C'è vita sotto Marta

[aukauk]

L'aborto non deve essere visto come la "risoluzione" ad un problema, di qualsiasi genere sia il problema!

Nei casi etremi tipo una violenza sessuale, il problema non è da vedere nella gravidanza, il problema da risolvere è la violenza sessuale.
Nei casi di malattie gravi diagnosticate prima della nascita, il problema non è il bambino, ma trovare una soluzione per guarirlo.
Nei casi di famiglie disagiate il problema non è una nuova gravidanza, ma cercare di far vivere meglio la famiglia.

Cercano da anni di convincerci che l'aborto sia una soluzione chi è daccordo con questa tesi ragiona come una femminista sessantottina!! Ovvero non ragiona per niente!

L'aborto è uno dei mali più gravi di questa società, favorire l'aborto significa dare alla vita valore uguale a ZERO!!!
E non è una questione religiosa è in primis una questione "naturale".

Se sei favorevole all'aborto, sei favorevole all'omicidio come soluzione a qualsiasi problema, se sei favorevole all'aborto sei contro il diritto naturale alla vita di ogni individuo, se sei favorevole all'aborto dai valore zero alla vita di tutti anche alla TUA, se sei favorevole all'aborto sicuramente non puoi definirti cristiano, se sei favorevole all'aborto non puoi neanche definirti pagano, se sei favorevole all'aborto sei necessariamente ateo e vicino alla visione materialistica della vita come quella marxista priva di qualsiasi valore naturale.

[_crazy diamond_]

Nei casi etremi tipo una violenza sessuale, il problema non è da vedere nella gravidanza, il problema da risolvere è la violenza sessuale.

Il problema è sì da vedere nella gravidanza, perchè la violenza già c'è stata, e non c'è modo di porvi rimedio. Non si risolve.
La gravidanza invece è una sofferenza in più che può essere evitata, a meno che non si voglia costringere una donna a maledire ogni giorno di quei nove mesi il frutto della violenza che porta in grembo.

Nei casi di malattie gravi diagnosticate prima della nascita, il problema non è il bambino, ma trovare una soluzione per guarirlo.

Ci sono patologie per cui la guarigione non esiste. Patologie che riducono l'esistenza di un essere umano allo stato vegetativo. Ciò significa incapacità di riconoscere gli stimoli esterni, di provare emozioni, di avere coscienza di sè e del mondo circostante. Oltre al non avere la benchè minima autonomia dal punto di vista fisico. E questa non è vita, questa è mera sopravvivenza.

Nei casi di famiglie disagiate il problema non è una nuova gravidanza, ma cercare di far vivere meglio la famiglia.

Non bastano i buoni propositi e le belle speranze per vivere una vita degna di essere definita tale. Alla base ci dev'essere anche la possibilità concreta di mantenere sè stessi e il resto della propria famiglia. Non è materialismo, è realismo.

[Galaad (POL)]

le considerazioni sentimentali ci possono stare, ma non tangono ciò che è il vero problema: il bambino dentro la pancia è vivo. ucciderlo deve essere un crimine.
con le speculazioni economiche o caratteriali possiamo, altrimenti, arrivare ovunque.

[romualdi]

il ridicolo degli abortisti è che poi son quelli in prima fila contro la pena di morte x gli assassini.....
lì la vita è sacra.
invece la vita di un esserino indifeso quella non è sacra.
chissenefrega.

e non va bene nemmeno non riconscere il figlio......l'ho fatto quaindi è una mia proprietà...
no no.
bisogna proprio amazzarlo.
e poi andare alle manifestazioni x abu jamaal

[molosso campano]

C’è vita sotto Marta.
Quello che non si comprende a pieno è che ad un certo punto c’è stata una rivoluzione copernicana. La vita nel grembo materno è stata dimostrata tramite microscopi sempre più potenti, quello che veniva considerato follemente un grumo di cellule, ora è chiaro che sia il nocciolo vivente e formato di una nuova e completa vita.
E questo ha spezzato le pseudoteorie degli abortisti. Una vita umana innocente, individuo già dal momento del concepimento non si può sopprimere, se non rivoluzionando i cardini di una civiltà bimillenaria. Ovvero legalizzare l’assassinio.
Da questa legalizzazione infame deriva la tristezza del mondo attuale, non si vede, è come un virus, ma silente e invisibile, ci uccide dentro.
Un giorno ci scpriremo complici di questo silenzio.

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[aukauk]

Il problema è sì da vedere nella gravidanza, perchè la violenza già c'è stata, e non c'è modo di porvi rimedio. Non si risolve.
La gravidanza invece è una sofferenza in più che può essere evitata, a meno che non si voglia costringere una donna a maledire ogni giorno di quei nove mesi il frutto della violenza che porta in grembo.

