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    Predefinito È vero: Walter il Coyote è affetto...

    ....da fiction multipla

    di MARCELLO VENEZIANI su www.libero-news.it del 10 04 08

    Credo che si studierà nei trattati di psichiatria lo strano caso di Walter Veltroni.
    È una sindrome assai curiosa, credo senza precedenti, che gli studiosi tendono a classificare come fictio multipla, una variante assai rara di deformazione della realtà che non rientra nei soliti casi di schizofrenia, paranoia, dissociazione, autismo, psicolabilità, e così via.
    La sindrome di Walter resterà non solo nella storia delle campagne elettorali ma sarà oggetto di studio negli istituti di ricerca di tutto il mondo.
    Provo a descrivervi la patologia in linguaggio comprensibile ai non addetti ai lavori.
    In primo luogo, Veltroni ha lanciato la prima campagna elettorale contro ignoti.
    È il primo e unico caso al mondo di candidato che ignora sia il nome del suo predecessore che il nome del suo concorrente principale.
    Non li nomina mai, e se per sciagura gli capita di inciampare nel loro nome, soffre a vista d'occhio e si capisce che è incorso in un lapsus.
    Nel meraviglioso mondo di Walter, Prodi non è mai esistito, il suo governo è stato solo una montatura del leader principale dell'opposizione, l'Innominato Silvio e i suoi Bravi.
    Tantomeno ha un nome il succitato antagonista, perché si fa peccato mortale solo a nominarlo.
    Gli studiosi sono divisi sul movente di questa omissione o omertà. Alcuni dicono che sia un forma perversa di timor di Dio: non nominare il nome di Dio invano e Veltroni è l'unico a credere, con l'Interessato, che Berlusconi sia un dio, e dunque non va nominato invano.
    In fondo tutta l'attività veltronica è un'imitazione goffa del dio Silvio, un tentativo di sostituirsi a lui.
    Altri studiosi invece propendono per l'ipotesi opposta, che Veltroni non voglia evocare il Diavolo, ritenendo che il solo citare Berlusconi sia una forma di satanismo.
    In ogni caso non si tratta di un modo sobrio di affrontare la campagna elettorale, evitando attacchi personali; ma il contrario, il frutto di una scelta teologica, volta a demonizzare l'Avversario o a rovesciarne la divinità per prenderne il posto.
    Nel finto mondo di Veltroni spariscono Prodi e Berlusconi, virtualmente gettati nel pozzo dell'oblio.
    Rifiuta il passato comunista e non riconosce Prodi.

    In secondo luogo la fictio multipla di Veltroni si esprime anche nella cancellazione totale di ogni passato. Non è mai esistito un Walter comunista, iscritto al Pci o addirittura parlamentare e poi leader del medesimo partito; non è mai esistito un Walter direttore dell'Unità, vicepremier di Prodi, un Walter alleato e socio di Rifondazione comunista, sostenitore e sostenuto dall'Ulivo, dalla Quercia, dall'Unione. Walter è entrato in politica da poco, era un apolitico amministratore di Roma, inventore di Roma Giocosa, intrattenitore cine-musicale della medesima, sindaco della Ricreazione.
    Un attore, non un politico. Un regista, un cantante, perfino un romanziere, non certo un militante di partito. C
    Con un passato di suora missionaria in Africa, Suor Veltrona, del beato ordine di Madre Teresa di Margutta.
    È Nuovo e il suo partito ha solo pochi mesi.

    In terzo luogo, Walter in campagna elettorale cammina sulle acque, finge di non essere in un paese chiamato Italia che vive una situazione di crisi bestiale con la gente che prima non arrivava alla quarta settimana, ed ora si sta giocando pure la terza. Infatti il buonista Walter promette bonus, lasciti, elemosine, case, cucce e biberon, più redditi a precari, casalinghe, immigrati, come se il problema del prossimo governo sia come spendere il surplus di attivo, i tesoroni che ha accumulato negli anni precedenti.
    La non contraddizione è il suo principio base.

