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    Anti-liberista
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    Predefinito Elezioni politiche 2007

    Puntata precedente : http://forum.politicainrete.net/fant...te-2002-a.html

    Risultati collegi elezioni politiche anticipate 2002

    Sinistra Arcobaleno 7,1%

    Partito Democratico della Sinistra 25,2%
    Partito Socialista Italiano 9,3%


    Tot Sinistra per il Progresso 34,5%

    Patto Riformista 1,3%
    Lista Pannella-Riformatori 0,1%

    Tot Patto Riformista per Veltroni 1,4%


    Unione Popolare Cristiana 16,5%
    Partito Popolare Italiano 17%
    Forza Italia 3,1%
    Alleanza Liberale Riformista 2,4%

    Tot Alleanza dei Moderati 39%


    Lega Nord 4,9%

    Alleanza Nazionale 12,2%

    Altri 0,9%

    Assegnazione seggi Camera

    Totale seggi da assegnare : 630
    Percentuale equivalente di elettorato : 97,7% (100% - voti Altri,Patto riformista per veltroni)
    Premio di maggioranza : 50 Seggi #

    Alleanza dei Moderati : 250 (seggi ottenuti con il 39% di coalizione su 97,7% di elettorato rapportato a 630) + 50 (premio di maggioranza) Tot = 300
    Sinistra per il Progresso : 221 (seggi ottenuti con il 34,5% di coalizione su 97,7% di elettorato rapportato a 630) - 40 (ceduti a All.dei Mod.) Tot = 181
    Alleanza Nazionale : 79 (seggi ottenuti con il 12,2% di partito su 97,7% di elettorato rapportato a 630) - 4 (ceduti a All.deiMod.) Tot = 75
    Sinistra Arcobaleno : 48 (seggi ottenuti con il 7,1% di cartello su 97,7% di elettorato rapportato a 630) - 4 (ceduti a All.deiMod.) Tot = 44
    Lega Nord : 32 (seggi ottenuti con il 4,9% di partito su 97,7% di elettorato rapportato a 630) - 2 (ceduti a All.deiMod.) Tot = 30
    Patto Riformista per Veltroni 0
    Altri 0
    Tot : 630
    Maggioranza necessaria : 321
    Maggioranza Alleanza dei Moderati : 300 (-21 rispetto alla maggioranza necessaria)

    #attribuito togliendo seggi per l'80% alla coalizione arrivata seconda e per il 20% in maniera eguale alle altre formazioni entrate in parlamento

    Come vediamo l'alleanza di Casini ottiene una maggioranza relativa dei consensi ma,nonostante il premio di maggioranza,essa è troppo debole (al di sotto del 40%) che pur con il bonus di 50 seggi tolti alle altre forze (per la legge uscita dal referendum di Segni del 93) l'Alleanza dei Moderati non ottiene la maggioranza necessaria per governare,infatti il voto congiunto delle opposizioni (SPP+SA+Lega+AN = 330 seggi) può mandare sotto il governo.

    Il Capo dello Stato Ciampi (eletto con il II governo Spini nel 99) da comunque mandato di formare una maggioranza parlamentare a Pierferdinando Casini che apre le consultazioni con Lega Nord e Alleanza Nazionale per tentare di ottenere i 21 seggi necessari per la maggioranza necessaria.

    La Lega si tira quasi subito fuori dai giochi non partecipando alle consultazioni e invocando un governo istituzionale per l'ordinaria amministrazione che porti il paese ad immediate nuove elezioni per cercare una maggioranza più netta e nelle condizioni di governare,AN invece incontra più volte Casini ma i nodi più intricati sono sulla questione giustizia, "il mio partito ha puntato quasi tutta la campagna elettorale contro la corruzione" dice Fini in conferenza stampa "non so con che faccia posso dire ai miei elettori che da domani si governa con il vecchio pentapartito democristiano-craxiano,mi rimetterò alle decisioni della direzione nazionale del partito".

    Durante i lavori della direzione di AN,Maroni,Bossi e altri 4 deputati della Lega annunciano di confluire nel gruppo parlamentare di Forza Italia e di voler votare la fiducia al governo contro le direttive di Castelli (ora segretario e leader giustizialista indiscusso della Lega).

