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    14:13 Berlusconi: "Rischio brogli, in Argentina 150mila schede in più"

    Silvio Berlusconi, in un'intervista a Canale Italia, è intervenuto sui timori riguardo a brogli elettorali. "Noi - ha detto - temiamo brogli elettorali dovunque: sulla questione degli italiani all'estero ci è arrivata la notizia di 150.000 schede in più che sono state stampate in Argentina".
    1 aprile 2008
    http://www.repubblica.it/2008/04/dirette/s...rile/index.html

    http://www.agi.it/news/notizie/20080401105...t11050-art.html

    BERLUSCONI: SUGGERIMENTO PER CHI VOTA SCHEDA BIANCA, BARRATELA

    (AGI) - Roma, 1 apr. - Silvio Berlusconi torna a parlare di brogli per quanto riguarda le scorse elezioni. "Abbiamo vinto di 250 mila voti al Senato e perso per soli 24 mila voti alla Camera. Abbiamo sempre chiesto il conteggio delle schede perche' ritenevamo e riteniamo che ci siano stati sottratti quasi un milione di voti. Molti di questi brogli - osserva l'ex premier durante una intervista con 'Radio 24' - si operarono con le schede bianche soprattutto in Calabria e in Campania, dove si fermarono le comunicazioni al centro per oltre tre ore, dalla mezzanotte alle tre del mattino, e poi vennero ribaltati i risultati che stavano verificandosi". Il 'ribaltamento' del risultato, quindi, avvenne - secondo il leader azzurro - atraverso "l'utilizzo delle schede bianche che in effetti sparirono". Per questo motivo - dice Berlusconi a 'Radio 24' - "vorrei dare un suggerimento agli elettori che disgustati della politica o per altre ragioni volessero votare scheda bianca. Il suggerimento e' quello di barrarla con un vistoso tratto della penna o della matita su tutta la scheda, o con due o tre vistosi tratti. In questo modo - conclude il candidato premier del Pdl - impedirebbero l'utilizzo della scheda bianca e quindi non si potrebbero ripetere i brogli che invece sono stati sicuri nella passata elezione". (AGI)

    «Tutti, ma proprio tutti i sondaggi - dice - ci danno 8-10 punti di vantaggio. E quindi dovremmo veramente raggiungere la vittoria, salvo la possibilità di brogli che dobbiamo assolutamente sconfiggere».

    http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=252035&START=0&2col=

    12:47 Berlusconi, senza brogli potremo avere ampia vittoria

    Il leader del Pdl Silvio Berlusconi torna a parlare del timore dei brogli sottolineando, durante un incontro con Confapi, la necessità "di uno spoglio scheda per scheda" per evitare questo problema. E osservando come esista "una circolare del ministero dell'Interno che dice che chi non fa lo spoglio scheda per scheda è passibile del carcere da 3 a 6 mesi". Il Cavaliere aggiunge, quindi, il suo monito a un controllo nei seggi per evitare il rischio brogli ma osserva che "se questo non succederà in scala larghissima, credo potremo avere la vittoria con due premi di maggioranza sia alla Camera che al Senato"
    http://www.repubblica.it/2008/04/dirette/s...rile/index.html

    153 Berlusconi, ogni seggio sarà presidiato
    Al Senato "Non ci sarà nessun pareggio". Ne è sicuro il candidato premier del Pdl Silvio Berlusconi, secondo cui "tutti ma proprio tutti i sondaggi ci danno 8-10 punti di vantaggio sul Pd e quindi dovremmo raggiungere la vittoria alla Camera e al Senato, se non ci saranno brogli". "Abbiamo messo in campo - puntualizza ad 'Affaritaliani.it' - un esercito di centoventimila volontari a difesa del voto degli italiani. Ogni seggio sarà presidiato"

    20:27 Berlusconi: "Veltroni pensi ai brogli"

    'Pensi invece a garantire agli italiani che non ci saranno ancora quei brogli che ci sono stati in passato e che le elezioni rappresentino con i loro risultati la vera volonta' dei cittadini" afferma Berlusconi, nel corso di un'intervista al Tg1, commentando la lettera di Veltroni.

    http://www.repubblica.it/2008/04/dirette/s...rile/index.html

    13:04 Bonaiuti, FI: "C'è la possibilità di brogli"

    Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, a Sky Tg24 Mattina, ha detto: "C'è la possibilità di brogli, lo abbiamo visto in quella notte del 2006 con i risultati contestati in Campania e Calabria che assegnarono una vittoria risicatissima alla sinistra, pur avendo noi 250.000 voti in più. E' un pericolo reale, per questo c'è un esercito di nostri volontari che sarà alle urne a presidiare la regolarità dello spoglio"

    http://www.repubblica.it/2008/04/dirette/s...rile/index.html

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    Voto di scambio all'estero
    Dell'Utri nelle intercettazioni


    Indagine su 50 mila schede, coinvolti uomini della 'ndrangheta


    Le intercettazioni: «Si tapperanno gli occhi quando barreremo le schede bianche con il simbolo Pdl»

    REGGIO CALABRIA — Stando all'inchiesta della procura di Reggio Calabria sui possibili brogli elettorali commissionati all'estero, spunta il nome del senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri. Dalle intercettazioni telefoniche il faccendiere-bancarottiere Aldo Miccichè, calabrese di Maropati, avrebbe affidato il compito di sostenere la lista Berlusconi alla cosca Piromalli di Gioia Tauro, il casato di 'ndrangheta più potente in Calabria. Miccichè, intanto, dal Venezuela dove si è rifugiato per sottrarsi alla condanna definitiva per bancarotta fraudolenta e millantato credito, avrebbe messo a disposizione del senatore di Forza Italia i suoi legami con il cartello di 'ndrangheta sudamericana per favorire il controllo del voto degli italiani all'estero, mobilitando i consoli onorari.
    Nel dossier di circa 430 pagine consegnato al ministro dell'Interno Amato dal procuratore distrettuale di Reggio Calabria Francesco Scuderi e dal pm Roberto Di Palma, si capisce come le schede bianche, circa 50 mila, sarebbero diventate voto utile per il partito di Berlusconi. Miccichè al telefono con Dell'Utri si dice convinto che l'operazione andrà in porto. «Basterà pagare qualche addetto ai lavori — dice rivolgendosi a Del-l'Utri, chiamandolo per nome —. I responsabili delle votazioni si tapperanno entrambi gli occhi quando qualcuno dei nostri si preoccuperà di recuperare tutte le schede bianche e barrare la casella col simbolo Pdl». Per tutto ciò c'era un prezzo: 200 mila euro. L'esponente politico azzurro però chiede al faccendiere calabrese garanzie anche sul voto in Calabria. «Nessun problema», si affretta a ribadire dal Venezuela, Miccichè. E per sancire un'alleanza strategica con Dell'Utri invia a Milano Antonio Piromalli, reggente del casato, figlio di Pino, detto «Facciazza », in carcere con il 41 bis e suo cugino Gioacchino, avvocato, radiato dall'ordine dopo una condanna per mafia. Miccichè gli raccomanda al telefono di essere convincenti con il senatore azzurro, facendo trasparire tutta la potenza della cosca non solo in ambito provinciale, ma nell'intera regione. L'incontro avviene nello studio di Dell'Utri. Il senatore forzista resta entusiasta del colloquio tant'è che al telefono, successivamente, si congratula con Miccichè per avergli fatto conoscere due «bravi picciotti».

    L'inchiesta della procura di Reggio Calabria nasce per caso e prende spunto da un omicidio. Quello di Salvatore Pellegrino, «l'uomo mitra», assassinato il 5 luglio dello scorso anno a Gioia Tauro. Pellegrino sarebbe stato ammazzato dai Piromalli — è l'ipotesi investigativa — perché ritenuto responsabile dei danneggiamenti alla cooperativa Valle del Marro, un tempo dei Piromalli e oggi, dopo la confisca, passata a Libera di don Ciotti. Le utenze dei Piromalli, in particolare quelle di Antonio e Gioacchino, sono messe sotto controllo. Si scopre così che i due rampolli della famiglia hanno continui scambi con Aldo Miccichè. Il faccendiere parla al telefono con tutti i politici italiani. Per gli inquirenti è un uomo che ha ancora molto potere in Italia. Si sente spesso con Clemente Mastella, allora ministro della Giustizia. In più occasioni parla anche con i suoi più stretti collaboratori. E chiede un favore: bisogna fare in modo che sia tolto il 41 bis a Pino Piromalli. La richiesta viene anche fatta a Dell'Utri, in cambio dell'appoggio elettorale dei Piromalli. L'indagine Why not della procura di Catanzaro coinvolge il ministro della Giustizia. È l'estate del 2007. La richiesta si blocca.

 

 
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