La recente affermazione elettorale della coalizione guidata da Silvio Berlusconi ci riporta improvvisamente alla realtà di un Paese culturalmente stravolto rispetto a pochi decenni fa. Le ragioni di questa involuzione ci obbligano a ripensare radicalmente il ruolo svolto finora dalla cultura e dalla sinistra e a riprendere il filo di un’opera di pedagogia civile interrotta dal tracollo dei partiti e dall’avvento di un nuovo populismo irrazionale e anti-umanista.
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