    In quarto luogo grazie alla sua fictio multipla, Walter dopo aver cancellato il principio d'identità, ha cancellato pure il principio di non contraddizione. Niente può essere e non essere allo stesso tempo, sosteneva Aristotele che - spiego a Walter - non è una marca di cucine e di sale cinematografiche (quella è Ariston, pupo). Walter ha rovesciato questa logica ormai antiquata. Non si può essere e non essere la stessa cosa, eccetto Veltroni; così Walter corregge l'aristotelico San Tommaso d'Aquino.
    Lui è di sinistra ma anche di destra, radicale ma anche clericale, romano ma anche siculo e lombardo, operaista ma anche padronale.
    È buonista ma anche fautore della castrazione chimica: cioè allievo di don Milani ma anche di Calderoli, ama i borgatari ma candida Colaninno.
    L'ultima trasformazione: da candidato a fumetto

    Infine, dopo un mese vissuto da veltronauta nel meraviglioso mondo di Walter in Pullman, la fictio veltroniana è diventata cartoon.
    Se lo guardate bene, Veltroni ha assunto dopo il suo giro d'Italia, le sembianze di Willy il Coyote, mitico cartone animato della Walt Disney production.
    È un caso senza precedenti: un personaggio reale diventa fiction, è il rovescio di Pinocchio che da burattino diventò poi bambino. Lui è ora un pupazzo disegnato da Mastro Goffredo, al secolo Bettini, il suo Mastro Geppetto.
    Quando fa i suoi discorsetti finto-sinceri, col suo tono di voce da quantosonobbuono, mo'vedico laverità, fa gli occhi di coyote.
    Prepara continuamente agguati per lo struzzo, l'innominabile Silvio, e finisce regolarmente schiacciato dalle sue stesse trappole.
    Da cui risale ammaccato, con l'occhio sempre più coyote, le orecchie sempre più abbassate, il tono sempre più dimesso e sussurrante.
    Insomma, alla fine di questa campagna elettorale, difficilmente Walter Coyote andrà al governo; ma resterà nei trattati scientifici come un caso di trasformazione di un politico in un cartoon.
    Non lo vedremo a Palazzo Chigi ma sarà presto sui nostri schermi.
    Bianco Rosso e Veltrone.

    saluti

  2. #2
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    La prima campagna elettorale contro ignoti non è male.

    In effetti, come ho scritto altrove, la scelta di chiamare Berlusconi "il principale esponente dello schieramento a noi avverso", poi abbreviato nel più semplice (per quanto un po' criptico per chi lo legge senza dedascalie) "il principale esponente" è abbastanza ridicola.

    Veltroni anche in questo vuole essere una cosa e il suo contrario: vuol far vedere che non è ossessionato dall'antiberlusconismo (come tanti suoi predecessori e compagni di strada), ma pur non chiamando il suo avversario per nome ne parla continuamente e con frequenza crescente, via via che ci avviciniamo al 13 aprile.

    Ormai è tornato al solito schema (quello che a sinistra non ha mai pagato granché, ma che sanno giocare a memoria), era partito con le candidature da copertina e le proposte impossibili distribuendo promesse di valanghe di euro a destra e a manca, era partito con "il sogno", finisce con il solito "votate noi perché dall'altra parte c'è Berlusconi". Berlusconi l'impresentabile, Berlusconi che non ha rispetto delle istituzioni, Berlusconi il pericolo per la democrazia.
    Insomma....aveva iniziato sperando di poter giocare a zona e finisce con la più casareccia delle marcature a uomo. Identico a chi l'ha preceduto negli ultimi 14 anni.

    A questo punto l'unica vera novità della campagna elettorale del PD, cioè l'impegno a non puntare tutto sull'antiberlusconismo, è venuta meno. E allora cosa resta?

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da Instant Karma! Visualizza Messaggio
    La prima campagna elettorale contro ignoti non è male.

    In effetti, come ho scritto altrove, la scelta di chiamare Berlusconi "il principale esponente dello schieramento a noi avverso", poi abbreviato nel più semplice (per quanto un po' criptico per chi lo legge senza dedascalie) "il principale esponente" è abbastanza ridicola.

    Veltroni anche in questo vuole essere una cosa e il suo contrario: vuol far vedere che non è ossessionato dall'antiberlusconismo (come tanti suoi predecessori e compagni di strada), ma pur non chiamando il suo avversario per nome ne parla continuamente e con frequenza crescente, via via che ci avviciniamo al 13 aprile.