    L'annuncio irrompe nella direzione nazionale di AN quasi come una giustificazione per coloro che intendono votare la fiducia a Casini,gira la teoria "se perfino alcuni della Lega votano la fiducia,dobbiamo farlo anche noi per non rimanere emarginati come Le Pen in francia",il partito si spacca in tre,la parte maggioritaria quella di Fini intende non votare la fiducia al governo ma propone a Casini una nuova alleanza per le elezioni anticipate tra UPC,PPI e AN tagliando Craxi e ALR,la seconda è quella di Francesco Storace che non vuole avere niente a che fare con la coalizione di centro ma vuole puntare a trasformare AN nella vera alternativa alla sinistra scavalcando il centro,la terza è quella di Domenico Fisichella che vuole votare la fiducia al governo per tre ragioni, 1) perchè il paese ha bisogno di riforme liberali e moderne 2) per uscire dall'emarginazione politica di AN 3) per non permettere il ricompattamento della Sinistra che "avrebbe vinto se tutta unita e il paese avrebbe avuto altri 5 anni di socialismo all'italiana,noi abbiamo il dovere di sventare tutto questo" dice Fisichella ai delegati (difatti SPP+SA insieme avrebbero avuto una maggioranza più chiara per governare).
    La direzione di AN è formata da 89 delegati,16 si schierano con Storace,52 con Fini e addirittura 21 con Fisichella.

    Il giorno dopo Domenico Fisichella lancia Democrazia Nazionale assieme ad altri 16 deputati di AN che voteranno la fiducia al governo.

    Cosi Casini ha 300 (seggi di All.deiMod.)+6 dissidenti leghisti ora in Forza Italia+17 dissidenti AN ora in Dem.naz. Tot = 323 (+2 rispetto alla maggioranza necessaria).

    Nasce il governo Casini (UPC-PPI-ALR-Forza Italia-Dem.naz.).

    Nella sinistra la sconfitta ha conseguenze importanti,soprattutto nel PDS,D'Alema si dimette da segretario poche ore dopo l'assegnazione definitiva dei seggi quando la SPP è ormai scesa sotto la soglia psicologica dei 200 deputati,il suo gruppo (il cosiddetto "corpaccione centrale d'alemiano) si divide in più fazioni,contemporaneamente Sergio Cofferati lascia per scadenza di mandato la segreteria della CGIL e entra prepotentemente nelle dialettiche interne al partito.
    Al congresso del PDS si presentano per la prima volta 4 mozioni (dal 94 in poi c'era sempre stata una unica mozione,quella dalemiana che solo gli occhettiani e una parte della sinistra interna non votavano mai):
    "mozione Cofferati" : mozione composta dalla maggioranza degli ex-Comunisti Democratici (poi diventati Sinistra PDS orfana dei cossuttiani passati in segreteria con D'Alema e dei bertinottiani ex-ingraiani confluiti nella SA) guidati da Nichi Vendola,dagli ex-d'alemiani Mussi e Salvi,con l'adesione dell'anziano Pietro Ingrao e di Giovanni Berlinguer,candida segretario l'ex-leader della CGIL,punta ad un rinnovamento dei dirigenti e del profilo del partito ormai "fossilizzato nelle regioni rosse" ma soprattutto punta a ricostruire i rapporti e a stringere alleanze con la Sinistra Arcobaleno
    "mozione Fassino" : mozione composta dai dalemiani (lo stesso Fassino,D'Alema,Bersani,Visco),dalla vecchia dirigenza (Napolitano,Reichlin,Berlinguer Luigi) e dai cossuttiani (Cossutta,Diliberto,Palermi,Belillo),intende continuare e rafforzare l'intesa con i Socialisti e ha ostilità nei confronti della Sinistra Arcobaleno definita "responsabile della vittoria del fronte reazionario" e "incapace di costruire una piattaforma di governo",candida il piemontese Piero Fassino
    "mozione Bassolino" : mozione composta da un gruppo di ex-dalemiani attorno alla figura del governatore campano Antonio Bassolino,intende dare un profilo più legalitario e meridionale al partito e invita SPP a ricreare le condizioni per far sfilare gli ambientalisti dall'Arcobaleno
    "mozione Angius" : mozione più ardita ed innovativa,per andare oltre le difficoltà della sinistra intende costruire un partito nuovo largo ed unitario che interessi PDS,PSI,Sinistra Arcobaleno,Veltroniani e Radicali

    Per la prima volta il PCI-PDS ha un congresso aspro ma vero,la partecipazione degli iscritti è molto alta (oltre il 75% dei tesserati partecipa al congresso) e i dibattiti nelle sezioni si fanno molto accesi,alla fine la spunta Cofferati con il 51,2%,contro il 40,8% della mozione Fassino,il 6% della mozione Bassolino e il 2% di quella Angius.

