Gini Coefficient World CIA Report 2009

[BöhmBawerk]

mi puzza un po', l'Indonesia che è il paese con maggiore diseguaglianza del mondo è segnato in celestino.

Ma tu sei ossessionato dall’Indonesia!

[dDuck]

Tra quarant'anni mi basterebbe essere qua.
Mi sbaglierò, ma prevedo un mercato globale di 7 miliardi di poveri consumatori.
E 4 o 500 milioni di ricchi consumatori.

E' come sulla rete. Non ti fanno ricco 20 transazioni da 1000 €, ma 20.000 da 1€, sempre replicabili e potenzialmente universali.

4 o 500 milioni di classe media, che non sono altro che i privilegiati del sistema,
liberi professionisti comarti da albiu e leggi ad ok, industriali che lavorano per lo stato ecc.

poi aggiungiamoci 1 milioni si straricchi

e 10.000 iper-ultra-mega ricchi. quelli si alzano una mattino (a mezzogiorno) e si comprano lo spezia

lo spezia lo portano in serie A e vincono lo scudetto.

[dDuck]

Ma tu sei ossessionato dall’Indonesia!

non ho visto uno ma diversi filmati e su TV diverse. letto diversi articoli ecc..

è un paese moustrouso che è stato governato da un paese piccolisssssimo per secoli

è come se malta governasse l'Italia o l'isola di Man la GB o Andorra la Spagna.

ci sono decine di etnie in coflitto con il governo centrale.

arlano una lingua artificiale altrimenti le loro centinaia di lingua non si capirebbero.

Una bomba che potrebbe esplodere come una gigantesca jugoslavia ma con una popolazione 10 volte maggiore e centinaia di etnie.

E' stata governata da regimi ultramilitari che tengono con un pugno di ferro l'immenso arcipelago.

il 90% della popolazione vive sotto una soglia di povertà che da noi manco nella prima rivoluzione industriale ce lo sognavamo.

In pratica produce la maggioranza dell'abbigliamento che noi compriamo a prezzi cari e appestati,

All'operaio non va neppure 0,01% di quello che produce.

L'ordine viene tenuto da squadre della morte.

L'esplosione dell'indonesia potrebbe travolgere il mondo, un po come il vulcano Krakatoa

[gigionaz]

4 o 500 milioni di classe media, che non sono altro che i privilegiati del sistema,
liberi professionisti comarti da albiu e leggi ad ok, industriali che lavorano per lo stato ecc.

poi aggiungiamoci 1 milioni si straricchi

e 10.000 iper-ultra-mega ricchi. quelli si alzano una mattino (a mezzogiorno) e si comprano lo spezia

lo spezia lo portano in serie A e vincono lo scudetto.

lo spezia in serie A, magari a vincere lo scudetto! E faranno pure lo stadio repapelle:

4 o 500 milioni di classe media, sì. Quelli che io chiamo 'ricchi consumatori', marginali, peraltro, nei flussi di merci che saranno destinati al motore di 'Matrix'.

[Cabala Candelaia Circea]

Il coefficiente di Gini, per quanto da migliorare come tutti gli indicatori macro che si basano su derivati macro, non ha nulla a che fare con lo stile di vita dei poveri vs. ricchi.

Il coefficiente misura soltanto la dispersione (come ha citato giustamente Feliks ed altri) o se vogliamo il peso del ricco vs povero, stimata la ricchezza del paese.

Perciò, benché non sappia come abbiano fatto i conticini, un paese tendenzialmente e ufficiosamente disomogeneo come uno del 2/3° mondo, può avere un coefficiente di gini superiore ad uno del 1°mondo, nulla lo vieta.

Il problema di questo coefficiente è strutturale: non essendo basato su valori assoluti, ma relativi, lo si deve interpretare con le molle. E' come valutare il Delta Pil tra due nazioni ed affermare che tizio sia più ricco di un altro solo perché ha un Delta Pil maggiore. Che c'entra? Il burundi può avere un delta di +10% ed essere alla fame e il giappone -2 ed essere ricco.

Il giorno che vedrò un indicatore macro darmi valutazioni oggettive, smetterò di fumare, bere e mangiare fritti.

[Razionalista]

Concordo con la Candelaia. Il coefficiente di GINI lascia il tempo che trova, ma dice quel che deve dire... E solo quellO!

E' interessante se accoppiato ad altri indicatori, certo è che se se ne usano 20 poi dopo i paragoni tra paesi diventano un casino.

Resto ancorato al vecchio Pil per capita PPP accoppiato ai dati di debito, deficit, PFN e debito estero/tasse.