    Ormai è tornato al solito schema (quello che a sinistra non ha mai pagato granché, ma che sanno giocare a memoria), era partito con le candidature da copertina e le proposte impossibili distribuendo promesse di valanghe di euro a destra e a manca, era partito con "il sogno", finisce con il solito "votate noi perché dall'altra parte c'è Berlusconi". Berlusconi l'impresentabile, Berlusconi che non ha rispetto delle istituzioni, Berlusconi il pericolo per la democrazia.
    Insomma....aveva iniziato sperando di poter giocare a zona e finisce con la più casareccia delle marcature a uomo. Identico a chi l'ha preceduto negli ultimi 14 anni.

    A questo punto l'unica vera novità della campagna elettorale del PD, cioè l'impegno a non puntare tutto sull'antiberlusconismo, è venuta meno. E allora cosa resta?
    ------------------------------------

    Un meraviglioso flop per l'ex Sindaco di Roma.

    saluti

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da Instant Karma! Visualizza Messaggio
    La prima campagna elettorale contro ignoti non è male.

    In effetti, come ho scritto altrove, la scelta di chiamare Berlusconi "il principale esponente dello schieramento a noi avverso", poi abbreviato nel più semplice (per quanto un po' criptico per chi lo legge senza dedascalie) "il principale esponente" è abbastanza ridicola.

    Veltroni anche in questo vuole essere una cosa e il suo contrario: vuol far vedere che non è ossessionato dall'antiberlusconismo (come tanti suoi predecessori e compagni di strada), ma pur non chiamando il suo avversario per nome ne parla continuamente e con frequenza crescente, via via che ci avviciniamo al 13 aprile.

    Ormai è tornato al solito schema (quello che a sinistra non ha mai pagato granché, ma che sanno giocare a memoria), era partito con le candidature da copertina e le proposte impossibili distribuendo promesse di valanghe di euro a destra e a manca, era partito con "il sogno", finisce con il solito "votate noi perché dall'altra parte c'è Berlusconi". Berlusconi l'impresentabile, Berlusconi che non ha rispetto delle istituzioni, Berlusconi il pericolo per la democrazia.
    Insomma....aveva iniziato sperando di poter giocare a zona e finisce con la più casareccia delle marcature a uomo. Identico a chi l'ha preceduto negli ultimi 14 anni.

    A questo punto l'unica vera novità della campagna elettorale del PD, cioè l'impegno a non puntare tutto sull'antiberlusconismo, è venuta meno. E allora cosa resta?
    bel post( davvero complimenti ) e bella domanda, anche se a mio avviso retorica.


    non è cosa resta: è cosa è SEMPRE STATO . IL NULLA

    veltroni è questo , sentirlo parlare ad occhi chiusi è come andarea ritroso di qualche anno e vedere SCALFARO .

    stessa retorica oscena, patetica, drammaticamente vuota.
    lo stesso falso buonismo di facciata.
    lo stesso nulla drammatico.

    buono e bastante per i tifosi di totti.

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da svicolone Visualizza Messaggio
    bel post( davvero complimenti ) e bella domanda, anche se a mio avviso retorica.


    non è cosa resta: è cosa è SEMPRE STATO . IL NULLA
    .
    Grazie.
    Bhe si, è per dire che in effetti non resta molto dietro alla facciata.
    Cambiare nome ogni tot anni e rimuovere sistematicamente il ricordo e le responsabilità del proprio passato (anche recentissimo) non cambia la realtà che gli uomini sono sempre gli stessi.

    Adesso qualche veltroniano mi risponderà che anche nel centrodestra i leader sono sempre gli stessi.
    La differenza è che questi 14 anni noi non abbiamo né voglia, né bisogno di rimuoverli. Non saranno stati esattamente travolgenti, ma non ce ne vergogniamo al punto di far finta che siano la storia di qualcun altro.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da svicolone Visualizza Messaggio
    bel post( davvero complimenti ) e bella domanda, anche se a mio avviso retorica.


    non è cosa resta: è cosa è SEMPRE STATO . IL NULLA

    veltroni è questo , sentirlo parlare ad occhi chiusi è come andarea ritroso di qualche anno e vedere SCALFARO .

    stessa retorica oscena, patetica, drammaticamente vuota.
    lo stesso falso buonismo di facciata.
    lo stesso nulla drammatico.

    buono e bastante per i tifosi di totti.
    ---------------------------------

    Con la stupida perchè inutile battuta su Totti e i suoi tifosi ti sei messo al livello dell'ex loro sindaco.

 

 

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