Originariamente Scritto da
Mogun
secondo me hai problemi di comprensione.
L'antimondialismo della Cina non esiste. La RPC è un macro-stato emergente economicamente, e, per vari motivi, fa gola a molti. Leggi nuovi mercati, ma non solo... nuovi capitali, produzione, import-export... i fattori sono tantissimi e capisci che non puoi semplificare tutto con anti-qualcosa (già è esmplificativo il fato che in 6 righe hai usato 4 volte "anti...").
L'economia USA è in recessione, l'economia cinese è all'apice e sta penetrando all'interno di quella americana ed europea. Se continua così tra pochi anni e oltre oceano chiudono baracca, e lo stesso anche noi se continuiamo ad appoggiarci al dollaro (il tutto in rimessa già da ora... l'Europa è un unicum: con la moneta più forte si ostina -deve?- importare dagli USA a cambio sfavorevole per noi?). Comunque non sono un economista e non mi adentro oltre. Il succo è: la Cina non è un baluardo di niente. E' solo la possibilità più concreta che ci sia al momento per affossare l'unipolarismo statunitense.
Perdipiù è pur sempre uno stato sovrano e la questione tibetana è interna ad esso, e ovviamente, come qualsiasi stato sovrano che si rispetti, le ingerenze dentro il proprio cortile di casa non fanno piacere, a nessuno.
E i fini ultimi americani della questione tibetana sono abastanza chiari: sfruttare conflitti etnici per destabilizzare. Successivamente armare un gruppetto di persone, far scoccare la scintilla, inventarsi magari un bell'eccidio, fosse comuni etc... al che il gioco è fatto. Nell'ordine: intervento umanitario, protettorato internazionale, governo fantoccio, tutto già collaudato e funzionante mi pare, no? Così si passa da "ingerenze" nel cortile di casa a basi militari al confine, con buona pace del buddismo del Dalai CIA. Il ricatto è: o mi fai entrare nel tuo mercato (salvandomi) o ti spiano, cospargo tutto di sale e ci faccio un autosalone. Ed è nel bene anche nostro che non si arrivi a questo punto.
La Cina ha ambizioni alte e tutte le capacità e possibilità per attuarle. Tutte a discapito dell'America, ed è normale che essa si muova per non perire.
A questo punto bisogna chiederci se vogliamo che l'America perisca (ovviamente per America intendo quel sistema monopolare di cui sopra).
Se si, la Cina è attualmente l'unica strada percorribile, insieme ad altri insiemi di cooperazione, altrimenti periremo assieme all'America e amen.
Solo che, se scegliamo la strada della cooperazione, possiamo contribuire attivamente all'affossamento dell'America, e in un futuro saremo cooperatori (alla pari, in base alle nostre risorse), se scegliamo altre strade verremo travolti (ed è inevitabile), e comunque vada, nel futuro saremo VERAMENTE una colonia.
Morale della favola: la RPC è un modello? no.
la RPC è un opportunità? sì.