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Governo/ Garavaglia (Lega Nord) ad Affaritaliani.it: bonus bebé di mille euro dal primo gennaio 2008. Abolire il pedaggio autostradale al Nord, stop alla rottamazione auto dalla prossima Finanziaria
Giovedí 24.04.2008 140
Bocciate le banche, i grandi banchieri ma non il Governatore Draghi. Giudizio negativo anche su Marco Tronchetti Provera e soprattutto sui Benetton. Massimo Garavaglia, eletto al Senato il 13-14 aprile in Lombardia e capogruppo della Lega Nord in commissione Bilancio alla Camera nella passata legislatura, svela ad Affaritaliani.it le priorità per il Carroccio del prossimo esecutivo per quanto riguarda il settore finanziario. Garavaglia, esperto di economia, è un fedelissimo di Giancarlo Giorgetti, segretario della Lega Lombarda nonché l'uomo più vicino al leader Umberto Bossi all'interno del movimento.
ECCO L'INTERVISTA
Il Centrodestra ha promesso l'immediata abolizione dell'Ici sulla prima casa. Come faranno i comuni senza questi introiti?
"Facciamo un passo indietro. L'abolizione dell'Ici al 40% sulla prima casa l'ha già fatta il governo Prodi con l'ultima Finanziaria per alcune tipologie di immobili, escluse le ville e i castelli. Ma questo 40% di sgravio non è coperto da compensazioni ai comuni. E questo è un problema. Nel primo consiglio dei ministri ci sarà l'abolizione totale dell'Ici, arrivando al 100%, aggiungendo quindi il 60% rimanente, sempre escluse ville e castelli
Quanto costa quest'operazione?
"Si può stimare tra 1,7 e 2 miliardi di euro".
Ci sarà una una compensazione per i comuni?
"E' prevista nel programma di governo. Questo sgravio deve avvenire senza oneri aggiuntivi per i cittadini, quindi vuol dire trovare la compensazione per i comuni. Il problema è anche recuperare il 40% che manca".
Tagliando le spese?
"Esattamente. L'abolizione dell'Ici può essere fatta solo con la compensazione, su questo la posizione della Lega è chiarissima. Facciamolo ok, ma senza oneri per i comuni, aumentando quindi la compartecipazione Irpef".
Bonus bebé. Da quando sarà valido?
"Se fosse per la Lega a partire dal primo gennaio 2008".
Quanto è previsto per ogni famiglia?
"La versione originale messa a punto da Maroni era mille euro, penso che si faccia lo stesso importo".
Capitolo Alitalia. Che fare adesso?
"Bisogna tenere separate Malpensa da Alitalia. Malpensa va verso la liberalizzazione, il fatto che non ci sia più Air France, che prevedeva come clausola esplicita per comprare il carrozzone Alitalia la chiusura delle rotte, consente la liberalizzazione. E questo va bene".
E la compagnia di bandiera? Commissariamento?
"Secondo me alla fine qualcuno la comprerà. Primo perché si parte dall'offerta di Air France, che era molto bassa, e quindi si riescirà a comprarla a un buon prezzo, sapendo già quanti sono gli esuberi. Secondo perché le banche hanno crediti verso Alitalia di circa un miliardo e 300 milioni. E se ci fosse un fallimento le prime a perdere sarebbero proprio le banche. E' ragionevole quindi pensare che gli istituti di credito sosterranno l'intenzione di acquistare Alitalia per rientrare del proprio credito".
Che cosa pensa la Lega del processo di concentrazione delle banche?
"Di fatto ormai c'è un oligopolio che diventa monopolio, perché ci sono solo tre grosse banche. Andrebbe favorito e sostenuto il sistema delle popolari, che sono più vicine al territorio e hanno una sensibilità maggiore alle esigenze delle piccole e media imprese e degli artigiani".
Ma...
