Mentre in Italia la Lega è ormai accreditata, in diversi ambienti, come il partito delle riforme, il partito dei nuovi statisti, il partito dei salvatori della patria, il partito che tirerà fuori l’Italia dalla crisi economica, il partito del ministro dell’Interno che arresta i latitanti e sequestra i beni alle mafie, il partito etico dei «Roma ladrona», il partito dei padroni e degli operai allo stesso tempo, all’estero la visione degli accadimenti è più nitida. La Commissione Europea ricorda che il «bel Paese» pratica i respingimenti di massa degli immigrati e viola sistematicamente il diritto d’asilo. È come dire, in parole più semplici, che i nostri governanti sono disumani e realizzano politiche razziste. Del resto, l’art. 3 della Costituzione viene violentato non solo con l’eliminazione dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge perseguendosi l’impunità «legale» del Presidente del Consiglio - attraverso provvedimenti sistematicamente approvati dal Parlamento e promulgati dal Presidente della Repubblica -, ma anche per mezzo della discriminazione razziale: gli immigrati possono essere incarcerati per il solo fatto di essere clandestini; così come gli ebrei venivano deportati in quanto ebrei, dimenticando - con la pratica costante del vizio della memoria - che anche Gesù era, in fondo, un immigrato, così come sono stati emigranti in America nel secolo scorso nostri connazionali. Il razzismo di Stato passa anche attraverso gli affari. Razzisti e affaristi. Berlusconi e Gheddafi, uniti negli harem e nella costruzione - realizzata dai prenditori di soldi pubblici - dei lager per migranti. La discriminazione di Stato passa pure per lo smantellamento dello Stato laico, emblematicamente rappresentata dalle nuove crociate contro la pillola e contro le donne. Questo nell’era dell’utilizzatore finale. Anatemi per ottenere il gradimento delle gerarchie ecclesiastiche e nascondere i vizi dell’imperatore. Arnesi della propaganda di regime per nascondere l’imperante decadenza morale, il crollo etico dei governanti, la corruzione sistemica e la mafia di Stato. Il pensiero unico dominante - intriso di autoritarismo e incultura - si realizza anche attraverso la criminalizzazione del dissenso e la santa inquisizione. Chi si oppone ai manovratori è un sovversivo, chi pensa in modo libero e critico è un pericoloso comunista mangiapreti, chi manifesta contro corrotti e mafiosi è un eversivo. L’Europa - dove la maggioranza è moderata e in parte di destra - osserva con preoccupazione la deriva illiberale italiana. È annichilita dalla compressione della libertà di stampa. È allibita dal processo di controllo di internet. È sorpresa da un processo di smantellamento dell’identità del nostro Paese attraverso la privatizzazione di tutto quello che ha un minimo di suscettibilità economica. Non è liberalismo, ma liberismo amorale; non è libera concorrenza, ma il consolidamento di oligopoli affaristici e, in taluni casi, criminali.
Un’Italia senza bussola... anzi, mi correggo, con il timone nelle mani della destra nuova. Una destra muscolare, in parte efficientista, popolare, ma soprattutto populista, sicuritaria, rabbiosa e al tempo stesso rassicurante. Una destra che si spande come l’olio.
Luigi De Magistris
Razzismo di Stato - Luigi De Magistris - l'Unità.it