    Il congresso del PSI è meno combattutto,il risultato del partito non è stato catastrofico ed Epifani continua ad avere una maggioranza congressuale bulgara però è costretto a subire una scissione parlamentare,Ugo Intini e Enrico Boselli passano all'ALR di Craxi,cosi il governo Casini ha altri due voti (salendo a quota 325) e la SPP scende a 179.

    La Sinistra Arcobaleno invece festeggia l'affermazione del cartello e si trasforma in una federazione vera e propria tra Verdi,Democrazia Proletaria e Sinistra Protagonista,Fausto Bertinotti viene eletto all'unanimità portavoce nazionale e plaude all'elezione di Cofferati a segretario del PDS (dopo averlo attaccato durante la campagna elettorale come "stampella confindustriale delle politiche moderate di Spini" e invoca "una nuova alleanza di sinistra che dia un'alternativa nel solco di proposte radicali a questo paese bloccato".

    2003 - Il primo nodo da affrontare per la nuova maggioranza è in politica estera,Bush e Blair in pochi mesi attaccano ed invadono l'Iraq del dittatore Hussein e richiedono l'intervento militare degli alleati e della NATO (di cui l'Italia fa parte) per l'occupazione completa del territorio iracheno.
    Nella maggioranza ALR,Forza Italia e Democrazia Nazionale sono completamente allineate alla linea anglo-americana,le grane emergono nei due partiti democristiani,PPI (che tra l'altro è partito di maggioranza relativa dentro il governo) e UPC hanno contro le gerarchie ecclesiastiche che iniziano una campagna pacifista nell'opinione pubblica.

    Nonostante le ingerenze del Vaticano e le manifestazioni di piazza della Sinistra,Casini è costretto per pressioni internazionli a dare una linea interventista,la sinistra ppi (20 deputati) annunciano voto contrario consapevoli comunque di non far cadere il governo poichè AN ha già annunciato voto favorevole all'intervento militare,la Lega ormai emarginata dalla scena politica si esprime per il no.
    L'intervento in Iraq passa con 363 voti favorevoli (UPC-maggioranza PPI-ALR-Forza Italia-Dn-AN) e 267 contrari (SPP-SA-Lega-sinistra ppi).

    L'opinione pubblica apprende la decisione con parere negativo,il 58% degli italiani è contrario alla decisione del governo.

    2004 - Le elezioni europee sono il primo test per la maggioranza a due anni dal suo insediamento dopo che ha aumentato l'età pensionabile a 65 anni,63 per i lavori usuranti.
    Continua l'intesa Veltroni-Pannella che presentano un cartello comune

    Europee 2004

    Sinistra Arcobaleno 8%
    PDS 26,5%
    PSI 9%
    Patto Riformista-Lista Pannella 1,6%
    Alleanza Liberale Riformista 2%
    UPC 16%
    PPI 12,5%
    Forza Italia 3%
    Democrazia Nazionale 1,5%
    Alleanza Nazionale 14,7%
    Lega Nord 3,2%
    Altri 2%

    Le elezioni registrano una dura sconfitta per il governo e i suoi equilibri interni,prima di tutto avviene il sorpasso (che alle politiche non c'era stato) dell'UPC sul PPI,segno che ormai è giunta l'ora della riunificazione dei due partiti,ma soprattutto dai flussi elettorali si evince che AN sta erodendo tantissimi consensi moderati che non vogliono dare fiducia al governo ma che nemmeno vogliono votare la sinistra che registra invece un'ottima performance (43,5% nel suo totale) con l'ulteriore crescita (merito della campagna per la pace) della Sinistra Arcobaleno e di una netta ripresa del PDS (flette di poco il PSI),per quanto riguarda le altre forze,ormai in lento declino Forza Italia,ALR e Lega Nord,deludente il partito di Fisichella.
    Casini effettua un rimpasto di governo e l'UPC ottiene più ministeri rispetto al PPI al cui interno cominciano a crescere le insofferenze della corrente di sinistra verso Segni (ancora segretario) ormai troppo arrendevole nei confronti di Casini,il congresso popolare però viene rimandato a dopo le regionali del 2005.

