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  1. #21
    Gianicolo, 1849
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    Citazione Originariamente Scritto da epiros Visualizza Messaggio
    Mi sfugge un dettaglio: all'anno consumiamo circa 90 MILIARDI di metri cubi di gas, di cui solo il 14% circa di produzione nazionale.

    Dici che con l'impiantino di Arezzo ne riusciamo a sostituirne un miliardesimo?


    La cosa che mi fa morir dal ridere, quando sento questi discorsi, è che nessuno considera mai (ma non è colpa vostra...sono notizie tabù che conoscono solo gli addetti ai lavori...) la dissociazione termochimica che potenzialmente può produrre 2 milioni di metri cubi di idrogeno al GIORNO, partendo dall'acqua, con impianti che già sono stati fatti funzionare con successo per 48 ore in Giappone (sono impianti in fase di studio, ovviamente), il che dimostra che il sistema funziona.
    Va beh, però va premiato l'impegno, invece di stare sempre a guardare quello che fanno gli altri mi pare una buona cosa.

    Sulla dissociazione termochimica concordo, è quella la strada per produrre idrogeno col sole. Però ci vogliono le parabole biassiche, quelle monoassiche non ci fai niente.
    E per fare le biassiche si deve lavorare su ottica e specchi...

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da Von Clausewitz Visualizza Messaggio
    questo lo dico perche' da quanto si legge, per fare un esempio, le cucine a termoconduzione con resistenza elettrica (sia in ghisa che con ripiano in vetro) hanno una perdita altissima...
    Nella nuova cucina di casa ho previsto i fuochi a induzione magnetica, largo all'efficienza !!

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da Orchiblasta Visualizza Messaggio
    Ma costa molto meno di quanto il mondo spende per la ricerca sulla fusione, la non-ancora-fonte-più-costosa al mondo.

    Gli incentivi statali servono (o meglio dovrebbero servire) proprio a quello, a sostenere mercati emergenti che possono aprire interessanti prospettive future.

    In Italia invece utilizziamo i fondi europei della 488 per finanziare gli impianti eolici (fatti a cazzo dove non c'è vento, generalmente da grossi gruppi petroliferi) che oggi sarebbero già competitivi se, sottolineo se, progettati razionalmente.
    E allora investiamo nel teleriscaldamento a biomasse, se vogliamo liberarci dei fossili. QUello si che funziona, esiste già in commercio, ha ottime prestazioni.
    Oppure uniamoci ai giapponesi in progetti concreti, che possono dare il via a produzioni su larga scala a prezzi competitivi.

    E' vero, questa iniziativa ad Arezzo è una bella cosa, anche perchè fatta da giovani che si impegnano per cambiare le cose.
    Ma bisogna essere realistici, e NON fidarsi degli scribacchini da giornale, perchè non c'è quasi nulla di ottimistico in questa notizia, se non il fatto che i giovani ancora una volta hanno dimostrato che ne hanno piene le palle dell'immobilismo dei vecchi.

  4. #24
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  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da Grifo Visualizza Messaggio
    Va beh, però va premiato l'impegno, invece di stare sempre a guardare quello che fanno gli altri mi pare una buona cosa.

    Sulla dissociazione termochimica concordo, è quella la strada per produrre idrogeno col sole. Però ci vogliono le parabole biassiche, quelle monoassiche non ci fai niente.
    E per fare le biassiche si deve lavorare su ottica e specchi...
    A Gri', ma che mi dici!
    La fanno coi reattori a gas, date le altissime temperature sviluppate


    Però potremmo anche portare avanti tecnologie "italiane", non dico certo di no. Ma il fotovoltaico, e tu lo sai bene, ha rese troppo basse per poter sperare in qualcosa di decente.

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da Von Clausewitz Visualizza Messaggio
    non capisco una mazza di fisica, a occhio credo che pero', usare l'energia elettrica derivante da pannelli fotovoltaici per certi impieghi domestici tipo riscaldamento ambientale, acqua calda (boiler), cucinare e così via provochi una "perdita" energetica maggiore rispetto a quella derivante dall'uso dell'idrogeno convertito tramite energia solare o mi sbaglio?
    Sbagli perchè il rendimento va sempre in discesa, ad ogni passaggio ti perdi una percentuale di energia.
    Però le reti di idrogeno sono comunque una cosa positiva, primo perchè finalmente si mette mano ad una tecnologia che deve essere ancora sviluppata, secondo perchè l'idrogeno lo si usa in diversi modi (celle a combustibile o combustione vera e propria), terzo perchè si può produrre in molti modi (con il fotovoltaico, col nucleare, col carbone, col metano....)
    E infine perchè è a zero emissioni, sia per gli inquinati nocivi sia per la CO2.

