The 2001 UK Census included a section entitled 'Mixed' to which 1.4% (1.6% by 2005 estimates) of people responded, which was split further into White and Black Caribbean, White and Asian, White and Black African and Other Mixed. Despite this, 2005 birth records for the country state at least 3.5% of new born babies as mixed race.[18]
Cities/ Regions with notable Multiracial/ Mixed Race populations (England and Wales)
* Nottingham - 3.70%
* Manchester - 3.23%
* London - 3.15%
o Lambeth - 4.83%
* Slough - 3.00%
* Birmingham - 2.90%
* Sheffield - 2.60%
* Wolverhampton - 2.70%
* Luton - 2.56%
* Leicester - 2.30%
* Coventry - 2.20%
* Liverpool - 2.20%
* West Midlands - 2.14%
* Bristol - 2.08%
* Derby - 2.00%
* Gloucester - 2.00%
* Cardiff - 1.99%
* City of Leeds - 1.80%
* Southampton - 1.50%
* City of Bradford - 1.40%
Multiracial - Wikipedia, the free encyclopedia
Solo per cittadinanza ma non etnicamente: quindi non lo saranno.
I figli/nipoti degli immigrati europei diventeranno come i figli e nipoti degli immigrati sud-europei negli altri paesi europei e come i figli/nipoti dei meridionali nel Nord Italia: integrati ma con un identità etnica distinta dalla popolazione che li ospita.
I figli/nipoti degli "alieni" extraeuropei diventeranno come i figli/nipoti degli immigrati extraeuropei negli altri paesi europei: non-integrati vivranno nei loro ghetti che si allargheranno progressivamente e con l'eccezione degli orientali, diventeranno sempre più criminali, parassitici (welfare) e radicalizzati etnicamente contro la popolazione che li ospita.
Non vi è coesione multirazziale nemmeno nelle nazioni occidentali d'oltremare che sono giovani e nate con l'immigrazione, figuriamoci nelle antiche ed etniche nazioni europee dove vi è la netta distinzione tra nativi e colonizzatori.
Il mito dell'integrazione balcanizzerà etnicamente l'Europa Occidentale su basi razziali (perchè i "bianchi" con le spalle al muro finiranno per vivere nelle stesse aree e quindi a fare gruppo tra etnie europee diverse) e quindi anche l'Italia.
Ultima modifica di Italiano; 18-04-10 alle 05:05
Bisogna adattarsi al presente, anche se ci pare meglio il passato.
Furlan, la storia preromana del Friuli comprende Paleoveneti e Celti (Carni).
Dopo Roma, Longobardi (un re longobardo del Friuli fu re d'Italia) e Franchi (come tutta la Padania). La Patria del Friuli si originò dalla divisione della Marca di Verona ed Aquileia.
Che i Friulani considerino la Patria del Friuli il loro stato originario è un dato di fatto ma dire che siano etnicamente distinti dal resto del nord italia mi pare troppo. Il rischio è quello di ritornare ai Comuni medievali.
O si riesce a fare fronte comune o è finita per tutto il nord.
Tra nord e sud la differenza è il concetto stesso di società.
Uno stato finanziato dal cittadino per ergare servizi al nord, uno stato clientelare ed assistenzialista al sud.
Al sud le persone si vantano e fanno titolo di merito di conoscere un potente ("conosco il primario", conosco qui conosco lì: valgo anche in funzione della mia capacità di conoscere persone importanti e ricavarne "favori" - scorciatoie, agevolazioni al di fuori delle regole).
Al nord (seppure in parte corrotto) persiste il principio del valore individuale e dello stato come erogatore di servizi e non di favori.
Al sud se conosci un potente vali di più al nord vali di meno perchè sei talmente scarso come persona da dover ricorrere all'aiuto di altri (il pezzo grosso) per fare qualcosa nella vita.
Se poi al nord vogliamo spezzarci in mille rivoli (Veneti vs Friulani e poi Veronesi vs Padovani o Udinesi vs Triestini, ecc.) E' FINITA.
I miei genitori sono Veneti ma sono nato e cresciuto in Friuli, ho lavorato a Udine per 15 anni e adoro i Friulani, C'è una crisi nera: le persone vengono licenziate e si ritrovano in mezzo ad una strada ultraquarantenni od ultracinquantenni, molte piccole aziende chiudono o licenziano. Gli stessi problemi li hanno anche in Veneto.
O lo stato si da' una regolata iniziando a tagliare gli sprechi (compreso licenziare dipendenti pubblici o riqualificarli professionalmente bloccando nuove assunzioni), sburocratizzando il sistema e riducendo i vincoli corporativi (infermieri e oss che litigano limitandosi reciprocamente le competenze, analoghe risse tra fisioterapisti e laureati in scienze motorie, necessitò di qualifiche anche per andare di corpo, ecc.) e inserendo e potenziando corsi di riqualificazione professionale a livello regionale (in Toscana hanno attivato corsi di diploma in economo - dietista rivolti ai disoccupati per consentirgli di elaborare diete per collettività - case di riposo, mense -; in Lombardia hanno mantenuto attivi istituti regionali che rilasciano qualifiche analoghe a quelle del vecchio diploma di massofisioterapista - una persona può mettersi in proprio facendo massaggi terapeutici - è un diploma che qualifica nelle arti ausiliarie delle professioni sanitarie) oppure andiamo tutti a fondo: LAVORO NERO, ILLEGALITA' DIFFUSA, TIRA' A CAMPA' UDINE COME NAPOLI, TREVISO COME PALERMO, VERONA COME REGGIO CALABRIA.
Ultima modifica di Tyr; 18-04-10 alle 11:23
Europeo, Veneto - Friulano, Longobardo. Non italiano
Caro Tyr,
penso che il problema non stia nei termini da te descritti.
Un Bresciano non si sentirà mai Milanese o Comasco, ma questo non dovrebbe impedirici di lottare uniti contro il comune nemico, cioè quello a cui paghiamo il pizzo da 60 anni. Tra le file del nemico è stato reclutato negli ultimi dieci anni anche un movimento che a parole si ispira all'unità e al riscatto dei padani, salvo fare del potere lo stesso uso scellerato e dilapidatorio degli altri, con costi senza precedenti per tutti noi somari che lo abbiamo votato.
I Friulani sono liberi di sentirsi tali. Possono essere lo stesso miei fratelli e io li sento come fratelli. Quando avremo vinto la nostra battaglia contro lo stato centralista, accentratore, tiranno e coloniale romano, retto anche da tantissimi padani, allora ciascuno di noi come cittadino potrà esprimere la propria affiliazione ad una comunità o ad una federazione di individui e comunità diverse. Deciderà la maggioranza, inutile prefigurare scenari che competeranno a chi verrà dopo di noi.
Per ora occorre invece unità d'intenti e coordinamento serrato, per dare il massimo peso e la massima risonanza alle nostre iniziative. Più importante, occorre muoversi per costruire un ordinamento diverso da/opposto a quello presente; un ordinamento basato sulla libera volontà dei popoli sovrani, e non come nei due scorsi decennî, sul culto della personalità di un califfo assetato di potere.
L'occasione fa l'uomo italiano