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  1. #21
    emiro omofobo meridionale
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    Citazione Originariamente Scritto da ME-NONE'SICILIA Visualizza Messaggio
    articoli di anni fa
    qui la città è perfettamente pulita
    comunque mi spiace che anche città pulite come salerno debbano essere considerate come napoli solo perchè vicine a napoli


    http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=9271

    Napoli: raccolta differenziata al 13,30%



    La raccolta differenziata non decolla, la produzione dei rifiuti aumenta, anche se di poco, ma l’emergenza sembra essere ormai solo un brutto ricordo


    di Simona Cipollaro
    giovedì 17 aprile 2008 12:40
    (ultima modifica giovedì 17 aprile 2008 167)


    ---------------------------------------------------------------------------------------------------------
    Messina è pulita perché i rifiuti vengono portati in discarica non di certo come sostieni tu perché la raccolta differenziata è perfetta , dato che messina ha tra le più basse percentuali di raccolta differenziata d'italia.
    Naturalmente non ho nulla contro la bella messina ed i suoi abitanti che nella stragrande maggioranza sono completamente diversi e migliori di te

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da ME-NONE'SICILIA Visualizza Messaggio
    articoli di anni fa
    qui la città è perfettamente pulita
    comunque mi spiace che anche città pulite come salerno debbano essere considerate come napoli solo perchè vicine a napoli
    Quanta becera ignoranza.

    Mi sembrano dati di oggi. La tua città sarà perfettamente pulita perchè forse siete una ventina di volte in meno sulla stessa superficie? Tanto che non avete bisogno nemmeno di fare la raccolta differenziata?

  3. #23
    emiro omofobo meridionale
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    http://www.legambientemessina.org/mo...rticle&sid=232

    Un incontro presso l'assessorato comunale all'ambiente di Messina il 23 febbraio scorso ha sancito il fallimento della gestione rifiuti a Messina. Lo diciamo da anni! Ecco il nostro comunicato...


    Oggetto: Gestione rifiuti a Messina: finalmente si prende atto del fallimento

    La notizia dell’incontro tenutosi tra l’Assessore comunale con delega all’ambiente Squadrito l’amministratore delegato dell’ATO3 La Macchia, e professionisti del CNR e dell’Università (ma come mai mancava Messinambiente?) per discutere su nuove tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti a Messina, non può che farci piacere visto che da anni denunciamo la fallimentare gestione del settore rifiuti a Messina e sosteniamo la necessità di dare una svolta in senso ecologico. Del resto i piani di breve-medio periodo varati dalla precedente gestione dell’ATO3, ed in parte portati avanti ancora oggi, sono clamorosamente falliti visto che i tre pilastri su cui si basavano, ovvero la discarica di Pace, il termovalorizzatore di Paternò e la raccolta differenziata con cassonetti in strada, sono caduti: la discarica di Pace non si fa più dopo anni di inutili discussioni e bandi di gara; il termovalorizzatore di Paternò è stato sospeso dopo l’intervento del Ministero dell’Ambiente e la raccolta differenziata “veleggia” verso lo zero assoluto nonostante gli ingenti capitali spesi.


    Prima di discutere di nuove tecnologie, però, forse sarebbe stato il caso di dire qualcosa sui dati resi noti dall’APAT in occasione della presentazione del “Rapporto rifiuti 2006” del 13 febbraio scorso. La città di Messina, infatti, è stata citata nel comunicato stampa dell’APAT per avere ottenuto nel 2005 il primato negativo in Italia per la raccolta differenziata, accreditandoci un 0.0%, e per avere il primato positivo per una minore produzione di rifiuti, pari a Kg 417 l’anno per abitante (contro una media nazionale di Kg 539). Peccato però che entrambi i dati resi noti non corrispondono stranamente a quelli forniti annualmente dagli enti gestori locali e dalla regione Sicilia. Messinambiente, infatti, dichiara ad esempio nel 2005 una raccolta differenziata pari al 5,1%, dato che si riduce al 2% circa se viene depurato dai rifiuti edili ed ingombranti che vengono raccolti in maniera differenziata ma non sono destinati al riciclaggio. Relativamente poi alla produzione dei rifiuti vi è addirittura una differenza di circa 24.000 tonnellate di rifiuti! Mentre infatti l’APAT attribuisce alla città di Messina una produzione totale annua di 103.000 tonnellate di rifiuti, ricavando un dato pro-capite di kg 417, Messinambiente dichiara una produzione annua di 127.917 tonnellate, per un dato pro-capite di Kg. 503. Come mai tale differenza? La questione non è secondaria visto che sapere quanti rifiuti si producono è fondamentale per programmare adeguatamente l’attività di gestione, non soltanto a livello locale ma anche provinciale, regionale e nazionale. Chi ha sbagliato? Chi conteggia male i dati o chi li comunica sbagliati? La raccolta differenziata si fa o non si fa? Ci sembra una questione da chiarire e non è la prima volta che si verifica, come abbiamo documentato nel nostro dossier del 2004 “Scarichiamo le discariche”.