    Naturalmente se a monte lo produci con carbone o metano gli inquinanti li hai a monte, ma se lo produci per via elettrica (nucleare, eolico, fotovoltaico) e per dissociazione termochimica nemmeno a monte hai gli inquinanti.

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da epiros Visualizza Messaggio
    Ma il fotovoltaico, e tu lo sai bene, ha rese troppo basse per poter sperare in qualcosa di decente.
    siamo piccoli ma cresceremo

    Potrà monitorare zone limitate, avrà impieghi di tipo militare e scientifico
    La Difesa Usa ha preselezionato 3 progetti: in uno tre velivoli si aggregano in volo


    Creato per volare cinque anni
    Ecco Vulture, l'aereo dei record


    di LUIGI BIGNAMI


    Uno dei progetti dell'aereo che dovrà volare 5 anni

    Un nuovo progetto dell'ente di ricerca del Dipartimento della difesa Usa, la Darpa (Defence Advanced Research Projects Agency) sta per dare il via ad un nuovo aereo in grado di volare per 5 anni di fila, senza mai atterrare e senza mai essere rifornito in volo. Vulture, questo il nome che verrà dato all'aeroplano a lungo tragitto, potrà monitorare senza sosta e ristabilire le comunicazioni radio e video su un'area interessata da un disastro ambientale, o controllare senza essere visto campi di addestramento di terroristi. In altre parole, la sua versatilità lo porterà ad essere utilizzato sia in campo militare che civile.

    Tre compagnie aeronautiche, l'Aurora Flight System, la Boeing e la Lockheed Martin, hanno ricevuto finanziamenti dalla Darpa per sviluppare, in competizione tra loro, entro 5 anni, un aereo in grado di trasportare circa 500 chilogrammi di materiale ad una quota compresa tra i 20.000 e i 30.000 m, in grado di volare consecutivamente per 5 anni. Fino ad oggi il record di volo per un aereo senza equipaggio spetta al QinetiQ's Zephyr Aircraft, che volò consecutivamente per 54 ore.

    L'Aurora, nel proporre alla Darma il suo piano, ha avanzato il progetto di costruire tre aerei, che partiranno singolarmente dall'aeroporto e, una volta in volo, si uniranno a creare un gigantesco velivolo con un'apertura alare di circa 160 metri. "In teoria si potrebbero assemblare quanti aerei si vogliono, ma unirne 3 sarà già un grande successo", ha spigato il capo-ingegnere Robert Parks. Per avere un'idea delle dimensioni, l'Airbus A380, il più grande aereo commerciale sinora costruito, ha un'apertura alare che è la metà di quella proposta da Aurora per Vulture, e per esso gli aeroporti dovranno costruire terminal particolari. Il progetto proposto da Aurora prevede anche la possibilità di far assumere ai tre aerei una struttura a forma di "Z", la quale permetterebbe ai pannelli solari che daranno energia al velivolo di posizionarsi nel miglior modo per catturare la luce solare a secondo dell'area su cui l'aereo verrà inviato a lavorare. Questo avrà un'importanza considerevole soprattutto quando il mezzo transita nelle aree vicine ai Poli nei periodi invernali, quando cioè le giornate sono molto corte. Stando a quanto ha detto Parks, l'aereo sarà ad emissione zero, in quanto verrà fatto funzionare solo attraverso motori elettrici la cui energia verrà prodotta attraverso pannelli fotovoltaici.


    Più riservate Boeing e Lockeed Martin. La prima ha fatto sapere che il suo progetto è molto simile a quello di Aurora, ma che verrà costruito un aereo con una sola grande ala. Dopo 5 anni, gli aerei non saranno da buttare, ma dovranno essere sottoposti ad una pesante revisione che permetterà loro di ritornare in volo dopo diversi mesi di sosta.
    Questi aerei potranno realizzare ciò che oggi compiono alcuni satelliti per l'osservazione terrestre, ma a differenza di questi ultimi, gli aerei, in caso di guasto, potranno essere fatti atterrare, potranno essere riparati e rimandati al loro posto. Inoltre quando entrerà in attività un numero consistente di simili aerei, i costi saranno notevolmente inferiori a quelli dei satelliti.