    All'interno del PDS anche la minoranza di Fassino e D'Alema riconosce il buon risultato e si allinea alla segreteria Cofferati,quest'ultimo in riconoscenza cede la presidenza del partito allo stesso D'alema (dopo la morte di Pietro Ingrao che aveva ricoperto dal 91 quella carica).

    A tre anni dalle consultazioni politiche Cofferati si candida presidente del consiglio di una alleanza forte e rinnovata tra PDS,PSI e Sinistra Arcobaleno per dare "di nuovo peso politico ai lavoratori e alle personi comuni che non sono affatto oggetto di questo governo,retto dagli interessi dei poteri forti e debole nei confronti delle decisioni internazionali".

    2005 - Anche le regionali sono una netta bocciatura per il governo e una affermazione della coalizione di Cofferati,ma soprattutto segnano l'exploit di AN che oltre al 20,2% nazionale riesce anche a strappare due regioni (Lazio e Calabria) da sola,giocandosele con la sinistra e relegando l'alleanza di governo a terza forza.

    Il congresso Popolare segna il giro di boa degli assetti interni alla maggioranza,la mozione Mastella riunisce la vecchia dirigenza,l'ala di Martinazzoli,il segretario uscente Segni (che ha ormai mollato la sinistra ppi) e appunto i mastelliani,intende dar vita ad una Costituente dei Moderati assieme all'UPC per ridare forza e credibilità al governo,gli si contrappone la mozione Franceschini formata dalla Sinistra PPI e dall'ex-gruppo Tabacci-Di Pietro (usciti di scena dopo Mani Pulite Due) ora guidato da Pino Pisicchio che punta all'autonomia dell'identità del PPI.
    Mastella vince con il 66% degli iscritti,Franceschini si ferma al 34%,Mastella,Casini e De Mita annunciano la Costituente per inizio 2006

    2006 - Ad un anno dalle elezioni politiche del 2007,si tiene la costituente dei Moderati che riunisce il gruppo maggioritario del PPI (Mastella,De Mita,Segni,Martinazzoli) e tutta l'UPC (il premier Casini,Buttiglione,Cesa,l'anziano Andreotti),rispolverando il simbolo della vecchia DC nascono i Cristiani Democratici Uniti,che si rifanno all'esperienza della CDU tedesca,non accetta di aderire al nuovo partito Forza Italia,interessata a creare una nuova "cosa liberaldemocratica" con Fisichella.
    Contemporaneamente alla Costituente dei Moderati si svolge la fondazione di Lega Popolare che riunisce la Sinistra PPI e il gruppo di Pisicchio,Franceschini,che ne è Segretario fondatore dice "Lega Popolare sarà leale al governo ma non ne sarà schiava,nasce per tenere alti i valori di legalità e giustizia che emersero dal congresso nel 94 da quando passammo ad una DC corrotta e in degrado ad un PPI rinnovato e forte,noi non vogliamo tornare indietro".

    Rifiutando l'ingresso dentro il CDU Forza Italia di Tremonti spinge per la costruzione di un partito liberaldemocratico su modello dei LibDem inglesi o della FDP tedesca,in alleanza con la CDU ma con uno spirito competitivo,aderiscono Democrazia Nazionale,PLI (che esce da ALR) e i Radicali di Pannella (che mollano Veltroni),nascono quindi i LiberalDemocratici,rifiutano di aderire gli ex-leghisti di Bossi e Maroni che invece si riuniscono nei Federalisti Europei in alleanza ai CDU sul modello tedesco Cdu-Csu (bavaresi).

    Andreotti Presidente della Repubblica.

    2007 - Si svolgono le elezioni politiche,contrariamente alle iniziali intenzioni Lega Popolare e Liberaldemocratici non corrono appoggiando la ri-candidatura di Casini (sostenuta invece da CDU,ALR e Fed.Eur.) ma i primi siglano una intesa con Veltroni e il Patto Riformista,i secondi si candidano autonomi.