"Purtroppo il governo Prodi è andato nella direzione opposta, favorendo con sgravi fiscali molto imponenti le grandi banche, che negli ultimi due anni hanno strangolato le famiglie con i mutui incamerando utili record. Questo a dimostrazione di quali sono i poteri che stanno dietro Veltroni e Prodi. Non è un caso che quando hanno fondato il Pd i banchieri facessero la fila per iscriversi".
Sta parlando dei vari Bazoli, Profumo...
"Esattamente".
Qual è la vostra proposta?
"Se fosse per la Lega bisognerebbe limitare lo sgravio fiscale, in particolare il taglio di Ires e Irap, solo alle banche che vanno incontro ai propri clienti con la rinegoziazione dei mutui. Questa idea va ripresa, tagli solo per le banche che vanno incontro ai clienti".
Un giudizio su Profumo e Bazoli...
"Fanno il loro mestire, né bene né male. Fanno l'interesse dei loro azionisti. Certo, il sistema è molto più attento ai propri interessi piuttosto che al mercato in generale. Quando vendevano mutui a tassi variabili con un interesse del 2% non facevano un bene alla collettività. Banche serie avrebbero spinto i cittadini a stipulare mutui a tassi fissi. Invece si è preferito fare cassa".
Allora perché la Lega è contro le banche straniere?
"Bisogna vedere i singoli casi. Storicamente la Lega è a favore delle banche popolari, perché è meglio tutelare la proprietà territoriale".
Tra l'Ing Bank o la Deutsche Bank e Unicredit-Capitalia e Intesa-SanPaoloImi chi sceglie?
"Personalmente, alla fine, i nostri. Ma solo per una sorta di campanilismo. Però se ci fosse più concorrenza sarebbe un bene per tutti, settore per settore".
Un giudizio sul governatore Mario Draghi...
"Come gestione dell'istituzione, in particolare nei rapporti con il governo dal punto di vista dell'analisi economica delle ultime due Finanziarie, l'operato è stato sostanziamente ineccepibile. Ha criticato senza peli sulla lingua quello che c'era da criticare e ha sostenuto quello che era giusto. Assolutamente corretto dal punto di vista istituzionale".
Che cosa pensa del processo di accorpamento delle municipalizzate?
"La lega ha una posizione particolare per quanto riguarda il servizio idrico; è molto importante e il controllo deve restare pubblico. Per gli altri servizi ben vengano gli accorpamenti al fine di raggiungere dimensione ideali per stare sul mercato".
Se le dico Marco Tronchetti Provera?
"Da interista mi sta simpatico, per il resto è un esempio tipico del capitalismo di famiglia italiana".
Ovvero?
"Non pienamente positivo".
La Fiat con Marchionne si è ripresa...
"Ha funzionato la cura Marchionne e proprio per questo non si capisce l'insistenza del governo Prodi nel favorirla con la rottamazione. Favorirla per modo di dire, visto che buona parte della produzione all'estero. Dato che la cura ha funzionato... abbiamo buttato via dei soldi".
Quindi dalla prossima Finanziaria stop alla rottamazione?
"Ha molto più bisogno di aiuto e di sostegno la piccola e media impresa".
Pensa che si debba arrivare alla cessione di altre quote delle aziende partecipate dallo Stato?
"C'è spazio per uscire ancora un po'. Prima di vendere le reti però ci penseremmo molto bene, vanno salvaguardate le infrastrutture principali. Il problema sono le partecipazioni in perdita, ad esempio Tirrenia è nella stessa situazione di Alitalia. Per non dire della Rai... Prima di vendere ciò che funziona dovremo razionalizzare quello che perde sistematicamente milioni di euro all'anno".
Che cosa pensa della gestione dei Benetton di Autostrade?
"Gli è stato fatto un bel favore negli anni scorsi. Il regime di concessioni ha luci e ombre".
Sulle autostrade avete un progetto rivoluzionario...
"Nel programma della Lega c'è l'abolizione dei pedaggi al Nord, perché noi le autostrade le abbiamo già ampiamente pagate. Si tratta di una giusta compensazione, bisogna eliminare questo balzello, avendo già strapagato tutto. Fare come in Germania o al massimo come in Svizzera".
Alberto Maggi