylor Barnum
UE, mondo, futuro Michio Kaku:
https://www.youtube.com/watch?v=7NPC47qMJVg
Il Buongiorno di Gramellini.
Niente altro da aggiungere.
Emergency e l'Italia dei clan - LASTAMPA.itEmergency e l'Italia dei clan
Leggendo l’intervista rilasciata ieri a La Stampa dall’onorevole La Russa verrebbe da chiedersi con il poeta: che anno è, che giorno è? Il ministro della Difesa rispolvera gli interminabili Anni Settanta per informarci che anche Gino Strada potrebbe aver allevato nel suo seno degli infiltrati «come accadde al Pci con le Br e al Msi coi Nar», trattando Emergency alla stregua di un partito, diviso in frange più o meno estremiste. Non vi è dubbio che le responsabilità dei tre italiani fermati in Afghanistan andranno accertate e nel caso punite, ma è inaccettabile la tentazione di trattare questa vicenda come se fosse una questione di politica interna. Nel compilare il proprio autoelogio, il ministro ricorda i tanti «esponenti di sinistra che abbiamo salvato negli scenari di guerra». E non allude a un parlamentare del Pd strappato ai talebani o a un banchiere delle cooperative rosse preso in ostaggio dai pashtun. Intende riferirsi a giornalisti, medici, pacifisti: tutta gente che nelle zone di guerra ci va per vocazione o per mestiere, certo non per conto di uno schieramento politico. Solo da noi un cittadino all’estero viene considerato dal suo governo un «esponente» di destra o di sinistra, invece che semplicemente un connazionale da tutelare.
Pensate al presidente americano più ideologico degli ultimi tempi, il repubblicano Bush. Bene, nemmeno lui si è mai vantato di aver salvato dei democratici, ma sempre e soltanto degli americani. Da dove nasce questo bisogno tutto italiano di catalogare le persone in base alle appartenenze ideologiche? Destri-sinistri, rossi-neri, guelfi-ghibellini. Il nostro eterno bipolarismo da bar sport, incomprensibile al di là di Chiasso. Incomprensibile e drammaticamente provinciale. Sintomo di un Paese appeso al suo stesso ombelico, che osserva il mondo dal pertugio dei propri interessi di bottega e riduce i drammi planetari alle dimensioni del cortile di casa.
Se il riferimento continuo agli anni di piombo testimonia l’immaturità di una classe dirigente che non riesce a scrostarsi di dosso i fantasmi giovanili, l’atteggiamento che La Russa e in parte Frattini hanno tenuto nei confronti della vicenda di Emergency testimonia ancora una volta l’assenza di uno spirito nazionale autentico e condiviso. Di fronte a una crisi, la reazione istintiva è stata di schierarsi dalla parte delle proprie alleanze (il governo afghano) e non dei propri connazionali. Anche la sinistra, sia chiaro, tende a comportarsi alla stessa maniera. Ricordiamo ancora i commenti salaci con cui fu accolto in certi ambienti il sacrificio di Quattrocchi - il «body guard» rapito e ucciso in Iraq - considerato un fascista e un mercenario immeritevole di pubblici onori. A sei anni dalla morte, oggi Quattrocchi sarà commemorato nella sua Genova, ma il Comune guidato dal Pd ha preteso di far pagare l’affitto della sala.
Mai come in questo campo c’è una sintonia assoluta fra la Casta e il Paese reale. Tranne un mese ogni quattro anni, durante i campionati del mondo di calcio (e a patto che si vincano), l’italiano non si sente membro di una Nazione, ma di un clan: familiare, affettivo, politico. Però vale qui lo stesso discorso fatto a proposito della corruzione: dai politici ci aspetteremmo che dessero il buon esempio, non che esaltassero con la forza del loro ruolo la «mala educación» generale.
Teniamoci stretti, che c'è vento forte.
Io sono per la chirurgia etica: bisogna rifarsi il senno.
{;,;}
Col governo afgano perchè, diversamente da tutti gli altri, è a casa sua.
Quanto ad Emergency, "Non fare del bene se non sopporti l'ingratitudine"
Comunque credo che gli operatori avranno messo in conto che lo sguardo riconoscente di un bambino si paga con quello torvo dei belligeranti.
Ultima modifica di ugolupo; 13-04-10 alle 11:50
"... e accenderemo un altro rogo il 4, al "fante ignoto" che non vuol più stare a Roma divenuta una Bisanzio putrefatta sempre più gonfia della sua putrefazione"
(G. D'Annunzio)
finisco l'ot.....
su arlacchi ricordo gran polemiche sulle reali cifre della produzione dell'oppio stimate in quel periodo (si parlava di ipotetica contrazione della produzione ma di contestuale riduzione del prezzo) ma non ho mai approfondito la questione.
ritornando IT.
una teoria del complotto è piuttosto facile da 'creare':
febbraio 2010 operazione moshatark in helmand: emergency (nella figura di dell'aira) pubblica su peacereporter fotografie e resoconti su vittime civili provocando ira dell'isaf (come potete nemmeno troppo velatamente leggere nei resoconti del giornale o di panorama)
questo un esempio...
PeaceReporter - Vergogna
primi di marzo 2010 Rasmussen segretario Nato dichiara pubblicamente che le ong devono far parte di un progetto comune con l'isaf: hard power all'Isaf e soft power alle ong (considerare come agiscono le ong tipo US AID: in appoggio strumentale alle forze nato. mezzo e non fine, come ho spiegato prima) quindi una sorta di ong embedded. (e anche medici senza frontiere s'indigna dicendo che è una cazzata sovrumana)
e ora il ritrovamento di armi (e passi) ma addirittura di cinture esplosive e le accuse agli operatori umanitari....
a mio avviso è in corso una guerra nemmeno troppo sotterranea per il controllo degli aiuti umanitari tra stati e organizzazioni internazionali contro organizzazioni indipendenti.