CALDEROLI: MONTEZEMOLO DOVEVA ESPELLERE LA THYSSEN DA CONFINDUSTRIA…
(Adnkronos) -
Troppi incidenti e troppi morti sul lavoro. Montezemolo doveva espellere la Thyssen Krupp dalla Confindustria. Lo ha sottolineato il coordinatore delle segreterie della Lega Nord, Roberto Calderoli, in un’intervista al "Corriere della Sera" nella quale, oltre ad auspicare un periodo di tregua tra maggioranza e opposizione sulle riforme istituzionali ed economiche per rilanciare il Paese, critica la presidenza Montezemolo e attribuisce alla Confindustria un ruolo chiave per realizzare il processo riformatore. Calderoli si aspettava un diverso atteggiamento dall’ex presidente dell’associazione degli industriali.
"Invece di attardarsi a far politica -ha affermato il parlamentare della Lega- avrei per esempio applaudito se il gruppo Thyssen fosse stato buttato fuori dall’associazione degli imprenditori, dato che ha avuto 11 morti in un anno nelle sue fabbriche". Pensa, domenda il giornalista del "Corriere della Sera", che il rapporto cambiera’ con Emma Marcegaglia? "Il suo avvento alla guida di Confindustria e’ stato una felice coincidenza. Ha un atteggiamento positivo. Basti pensare al modo in cui ha difeso Malpensa. Ha detto la verita’ -conclude il coordinatore della Lega- senza badare ai riflessi politici della mossa. Altri, invece, avrebbero usato il ’ma anche’. Ecco cosa significa avere senso di responsabilita’".
7 - CALDEROLI: 3 ANNI DI ARMISTIZIO PER CAMBIARE IL PAESE…
(Adnkronos) - La Lega Nord cambia faccia e si candida a interpretare nella prossima legislatura il ruolo di "forza pontiere del dialogo" tra Pdl e Pd sulle riforme, propone all’opposizione "un armistizio di tre anni per rimettere in piedi l’Italia". Indicato dagli osservatori come probabile vice presidente del Consiglio del governo Berlusconi, Roberto Calderoli illustra, in un’intervista al "Corriere della Sera" la strategia della Lega Nord per i prossimi cinque anni. Sulle riforma, spiega, "siamo pronti a dialogare nell’interesse del Paese".
"Al contrario di quanto si dice, la Lega ha una visione nazionale dei problemi perche’ - aggiunge Calderoni - ritiene che la questione settentrionale non puo’ essere risolta se non si affronta anche la questione meridionale. E se ci rivolgiamo all’opposizione c’e’ un motivo: o troviamo il modo di rilanciare l’Italia, o l’Italia portera’ i propri libri in tribunale.
Inizia una stagione costituente. E non parlo solo di riforme costituzionali, mi riferisco anche a temi come lavoro, pubblica amministrazione, infrastrutture, ordine pubblico, su cui va coinvolta l’opposizione. Serviranno tre anni di armistizio. Gli ultimi due di legislatura, inevitabilmente, saranno proiettati verso le nuove elezioni".
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L’unico partito che puo’ fare da ponte tra Pdl e Pd e’ proprio la Lega. Il dialogo non puo’ essere affidato a Gianni Letta. Un conto sono le intese sulle nomine, altra cosa e’ discutere politicamente sul cambiamento del Paese. Noi siamo pronti. Pensiamo ci sia una parte sana dell’opposizione -avverte il coordinatore della Lega Nord- con cui si deve dialogare.
Ma i riformisti devono avere coraggio per rimuovere certe incrostazioni. Incrostazioni che ci sono anche nel centrodestra".