POLITICA InviaStampaLe amministrative confermano il successo del centrodestra anche in zone difficili
Il partito di Veltroni riconquista solo a Pescara, male invece in alcune roccaforti
Roma in bilico e addio a Brescia
Pd, dal voto locale altre delusioni
Per l'elezione di otto sindaci su dieci sarà necessario il ballottaggio
Nelle provinciali finisce 2-2, mentre in altre cinque servirà il secondo turno
Attimi di tensione durante lo spoglio per le comunali di Brescia
ROMA - Non ha la visibilità dei cento deputati di distacco tra Pdl e Pd, o quella ancora più devastante della scomparsa della sinistra dal Parlamento, ma anche il cambiamento uscito dal voto amministrativo è davvero notevole e gravido di conseguenze per il futuro.
Roma, dopo quattro mandati consecutivi al centrosinistra, l'ultimo dei quali vinto con il 61,4% dei consensi, potrebbe passare di mano e arricchire il bottino del centrodestra con un eventuale successo dello sfidante Gianni Alemanno. Brescia, una volta roccaforte della Dc "sociale" passata dopo il crollo del '92 nel campo del centrosinistra, per la prima volta incorona un sindaco di centrodestra al primo turno.
Dal forte valore simbolico anche la sconfitta in Friuli Venezia Giulia, dove neppure il profilo indipendente del presidente uscente Riccardo Illy e il fatto di aver governato per cinque anni ha potuto evitare la vittoria del centrodestra, rendendo sempre più marginale la presenza del Pd nelle amministrazioni settentrionali. E se crollano così le poche oasi conquistate in passato al Nord, la sconfitta del partito di Veltroni in Sicilia ha assunto dimensioni che vanno molto oltre la tradizionale difficoltà del centrosinistra sull'Isola. Alla fine i punti che dividono il nuovo presidente Raffaele Lombardo dalla sfidante Anna Finocchiaro sono risultati essere 35, un burrone che mette le vertigini.
Vuoi per le difficoltà generali, vuoi per la fine in alcune realtà locali dell'alleanza con le forze della sinistra radicale, per il Pd le brutte sorprese sono arrivate anche dalle comunali di Pisa e dalle provinciali di Massa Carrara, dove per vincere sarà necessario conquistare il ballottaggio. Al contrario non hanno tradito le province di Benevento e Vibo Valentia, che restano al centrosinistra.
A cospetto di tanta sofferenza, il centrodestra ottiene invece quasi solo conferme, rimanendo alla guida del comune di Treviso già al primo turno, stravincendo alla provincia di Varese e mantenendo il controllo di Udine. L'unica sorpresa favorevole al Pd arriva da Vicenza, dove il centrosinistra con il 31,3% di Achille Variati riesce a costringere la candidata del centrodestra Lia Sartori (39,3%) al ballottaggio.
Ricapitolando, i comuni capoluogo di provincia dove si andrà al ballottaggio sono sette: Roma, Massa (dove però il duello sarà interno al centrosinistra), Pisa, Viterbo, Vicenza e Sondrio. Ballottaggio anche a Udine, mentre il centrodestra conferma la guida di Treviso e il centrosinistra quella di Pescara. Per le altre provinciali, al ballottaggio vanno Roma, Asti, Massa Carrara, Foggia e Catanzaro.
(16 aprile 2008)
http://www.repubblica.it/2008/04/sez...istrative.html
AVETE VINTO SOLO A BENEVENTO GRAZIE A MASTELLA