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  1. #21
    Non confondermi con Salvo
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    Citazione Originariamente Scritto da HOTEL Visualizza Messaggio
    Cari amici, chi vi scrive è uno cresciuto in Alleanza Nazionale, uno che si commuoveva ascoltando l'inno ad ogni comizio. So quale era l'orgoglio di stare in AN, e lo so bene perchè tutt'ora sento quelle emozioni.

    Proprio perchè ho memoria, so che se stavamo con Fini, invece che con Berlusconi, c'era un motivo: La nostra IDENTITA'. Noi eravamo la destra e loro erano gli alleati liberal-democristiani.

    Ora le cose sono cambiate. Ora queste differenze non ci sono più, perchè Fini ha deciso cosi.
    Ora molti di voi dicono che la fiamma è superata, che continuare a fare la differenza è da nostalgici, che tra i ragazzi di AG e gli azzurrini non c'è differenza.

    E allora cosa è successo? Avete cambiato idea in tre mesi?

    Applaudivate Fini quando diceva di non svendere il partito, e lo applaudite ora, mentre ne annuncia lo scioglimento. E allora la questione è un' altra: Dovevate scegliere tra i vostri valori o Fini e avete scelto Fini.

    Bene, ma non giudicateci.

    Il problema è vostro, noi siamo rimasti quelli di prima. Gli stessi instancabili romantici della destra italiana.
    Ma non rinunciamo certo alla nostra identità. Chi avrebbe più da temere da questa fusione casomai è Forza Italia, che è soltanto un partito costruito intorno al leader, mentre An viene da lontano.

    E poi in politica bisogna pur rischiare.
    Si tratta di vedere come andrà. E' un'esperienza nuova, e proviamola!

    Vedremo col passare del tempo se davvero saremo solo degli "invitati", costretti a recitare come burattini il ruolo dei "ragazzi della libertà", o se invece i nostri ideali saranno rispettati non avendo nulla da temere.
    Io mi fido di Fini, e so che lui non si piegherebbe mai a nessun diktat. E mi fido anche dei tanti uomini di An, Matteoli, Alemanno, Gasparri, La Russa, persone oneste e leali che finora ci hanno sempre fatto vincere e hanno sempre saputo alimentare le nostre speranze.

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Forza Visualizza Messaggio
    Quoto la tua intelligenza e il tuo amor di patria e mi unisco all'appello di votare PDL, per l'ideologia c'è tempo ora pensiamo a cacciare la casta o cancro ipocrita e fazioso che da molti anni non ci rende orgogliosi al 100% di essere Italiani.



    VOTA PDL

    Meglio di una barzelletta...

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Forza Visualizza Messaggio
    Quoto la tua intelligenza e il tuo amor di patria e mi unisco all'appello di votare PDL, per l'ideologia c'è tempo ora pensiamo a cacciare la casta o cancro ipocrita e fazioso che da molti anni non ci rende orgogliosi al 100% di essere Italiani.




    VOTA PDL
    ...e Poi si alleano con la Lega...SPETTACOLOOOOOOO

  4. #24
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    La politica non nasce per rappresentare le infinite identità della nostra società. Altrimenti ognuno avrebbe il suo partitino personale fatto di un unico iscritto e con un solo elettore.

    L'identità è importante, ma la politica non inizia e (soprattutto) non finisce con l'identità.
    La politica è anche decidere, affrontare i problemi, governarli.
    La politica non è solo una questione di rappresentanza, questa è una visione distorta tutta italiana che ha prodotto decine di partiti e governi deboli, instabili, incapaci di incidere sulla nostra società perché perennemente impelagati nella ricerca del "minimo denominatore comune" con alleati sempre pronti a far valere il proprio diritto di veto.

    Io non sono un esterofilo, trovo triste chi si riempie la bocca di citazioni di giornali stranieri come se questi conoscessero la situazione dell'Italia meglio di chi ci vive, ci lavora e ci paga le tasse. Però qui non è una questione di esterofilia, il fatto è che su questo abbiamo davvero bisogno di guardare al di fuori dei nostri confini per vedere che ci sono premier che vincono le elezioni, vanno al governo e cambiano la faccia dei propri paesi.

    Non dico che li cambino sempre in meglio, ma il sistema dà loro la forza e l'autonomia per fare quelle riforme di cui noi in Italia ci riempiamo la bocca tutti i giorni, senza mai riuscire a farle davvero.