    Ritornando all’incontro tenutosi presso l’Assessorato comunale ambiente, potrebbe essere l’avvio di un percorso diverso a patto però che si allarghi la discussione sulla strada da intraprendere anche alla cittadinanza, che va responsabilizzata; alle associazioni ambientaliste, da anni impegnate su tale tematica; alle forze politiche e sociali; il tutto nello spirito dello stesso decreto Ronchi che punta ad una gestione integrata e partecipata dei rifiuti. Continuare come in passato, senza ascoltare la città e calando provvedimenti dall’alto e con impatti ambientali ed economici negativi, non giova ad invertire la rotta.
    In merito alla questioni affrontate, che secondo quanto riferiscono le cronache, riguarderebbero la necessità di dare nuova spinta alla raccolta differenziata, l’utilizzo di nuove tecnologie di smaltimento, riconducibili al trattamento meccanico-biologico dei rifiuti, e la possibilità di riguadagnare l’inceneritore di Pace, seppure, come dice Squadrito, senza creare alcun danno all’ambiente, avremmo qualcosa da dire.
    La raccolta differenziata non raggiungerà mai i livelli che la normativa ci richiede (entro il 2007 dovremmo arrivare al 40%!!!) se non si attua seriamente, ovvero attuando la raccolta porta a porta e differenziando l’umido dal secco. Riguarda a nuove tecnologie di smaltimento, il cosiddetto Trattamento meccanico biologico (TMB) è ormai attuato da anni in Europa ed in Italia e consente una forte riduzione della quantità e della tossicità dei rifiuti. Nel nostro Paese, addirittura, secondo il citato rapporto APAT, sono quasi 8,5 milioni le tonnellate trattate con il TMB, ovvero quasi un quarto del totale dei rifiuti prodotti in Italia. Il TMB è una tecnica che si attua dopo una raccolta differenziata spinta, e che consente di recuperare dai rifiuti residui ulteriori materiali da mandare al riciclaggio, umido da destinare al compostaggio, energia dal biogas prodotto. Ciò che rimane è una minima percentuale di rifiuti con potenzialità inquinante ridotta del 90%, che viene destinata in discarica. Il TMB consentirebbe di fare a meno di inceneritori e termovalorizzatori, risparmiare soldi ed evitare di fare giungere in discarica sostanze nocive.
    L’inceneritore di Pace, l’unico esistente in Italia di tale tipologia visto che gli altri simili sono stati chiusi o riconvertiti, potrebbe dunque essere finalmente ELIMINATO e non riguadagnato; la città di Messina ci guadagnerebbe in inquinamento ed in produzione di rifiuti speciali che tale inceneritore produce (scorie e ceneri tossiche).
    Attendiamo sviluppi!

    Messina, 25 Febbraio 2007

  4. #24
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    qui la città è perfettamente pulita
    comunque mi spiace che anche città pulite come salerno debbano essere considerate come napoli solo perchè vicine a napoli
    http://www.legambientemessina.org/mo...article&sid=26

    buona lettura.

  5. #25
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    Fuksas fa scuola e proseliti

  6. #26
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    Predefinito articolo recentissimo

    http://www.tempostretto.it/8/index.p..._articolo=5575

    Politica
    10/03/2008
    Raccolta differenziata, servizio porta a porta, nuovi impianti: all'Ato3 si va avanti, nonostante tutto

    Il presidente Barresi presenta le linee guida del piano d'ambito e annuncia l'inaugurazione dell'isola ecologica di Gravitelli e del centro di selezione di Larderia

    Isola ecologica di Gravitelli, centro di selezione e pressatura delle frazioni secche dei rifiuti di Larderia, servizio di raccolta differenziata "porta a porta", altri interventi in corso. Franco Barresi non si ferma, nonostante il conflitto insanabile con Palazzo Zanca, e presenta alla stampa il Piano d'ambito al quale aveva lavorato l'ex amministratore delegato Salvatore Lamacchia, ringraziato pubblicamente. Un piano d'ambito che prevede diverse novità, concordato in ogni passaggio con Messinambiente (oggi era presente il direttore generale Sindoni), ma che dovrà fare i conti sia con la particolare situazione economica in atto che con il nuovo Cda e il nuovo presidente che, volenti o nolenti, a fine mese prenderà il posto di quello attuale.

    Si parte dai due nuovi impianti, che saranno inaugurato rispettivamente il 12 e il 14 marzo. Il primo è l'isola ecologica di Gravitelli, il primo centro di conferimento diretto dei rifiuti differenziati del territorio comunale, un'area attrezzata allo stoccaggio provvisorio in sicurezza di materiali da avviare successivamente a recupero. Presenti quattordici appositi contenitori interrati per vetro, carta e cartone, plastica-alluminio, più contenitori carrellati da 240 litri, per abiti usati, per olii vegetali esausti e batterie al piombo esauste. Non è previsto il conferimento di rifiuti classificati come pericolosi, mentre l'intera area è stata valorizzata con nuovo verde e la sistemazione di giochi per bambini. La novità sta nella variante aggiunta al progetto iniziale per consentire la realizzazione di un impianto fotovoltaico installato sulla tettoia. Il secondo impianto che sarà inaugurato è il centro di selezione e pressatura delle frazioni secche dei rifiuti, sito in Roccamotore a Larderia. Anche qui si parla di rifiuti differenziati, in particolare di carta, cartone e plastica. Previsti un meccanismo di selezione e uno di pressatura, per la produzione di balle da circa un metro cubo di prodotto selezionato che in consorzi in filiera Comeico e Corepla verranno direttamente a ritirare.

