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megabit
Libero di oggi, hai capito i mezzucci dei sinistri."I veleni che miravano a colpire il candidato sindaco di Roma per il PdL, Gianni Alemanno, facendolo emergere come il mandante occulto dello stupro compiuto a La Storta dal rumeno Joan Rus ai danni di una ragazza del Leshoto il 16 aprile, sono stati diffusi giovedì notte, via email, dall'account di posta elettronica governativo di un collaboratore dell'ufficio stampa del ministro della Famiglia, Rosy Bindi. Costui è stato costretto a lasciare l'incarico ieri sera. Le sue dimissioni sono state annunciate con grande imbarazzo dal portavoce della Bindi, Chiara Rinaldini: «La persona, che si è scusata per il suo comportamento erroneo e arbitrario, ha già posto fine mediante le dimissioni alla sua collaborazione. Esprimo il mio rammarico per quanto avvenuto e mi auguro che questo chiarimento metta fine ad ogni tentativo di strumentalizzazione politica». Ma il copyright delle pesanti... continua...
Il ministero della Famiglia, attraverso il capo ufficio stampa Chiara Rinaldini, ha diffuso questa sera un comunicato sul caso di alcune e-mail partite l'altra notte da un indirizzo e-mail riconducibile al ministero, e-mail nelle quali si ricollegava la persona di Gianni Alemanno al caso La Storta. Questo il testo del comunicato: «In merito alla vicenda di alcune mail su Gianni Alemanno fatte circolare utilizzando per errore un'intestazione, peraltro non corretta, riferibile all'Ufficio stampa del ministro della Famiglia, è stato accertato che l'invio, giovedì notte, non è avvenuto dagli uffici del ministero ma dall'abitazione di un collaboratore dell'ufficio stampa che ha utilizzato il proprio pc per un'iniziativa del tutto personale e di cui non ero a conoscenza. La persona che si è scusata per il suo comportamento erroneo e arbitrario, ha già posto fine mediante le dimissioni alla sua collaborazione. Esprimo il mio rammarico per quanto avvenuto e mi auguro che questo chiarimento metta fine ad ogni tentativo di strumentalizzazione politica». Il capo ufficio stampa aveva in precedenza diffuso un altro comunicato nel quale si diceva che era stata aperta un'inchiesta, dopo averne informato il ministro Bindi, per chiarire la vicenda di alcuni messaggi internet sulla persona di Gianni Alemanno nei quali sarebbe stata usata in modo improprio l'intestazione, erronea, dell'ufficio stampa del ministro. Sulla vicenda era intervenuto il senatore del Pdl, Andrea Augello, chiedendo chiarezza: «Se il ministero della Famiglia ha deciso di aprire un'inchiesta per uso improprio della e-mail del portavoce di Rosy Bindi, è evidente che qualcuno da quell'indirizzo si è davvero divertito a mandare per posta elettronica ai cittadini propaganda spazzatura in favore di Rutelli».
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