    Di questo il paese ha bisogno, di decisioni, di riforme, di pragmatismo. Non ha bisogno di altre bandiere da sventolare semplicemente per marcare la propria diversità di nicchia.
    Non ha bisogno di progetti che possono promettere a chi li sosterrà solo l'impossibilità della loro realizzazione, quasi come se fosse un valore (data la marginalità del consenso). Non siamo più negli anni del boom, non possiamo più permetterci di starcene a contemplare "l'impossibile".

    Io sono un elettore di centrodestra, lo sono fin da quando voto e in queste elezioni c'è un progetto di governo di centrodestra che può vincere. E vincendo può determinare la direzione in cui il paese si muoverà nei prossimi anni.
    Dall'altra parte c'è un progetto di centrosinistra.

    Sono queste le forze che possono governare questo paese, ed è questo il bivio che l'Italia ha davanti.

    Io voto per favorire la vittoria del progetto di governo del centrodestra, perché questo è il mio campo. Per valori e per convinzioni.
    Non dirò né penserò mai che tra una vittoria di PdL o PD, del centrodestra o del centrosinistra, non c'è differenza. E mi stupisce che lo dicano personaggi che fino all'altroieri giuravano di credere nella CdL e avrebbero sostenuto Berlusconi per la presidenza del consiglio se solo avessero potuto mantenere il loro simbolo.
    Se questa è coerenza....

    Domenica e Lunedi possiamo liberare il paese dal governo del centrosinistra. Possiamo dire basta all'escalation dell'oppressione fiscale e burocratica, possiamo dare una boccata d'ossigeno alla nostra gente dopo questi due anni di martellamento, possiamo portare a casa qualcosa di concreto, che cambia le cose. C'è un modo per farlo: votare il PdL, e io lo farò senza dubbi o tentennamenti. Perché si vota per decidere e per incidere, non solo per sventolare una bandiera.

  5. #25
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    ELEZIONI: BUONTEMPO (DESTRA), UN CALCIO NEL SEDERE A CHI CONSIGLIA IL VOTO DISGIUNTO “Date un calcio nel sedere a chi consiglia il voto disgiunto. Questi presuntuosi che conoscono i risultati elettorali prima che i cittadini si rechino alle urne sono stati gia’ smentiti in passato, quando Craxi consigliava agli italiani di disertare le elezioni per recarsi al mare. Vi hanno rubato il diritto di scegliere deputati e senatori, poi hanno sciolto i partiti e ne hanno formati di nuovi senza consultarvi, ora vi vorrebbero rubare anche il voto”. Lo ha dichiarato Teodoro Buontempo, candidato alla presidenza della Provincia di Roma per La Destra, nel corso della manifestazione organizzata di fronte al Pantheon, a Roma, per la chiusura della campagna elettorale del partito. “Noi siamo autentici - ha proseguito Buontempo - portatori di valori autentici. Quello che abbiamo allestito qui al Pantheon non e’ un salotto, ma una stanza d’accoglienza perche’ i cittadini si sentano a casa propria anche quando si rivolgono alle istituzioni”. “La differenza tra me, la sinistra radical chic e la destra della ‘Milano da bere’ - ha concluso Buontempo - e’ che io posso andare nelle periferie in Mercedes, mentre loro devono fermarsi qualche chilometro prima per cambiarla con una Cinquecento

    http://vps.serverstudio.eu/buontempo/


    Che dire se non che faccio mie le parole del vecchio Teodoro

  6. #26
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    Se La Destra-Fiamma Tricolore dovesse essere decisiva per la vittoria di Veltroni la colpa sarà solo di chi non ha voluto l'alleanza. Poi magari ora ci chiedete il voto utile e poi in Parlamento farete l'inciucio insieme al PD sfruttando i Senatori eletti grazie anche al nostro voto... Se gli elettori de La Destra-Fiamma Tricolore vogliono essere sicuri al 100% di non contribuire ad eleggere deputati che poi potrebbero fare il governissimo liberal-massonico devono ASSOLUTAMENTE EVITARE IL VOTO DISGIUNTO se faremo il 4% bene, se invece non lo faremo almeno avremo la coscienza a posto e saremo consapevoli di aver lottato contro lo schifo Veltrusconiano

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da florian Visualizza Messaggio
    E se stai al Sud?
    Basta votare per il partito diretto avversario di Bassolino.