    Strettamente collegato a quest'ultimo impianto il servizio di raccolta "porta a porta" tra le utenze commerciali: gli imballaggi prodotti dalle varie attività saranno prelevati gratuitamente direttamente presso gli esercizi commerciali per semplificarne lo smaltimento, tutti i giorni feriali dalle 21. Il servizio partirà il 17 marzo, e Barresi afferma come «siano già significative le adesioni da parte dei commercianti». Parallelamente l'Ato3 si muove per il servizio destinato all'utenza domestica, sulla scorta dell'attività sperimentale svolta presso alcune abitazioni di Torre Faro. «Dal 2 aprile - annuncia Barresi - riteniamo di poter partire con la raccolta per l'intero villaggio di Torre Faro (settemila abitanti), ed entro l'estate in un villaggio della zona sud e in parte del centro città, in particolare tra il viale Europa, la via Cesare Battisti e via La Farina». L'obiettivo dichiarato è di giungere, entro l'anno, al 15% di raccolta differenziata, contro il 4-5% attuale.

    Entro il 2010, inoltre, si prevede l'attivazione di sette isole ecologiche e di cinque centri di raccolta, tra cui: il centro comunale di Spartà (lavori consegnati il 4 dicembre), isola ecologica di Giampilieri (lavori consegnati a ottobre), centro di raccolta di Pistunina e isola di Tremonti (gara espletata in entrambi i casi, interventi in fase di affidamento). A Pace, invece, sarà realizzato un moderno impianto di selezione e valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, per il quale sono in fase di completamento le procedure di gara per l'aggiudicazione dei lavori. Sempre riguardo la raccolta differenziata, il Piano d'ambito prevede la raccolta destinata a scuole, istituzioni e luoghi di incontro e di frazioni riciclabili attraverso servizi su strada.

    Altri punti cruciali del Piano sono: l'introduzione del sistema di "digestione anaerobica e compostaggio di qualità", che permetterebbe il trattamento della frazione organica con evidente vantaggio economico dovuto allo sfruttamento energetico; l'utilizzo del trattamento meccano-chimico dei rifiuti, attraverso l'impianto "Thor" già in sperimentazione a Torrenova; la conversione dell'inceneritore di Pace, per il trattamento di rifiuti speciali quali quelli ospedalieri e sanitari, con una capacità di docimila tonnellate l'anno, a fronte di un quantitativo di rifiuti ospedalieri prodotti dalla provincia di Messina di ottomila tonnellate annui. «In Sicilia - fanno notare all'Ato3 - non esistono impianti di questo tipo».

    Sebastiano Caspanello

    -----------------------------------------------------------------


    finalmente a Messina le autorità si sono decise ad iniziare ad effettuare la raccolta differenziata seriaente, se leggete il neretto l'obbiettivo è di raggiungere entro la fine dell'anno la percentuale del 15%, che è la stessa percentuale di differenziata che si raccoglie attualmente a Napoli

  7. #27
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    Nell' Italia dell' Est , a Messina (città riconosciuta come "babba" ovvero senza Mafia) quindi non in Sicilia, ma nell'area dello Stretto ME-RC
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    Citazione Originariamente Scritto da Immanuel Visualizza Messaggio
    La tua città sarà perfettamente pulita perchè forse siete una ventina di volte in meno sulla stessa superficie? Tanto che non avete bisogno nemmeno di fare la raccolta differenziata?
    ma il dato di fatto è che è pulita
    ma perchè se la prendono tanti i napoletani se all'estero non vogliamo essere confusi con loro
    già la regione veneto ha fatto dei banner pubblicitari all'estero dicendo che il veneto non ha l'immondizia di napoli

  8. #28
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    Predefinito una domanda per che ha aperto questa discussione

    se Messina non è sicilia, che cosa sarebbe?
    Forse Svizzera, Germania o Trentino?

    Comunque viva Messina, viva la Sicilia ed i Messinesi che si sentono siciliani

  9. #29
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    Nell' Italia dell' Est , a Messina (città riconosciuta come "babba" ovvero senza Mafia) quindi non in Sicilia, ma nell'area dello Stretto ME-RC
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    Citazione Originariamente Scritto da Spartaco Visualizza Messaggio
    se Messina non è sicilia, che cosa sarebbe?
    Forse Svizzera, Germania o Trentino?

    Comunque viva Messina, viva la Sicilia ed i Messinesi che si sentono siciliani
    solo messina ( in Italia)

 

 
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