Originariamente Scritto da
DharmaRaja
Travaglio è, come detto da altri, un liberal-conservatore moralista/anglosassone/legalitario, montanelliano appunto. In Inghilterra starebbe col partito Conservatore, in svariati altri paesi liberaldemocratici in cui il candidato di destra non è inquisito, starebbe a destra. Ricordo una memorabile conferenza Travaglio Vs. Capezzone in cui dopo svariate volte che Capezzone lo accomunava con la sinistra, Travaglio s'incazzò come una biscia e si alzò cominciando a urlare come un forsennato "ma VOI chi, ma VOI chi, ma BASTA, ma io sono DI DESTRA, IO SONO DI DESTRA, DI DESTRA, DI DESTRA!!"
Ovviamente destra democratica e antifascista.
Mi accodo anch'io a far notare che Travaglio non solo in passato ma tuttora scrive libri anche contro la sinistra, fra i più recenti si vedano "Inciucio", "Uliwood Party", e la parte sui candidati di sinistra di "Se li conosci li eviti".
Il problema di Travaglio, oltre ovviamente alle sue posizioni politiche, è il suo essere un "legalitario", ed il non porsi minimamente non solo il problema della coincidenza o meno fra legalità e legittimità, ma anche solo l'esistenza di un concetto di legittimità (che è sempre abbastanza instabile da sostenere per un relativista democratico). Per cui, ciò che è illegale è Il Male, ciò che è legale è Il Bene, per questo non sorprende che si occupi più di Berlusconi, perché quest'ultimo ha usato molto di più i mezzi illegali nella propria carriera e per creare il proprio blocco di potere, mentre il blocco di potere (inteso sempre come compagine bancaria-economica-editoriale) di sinistra esiste con mezzi "legali", e compie le sue porcate altrettanto "legalmente".