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da alfred Visualizza Messaggio
    Ma non rinunciamo certo alla nostra identità. Chi avrebbe più da temere da questa fusione casomai è Forza Italia, che è soltanto un partito costruito intorno al leader, mentre An viene da lontano.

    E poi in politica bisogna pur rischiare.
    Si tratta di vedere come andrà. E' un'esperienza nuova, e proviamola!

    Vedremo col passare del tempo se davvero saremo solo degli "invitati", costretti a recitare come burattini il ruolo dei "ragazzi della libertà", o se invece i nostri ideali saranno rispettati non avendo nulla da temere.
    Io mi fido di Fini, e so che lui non si piegherebbe mai a nessun diktat. E mi fido anche dei tanti uomini di An, Matteoli, Alemanno, Gasparri, La Russa, persone oneste e leali che finora ci hanno sempre fatto vincere e hanno sempre saputo alimentare le nostre speranze.
    Da attivista di Forza Italia sono io che devo temere gli effetti di questa fusione non certo chi è cresciuto in un partito come AN, con una cultura politica, una formazione, un'abitudine ai momenti di confronto e di democrazia interna. Consiglierei agli amici di Alleanza Nazionale di pazientare non solo per vedere finalmente il loro leader alla guida dell'alleanza di centrodestra, ma anche e soprattutto per leggere i termini di questa fusione e comprendere dunque se ci sarà o meno quella democrazia interna e quella competizione aperta, che consentirebbero facilmente ai dirigenti aennini, molto ben preparati in campo politico, di conquistare una posizione predominante nel futuro PDL.

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da -Adam- Visualizza Messaggio
    Da attivista di Forza Italia sono io che devo temere gli effetti di questa fusione non certo chi è cresciuto in un partito come AN, con una cultura politica, una formazione, un'abitudine ai momenti di confronto e di democrazia interna. Consiglierei agli amici di Alleanza Nazionale di pazientare non solo per vedere finalmente il loro leader alla guida dell'alleanza di centrodestra, ma anche e soprattutto per leggere i termini di questa fusione e comprendere dunque se ci sarà o meno quella democrazia interna e quella competizione aperta, che consentirebbero facilmente ai dirigenti aennini, molto ben preparati in campo politico, di conquistare una posizione predominante nel futuro PDL.
    Caro Adam, in rispetto dell'avatar che porti, come puoi restare indifferente dinanzi all'involuzione politica del tuo partito (che per lungo tempo è stato anche il mio), ormai restio ad ogni battaglia conservatrice, e sul piano sociale e sul piano economico?
    Perchè si è abbandonata la rivoluzione liberale del '94? E Martino dov'è finito? Pera che dice?
    La realtà è che Berlusconi fa e disfa, dice e rinnega. Lo sai anche tu, rispondimi in sincerità...

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da florian Visualizza Messaggio
    Caro Adam, in rispetto dell'avatar che porti, come puoi restare indifferente dinanzi all'involuzione politica del tuo partito (che per lungo tempo è stato anche il mio), ormai restio ad ogni battaglia conservatrice, e sul piano sociale e sul piano economico?
    Perchè si è abbandonata la rivoluzione liberale del '94? E Martino dov'è finito? Pera che dice?
    La realtà è che Berlusconi fa e disfa, dice e rinnega. Lo sai anche tu, rispondimi in sincerità...
    Con sincerità e soprattutto per il grandissimo rispetto che nutro verso il tuo avatar ti dico che non rimango di certo indifferente verso l'involuzione anti-liberaliberista del mio partito negli ultimi anni. Martino nel suo pigiamone a righe torna a parlare di politica sporadicamente, fra una pennica e l'altra. Pera dalla filosofia di Karl Popper, traumatizzato dall'11 Settembre si è gettato fra le braccia della Chiesa cattolica e della sua dottrina sociale. La rivoluzione liberale del 1994 nel complesso appare come uno sbiadito ricordo, ma non per questo rinuncio nel mio piccolo a lottare affinché il PDL diventi un grande partito liberalconservatore sul modello dei Tory britannici o dei Repubblicani americani, in quanto il più grande partito di centrodestra nonostante i periodi di buio e di sbandamento rimane il luogo ideale per vedere crescere nel tempo una nuova Thatcher, un nuovo Reagan o un nuovo Aznar.

 

 
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