Se ti capita una disgrazia, stai camminando vieni presa sotto da una macchina, subisci interveni alle gambe che ti lascieranno delle cicatrici perenni, che fai per non ricordarti più di quel giorno drammatico ti tagli le gambe, così non le vedi più e sei in pace con te stessa?



Ci sono patologie per cui la guarigione non esiste. Patologie che riducono l'esistenza di un essere umano allo stato vegetativo. Ciò significa incapacità di riconoscere gli stimoli esterni, di provare emozioni, di avere coscienza di sè e del mondo circostante. Oltre al non avere la benchè minima autonomia dal punto di vista fisico. E questa non è vita, questa è mera sopravvivenza.


Da un accuratissimo e modernissimo esame pre-parto non è possibile stabilire se esisteranno determinate malattie. Ti stai confondendo con la pappardella che hai imparato a memoria quando devi difendere l'eutanasia!!!
E comunque sia tu non sei ne Dio ne madre natura per decidere della vita di qualcuno, se hai paura di poter procreare un figlio malato non lo fare!!!




Non bastano i buoni propositi e le belle speranze per vivere una vita degna di essere definita tale. Alla base ci dev'essere anche la possibilità concreta di mantenere sè stessi e il resto della propria famiglia. Non è materialismo, è realismo.

Il problema da risolvere ti ripeto è far sì che le famiglie non debbano preoccuparsi di dover mettere al mondo altri figli, lo Stato deve aiutarli in questo senso non permettendo loro di ammazzare un'anima innocente, magari dando incentivi alle famiglie per ogni nuovo nascituro, far funzionare l'assistenza sociale ecc. ecc. .

[Galaad (POL)]

non ci sono motivazioni economiche/sociali che possano giustificare un omicidio.

[Fenris]

Marta: 15 anni, ritardata mentale, famiglia culturalmente zero, probabile incesto, stuprata, incinta, figlio probabilmente disabile.
Martina: già 5 figli, lavoro precario del marito, condizione famigliare indigente, sfratto.
Martinella: signora purtroppo l'ecografia ha evidenziato che suo figlio è gravemente encefalitico, avrà solo una vita vegetativa senza speranza. Siamo in tempo per intervenire ed evitare una atroce sofferenza a tutti.
(casi reali, ho solo cambiato i nomi delle madri)

Allora, "Dio è con noi", soluzione?

Nel primo e terzo caso sono sicuramente favorevole all'aborto. Nel secondo è un bel dilemma, anche se tendenzialmente sono contrario...

[Galaad (POL)]

Nel primo e terzo caso sono sicuramente favorevole all'aborto. Nel secondo è un bel dilemma, anche se tendenzialmente sono contrario...

signora suo figlio sarà un bambino miope, non farà il pilota nè il calciatore, probabilmente all asilo sarà preso in giro. meglio abortire, non crede?

[Camerata Max]

Ti ringrazio per la ricerca di una via alternativa ai problemi.
Però è anche vero che a volte togliere il problema alla radice è l'unica possibile soluzione sia per non fare danni al resto sia per poterci riprovare.

Dio dovrebbe farsi vedere in giro, è un bel po' che manca.... e anche la più incrollabile fede (nel 90% dei casi la scappatoia per spostare i problemi) ha una sua fine.
Non è che voglia portare il discorso su Dio e la fede, ma quando di fronte alla bara bianca di un bambino morto a due mesi per un virus, o investito da un farabutto ubriaco, o alla morte di un padre di famiglia onesto e lavoratore, mentre i delinquenti godono di ottima salute, sento dire "è la volontà di Dio" MI INCAZZO.

Dio non è il vigilantes delle Nostre vite, colui che raddrizza ciò che è storto, l'etità pietosa e onnipresente che alluggando un dito da vita a chi muore e morte a chi spreca la vita.

Diò è il silenzioso spettatore d'una sceneggiata drammatica e crudele che si muove secondo un copione non scritto.. ma libero e, proprio per questo, terribile.

Dio osserva, non fa altro. Quando non agisce noi usiamo dire che sia stata sua volontà... ma lui s'è solo limitato a lasciar correre in una politica "non intervestista" del divino.

Dio osserva e si fa maledire per questo... per un semplice motivo... per lui le nostre vite sono soffi, battiti di ciglia, un'esalazione stanca di respiro.
Come svegliarsi da un incubo e scorpire che per quanto asfissiante e orribile.. è durato solo il tempo di chiudere gli occhi.

Dio lo sa... e osserva.
La Nostra fede sta tutta lì... sapere che abbiamo un termine al di là del quale c'è l'eterno... e nell'eterno, 100 anni di vita, cosa sono?? Nulla!
Viviamo in funzione unicamente dell'eternità, del momento in cui morendo ci sveglieremo... e ogni cosa per noi adesso pesante e insotenibile, sarà stata solo un soffio di vento.



Amen!
Potete andare in pace!!