(Prensa Latina) Le basi militari degli Stati Uniti circondano le ricchezze e mantengono un controllo politico attorno al mondo, ha denunciato una riconosciuta specialista messicana. Hanno circondate delle zone estese per controllare il petrolio, l'acqua, i minerali, le risorse naturali strategiche ed i punti vitali come il Canale di Panama, ha detto a Prensa Latina Ana Esther Ceceña, coordinatrice generale dell'Osservatorio Latinoamericano di Geopolitica.
Queste enclavi eseguono lavori di controllo politico e delle popolazioni in generale, mediante la realizzazione di esercizi, spiegò la specialista, che partecipa a L’Avana ad un incontro emisferico contro i trattati di libero commercio.
Gli Stati Uniti stanno alimentando delle ipotesi di guerra in diverse aree del pianeta con l'obiettivo di frenare “una possibile coalizione contro-egemonica”, come nel caso del Medio Oriente, ha affermato l’investigatrice dell'Università Autonoma del Messico.
Si tratta –ha commentato - di marcare e controllare quei governi che hanno messo un limite alle campagne militari ed alla politica estera degli Stati Uniti.
“Tutto ciò è pensato e basato in una strategia continentale”, ha riflettuto l'investigatrice.
Tra i paesi sui quali concentrano la loro attenzione in questo momento ci sono Cuba, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Perù, Paraguay ed altri dell'America Centrale, ha sottolineato.
Queste enclavi extraterritoriali –ha commentato – garantiscono delle azioni di risposta rapida e di estensione dell'area coperta, mediante azioni come le manovre militari ed il lavoro di intelligenza.
Al rispetto ha aggiunto che le basi intervengono dirigendo gli eserciti e nella legislazione di altre nazioni, come le leggi sulle frontiere e sulla popolazione.
L'area occupata oggi da queste installazioni a livello mondiale supera il volume del territorio del Messico più un'altra metà di questa nazione -circa due milioni 976 mila 560 chilometri quadrati -, ha affermato.
Dal suo punto di vista, gli esercizi castrensi svolti dagli Stati Uniti in America Latina ed i Caraibi “non sono sporadici, hanno una regolarità e delle funzioni predestinate, differenziate ed abbracciano un'area ogni volta maggiore.”
La Ceceña rivelò che negli ultimi anni si è impiegata la copertura della costruzione di opere sociali da parte di queste truppe, per esempio delle scuole.
In questo senso ha ricordato il caso di una comunità dove si denunciò che sotto al piccolo centro scolastico fatto dai militari, costruirono un locale sotterraneo molto più grande, suppostamente per conservare apparati ed attrezzi diversi.
A volte non fanno neanche la scuola, bensì solo piattaforme che possono servire per fini molteplici, mentre realizzano lavoro di riconoscimento di zone geografiche e delle popolazioni, ha ricordato.
La specialista ha indicato che queste manovre vanno dirette a vincolare i soldati nordamericani coi suoi omologhi in altri paesi, in azioni “di apparente amicizia o complicità.”
Condividono pratiche e codici “davanti a qualsiasi tipo di eventualità”, mediante allenamenti in mari, fiumi, selve e deserti, ha segnalato.
Il Paraguay si è trasformato nella posizione forte degli Stati Uniti per penetrare nel Cono Meridionale del continente, ha riferito.
Aggiunse che “la Legge che concede qualità diplomatica alle truppe ed ai corpi di sicurezza degli Stati Uniti in funzione in Paraguay è lesiva della sicurezza e dell’indipendenza di tutti i paesi dell'area e propizia l'impunità.”
Ig/rgc
http://pl-it.prensa-latina.cu/index....=view&id=19179