... con queste dichiarazioni?
09/04/2008Oggi comizio al Plebiscito Ora Veltroni elogia Bassolino
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«Un lavoro fantastico» Ma resta il no al palco
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PAOLO MAINIERO Le previsioni prevedono per oggi cielo molto nuvoloso. Non sappiamo se esiste nella meteorologia un dio della par condicio ma a Walter Veltroni potrebbe toccare la stessa sorte toccata venerdì scorso a Silvio Berlusconi, parlare «sotto la pioggia», proprio come canta Antonello Venditti che si esibirà subito dopo il leader del Pd. In piazza Plebiscito è ormai tutto pronto. Il palco è stato allestito ma non si sa se Antonio Bassolino vi salirà. In teoria no, perchè così ha deciso il loft del Pd. Al fianco di Veltroni ci saranno i capilista di Camera e Senato Massimo D’Alema e Marco Follini ma alla fine, tra bandiere al vento e il «Io mi fido di te» di Jovanotti, il palco potrebbe aprirsi a tutti come a Caserta, Avellino, Salerno. La via d’uscita annunciata ieri da Bassolino ha contribuito a distendere gli animi. Veltroni voleva dal governatore un segnale di discontinuità e quel segnale è arrivato. Certo, va detto che per il Pdl il segnale è insufficiente perchè Bassolino dovrebbe andare via subito, per i socialisti di Enrico Boselli è tardivo, per Fausto Bertinotti è invece la «scelta giusta». Opinioni diverse, dunque, ma al loft del Pd interessa che il segnale ci sia stato. E oggi il leader del partito può parlare a Napoli dopo aver ottenuto ciò che voleva. Veltroni affida il suo pensiero a Radio Kiss Kiss Napoli. «Bassolino ha fatto un lavoro fantastico. A Napoli - sostiene — ha cambiato il volto della città e tutto il mondo lo ha riconosciuto. Ora si apre una fase nuova. L’ho chiesta sin dall’inizio e Bassolino con le sue parole ha dato un contributo molto importante. Penso che ciò che io avevo detto, la necessità di un segno di discontinuità, sia la strada giusta. Napoli ha vissuto un momento di emergenza dal quale sta uscendo. È una città che nel passato è stata un laboratorio molto importante di innovazione politica e dovrà tornare a esserlo. Chi sarà tra un anno il candidato del Pd per la guida della Regione? «Non lo so ancora - è la risposta di Veltroni - ma penso che bisognerà discuterne e decidere insieme». Per il finale in piazza Plebiscito sono attesi a Napoli duecento bus. Prima di Veltroni parlerà una giovane, Cristina Mastrapasqua o Ilaria Romano, candidata a sindaco a Qualiano. «Aver voluto anche Napoli tra le quattro chiusure nazionali è una scelta altamente significativa per il Pd campano», commenta il segretario regionale Tino Iannuzzi. La partita è difficile e il Pd si affida alla storia. «Già in altri appuntamenti - dice Antonio Marciano - Napoli e la Campania sono stati determinanti per il risultato finale. Da piazza Plebiscito verrà un grande contributo al successo delle elezioni». In piazza ci saranno decine di cartelli con slogan contro la camorra e con i nomi e i cognomi dei capiclan. «Mai nessun leader nazionale aveva usato parole così chiare e forti contro la camorra», dice Diego Belliazzi, tra i promotori dell’iniziativa con i giovani Nicola Corrado e Amedeo Cortese. «Bassolino - aggiunge Belliazzi - ha annunciato la fine del suo lungo ciclo di governo. Ma è giusto ricordare che quel ciclo è iniziato alla fine degli anni Ottanta con le marce anticamorra insieme al movimento studentesco, ai sindacati, alla Chiesa». E lui, Bassolino? Sul palco non ci sarà ma fa l’appello alla piazza. «Mi aspetto da Veltroni un forte messaggio di unità», dice ad Avellino incontrando gli amministratori del Pd. Poi, sul suo blog, spiega: «Io penso che se piazza del Plebiscito, come mi auguro, sarà piena di persone, al Paese verrà un segnale nuovo. Si potrà vedere qual è la vera forza del Pd, che non è un partito di plastica, o una coalizione elettorale dove tutti sono già contro tutti, ma un moderno partito popolare e di massa che si candida a riformare il Paese rispetto a un Pdl che è sempre più il Partito della Lega». Appare in forma, il governatore, sarà anche per le parole di Fausto Bertinotti che approva la scelta delle elezioni anticipate tra un anno. «Bassolino si è mosso sulla strada giusta. Sono contro il capro espiatorio e far cadere la giunta a pochi giorni dal voto sarebbe stata un’operazione opportunistica», dice il leader della Sinistra arcobaleno. Ma Enrico Boselli ha tutt’altra opinione. «Sono stupito che Bassolino e la Iervolino non abbiano avuto il coraggio di andarsene», attacca il leader del Partito socialista. «Il coraggio di andar via? Io non scappo - ribatte il sindaco - e non è neppure un bene per la Regione che Bassolino vada via un anno prima».
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visto che molti forumisti si esercitano continuamente nel collegare ad ogni sospiro, anelito o scorreggia dei candidati valanghe di voti che fluttuano da uno schieramento all'altro, o percentuali a due cifre di indecisi che vengono determinati al voto per l'uno o l'altro dei contendenti; domando: quanti voti porterà a walter la riportata flautolenza ehm... dichiarazione?