Ve la riporto testualmente:
ACHTUNG!
Il 13-14 aprile, in realtà, si vota solo per scegliere, come Presidente del Consiglio, Berlusconi o Veltroni.
Il resto è ben poco, passa da qui e viene dopo.
Che cosa -ci chiediamo- conviene di più, a tanti elettori e eletti "casiniani", socialisti, e persino leghisti?
Mentre i parlamentari saranno in gran parte nominati con un voto di ratifica, invece che eletti, la sola scelta che rimane è se il prossimo Presidente del Consiglio sarà di nuovo, per la terza volta, Silvio Berlusconi, oppure se sarà Walter Veltroni.
Se sarà Berlusconi, farà la gioia, oltre che dei suoi interessi in conflitto, dei suoi amici "comunisti" - quelli del "tanto peggio tanto meglio", sempre in cerca di un nemico da abbattere (a parole e in tv) - ma non farà di certo quelle riforme liberali e federaliste che già per due volte non ha saputo o voluto fare.
Con Veltroni Presidente, la politica italiana può provare a ripartire. Senza "caserme delle libertà" al Governo, si può almeno sperare di affrontare le proposte di riforma istituzionale ed elettorale, federaliste e liberali, gli obiettivi socialisti e laici, le urgenze (che altri attribuiscono ai "moderati", mentre noi le consideriamo "radicali") per il welfare e il mercato, la libertà di lavoro e impresa.
Quindi, davvero, si rifletta:
a leghisti federalisti, a centristi neo-degasperiani, a "arcobaleno" non-comunisti, a socialisti già "rosapugnisti"...conviene davvero colpire Veltroni e godersi come Capo Berlusconi?
Firmato:
Emma Bonino
Marco Pannella
Radicali Italiani-Associazione Luca Coscioni