    Luigi Bignami

    (29 aprile 2008)

    http://www.repubblica.it/2008/04/sez...lo-5-anni.html

  8. #28
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    Citazione Originariamente Scritto da Grifo Visualizza Messaggio
    Sbagli perchè il rendimento va sempre in discesa, ad ogni passaggio ti perdi una percentuale di energia.



    verissimo non ci pensavo, sarà per questo che prendevo sempre 5 a fisica

  9. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da Von Clausewitz Visualizza Messaggio
    siamo piccoli ma cresceremo

    Potrà monitorare zone limitate, avrà impieghi di tipo militare e scientifico
    La Difesa Usa ha preselezionato 3 progetti: in uno tre velivoli si aggregano in volo

    Creato per volare cinque anni
    Ecco Vulture, l'aereo dei record


    di LUIGI BIGNAMI


    Uno dei progetti dell'aereo che dovrà volare 5 anni

    Un nuovo progetto dell'ente di ricerca del Dipartimento della difesa Usa, la Darpa (Defence Advanced Research Projects Agency) sta per dare il via ad un nuovo aereo in grado di volare per 5 anni di fila, senza mai atterrare e senza mai essere rifornito in volo. Vulture, questo il nome che verrà dato all'aeroplano a lungo tragitto, potrà monitorare senza sosta e ristabilire le comunicazioni radio e video su un'area interessata da un disastro ambientale, o controllare senza essere visto campi di addestramento di terroristi. In altre parole, la sua versatilità lo porterà ad essere utilizzato sia in campo militare che civile.

    Tre compagnie aeronautiche, l'Aurora Flight System, la Boeing e la Lockheed Martin, hanno ricevuto finanziamenti dalla Darpa per sviluppare, in competizione tra loro, entro 5 anni, un aereo in grado di trasportare circa 500 chilogrammi di materiale ad una quota compresa tra i 20.000 e i 30.000 m, in grado di volare consecutivamente per 5 anni. Fino ad oggi il record di volo per un aereo senza equipaggio spetta al QinetiQ's Zephyr Aircraft, che volò consecutivamente per 54 ore.

    L'Aurora, nel proporre alla Darma il suo piano, ha avanzato il progetto di costruire tre aerei, che partiranno singolarmente dall'aeroporto e, una volta in volo, si uniranno a creare un gigantesco velivolo con un'apertura alare di circa 160 metri. "In teoria si potrebbero assemblare quanti aerei si vogliono, ma unirne 3 sarà già un grande successo", ha spigato il capo-ingegnere Robert Parks. Per avere un'idea delle dimensioni, l'Airbus A380, il più grande aereo commerciale sinora costruito, ha un'apertura alare che è la metà di quella proposta da Aurora per Vulture, e per esso gli aeroporti dovranno costruire terminal particolari. Il progetto proposto da Aurora prevede anche la possibilità di far assumere ai tre aerei una struttura a forma di "Z", la quale permetterebbe ai pannelli solari che daranno energia al velivolo di posizionarsi nel miglior modo per catturare la luce solare a secondo dell'area su cui l'aereo verrà inviato a lavorare. Questo avrà un'importanza considerevole soprattutto quando il mezzo transita nelle aree vicine ai Poli nei periodi invernali, quando cioè le giornate sono molto corte. Stando a quanto ha detto Parks, l'aereo sarà ad emissione zero, in quanto verrà fatto funzionare solo attraverso motori elettrici la cui energia verrà prodotta attraverso pannelli fotovoltaici.


    Più riservate Boeing e Lockeed Martin. La prima ha fatto sapere che il suo progetto è molto simile a quello di Aurora, ma che verrà costruito un aereo con una sola grande ala. Dopo 5 anni, gli aerei non saranno da buttare, ma dovranno essere sottoposti ad una pesante revisione che permetterà loro di ritornare in volo dopo diversi mesi di sosta.
    Questi aerei potranno realizzare ciò che oggi compiono alcuni satelliti per l'osservazione terrestre, ma a differenza di questi ultimi, gli aerei, in caso di guasto, potranno essere fatti atterrare, potranno essere riparati e rimandati al loro posto. Inoltre quando entrerà in attività un numero consistente di simili aerei, i costi saranno notevolmente inferiori a quelli dei satelliti.

    Luigi Bignami

    (29 aprile 2008)

    http://www.repubblica.it/2008/04/sez...lo-5-anni.html
    Dimentichi un dettaglio marginale: in campo militare non si guardano i costi

    PS: non leggere Repubblica o giornalucoli simili!

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da epiros Visualizza Messaggio
    A Gri', ma che mi dici!
    La fanno coi reattori a gas, date le altissime temperature sviluppate


    Però potremmo anche portare avanti tecnologie "italiane", non dico certo di no. Ma il fotovoltaico, e tu lo sai bene, ha rese troppo basse per poter sperare in qualcosa di decente.
    C'è una ditta canadese che sta lavorando con le parabole biassiche.
    Mica ti voglio dire che con questo sistema si risolve il problema energetico, però una tecnologia è sempre una tecnologia, un conto è averla e un conto non averla. E' una questione di ricerca.

 

 
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