    Sinistra per il Progresso


    Prima alleanza dai tempi di Jospin tra sinistre socialdemocratiche e sinistre antagoniste,questo esperimento viene visto con attenzione soprattutto dalla Germania dove SPD,Verdi e Linke potrebbero replicare la formula.
    E' inedita in italia perchè la SA ha al suo interno Democrazia Proletaria alla sua prima prova di accordo organico di governo.
    Candidano il pidiessino ex-leader della CGIL Sergio Cofferati ed hanno un programma avanzato e riformatore sul lavoro (lotta alla flessibilità estrema) e sulle pensioni (abbassamento dell'età pensionabile imposta dal governo Casini),promette in caso di vittoria il ritiro immediato delle truppe italiane dall'Iraq.

    Intesa Democratica

    Intesa liberal-popolare-legalitaria tra la Lega Popolare di Dario Franceschini (candidato premier),Rosy Bindi e Pino Pisicchio e il Patto Riformista di Walter Veltroni,Achille Occhetto (ex-PDS),Leoluca Orlando (ex-Rete) e Willer Bordon(ex-AD),sono a favore della flessibilità e dell'aumento dell'età pensionabile (ma non per i lavori usuranti),ma contrari alla guerra in Iraq (propongono un graduale ritiro),propongono anche di abrogare la "legge anti-magistrati" (cosi ribattezzata da AN nel 2001) approvata dal governo Spini.

    La Continuità del Fare


    Coalizione di governo che ripropone il premier uscente Pierferdinando Casini,vuole continuare a modernizzare il paese,è a favore dell'intervento in Iraq e della permanenza delle truppe e ha inserito nel programma il federalismo,ha perso la componente LibDem e quella della Lega Popolare rimanendo una intesa tra i Cristiani Democratici Uniti di Casini,Mastella e De Mita,l'Alleanza Liberale Riformista di Craxi,Amato,Vizzini e Nucara (Pri) e i Federalisti Europei di Bossi e Maroni.

    LiberalDemocratici

    Partito laico,liberale e liberista ffondato da Giulio Tremonti,Domenico Fisichella e Marco Pannella e nato dalla fusione di Forza Italia,Democrazia Nazionale,PLI e Radicali,si ispira ai LibDem inglesi e non ha appoggiato di nuovo Casini per l'incompatibilità dei programmi sulla questione laica,sono gli unici a parlare di coppie di fatto e legalizzazione delle droghe leggere,candida il giovane radicale Daniele Capezzone.

    Alleanza Nazionale

    Dopo una costante ascesa il partito di Fini è pronto a detta sua ad andare al governo,si professa unica concreta e credibile alternativa alla Sinistra e punta a superare la coalizione di Casini,Fini è candidato alla presidenza del consiglio e il suo nome è anche inserito nel simbolo.

    Lega Nord

    Ormai marginale e irrilevante nella politica italiana,si è chiusa in una formula fissa di federalismo estremo e giustizialismo manettaro guidata da Roberto Castelli,candida il capogruppo al Parlamento Bricolo.

    La media dei sondaggi da in netto vantaggio la Sinistra ed un testa a testa tra la coalizione di Casini ed AN,LibDem sopra soglia di sbarramento,Lega sotto.

    Sinistra Arcobaleno 8%
    PDS 27,9%
    PSI 9,2%

    Tot Sinistra per il Progresso 45,1%

    Lega Popolare 2,1%
    Patto Riformista 2%

    Tot Intesa Democratica 4,1%

    Cristiani Democratici Uniti 20,1%
    Alleanza Liberale Riformista 2%
    Federalisti Europei 0,3%

    Tot Continuità del Fare 22,4%

    LiberalDemocratici 3,1%

    Alleanza Nazionale 22,3%

    Lega Nord 2%

    Altri 1%

    Ps. Ops ho dimenticato il sondaggio!
    Ultima modifica di SteCompagno; 10-05-10 alle 16:45
    VOTA NO AL REFERENDUM DEL 4 DICEMBRE
    UN NO COSTITUENTE PER LA DEMOCRAZIA CONTRO L'AUSTERITA'
    http://www.sinistraitaliana.si/ - http://www.noidiciamono.it/

  2. #2
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    Predefinito Rif: Elezioni politiche 2007

    pds

 

 

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