Il nesso è che un embrione malato (che la legge 40 ti imponeva di impiantare comunque) ha circa il 99% di possibilità di morire durante la gravidanza.
Essendo infatti biologicamente imperfetto non supererà tutto il processo evolutivo dei 9 mesi di gestazione. Sarà un aborto spontaneo, o terapeutico, perchè magari in corso di gravidanza ci si accorge che mancano le cellule cardiache, o quelle cerebrali, o le gambe o le braccia...
La diagnosi preimpianto consente di impiantare solo gli embrioni sani, che hanno concrete e reali possibilità di diventare bambini.
Così facendo non si rischia che un embrione malato sottragga nutrimento ad uno sano, e soprattutto non si creano false illusioni alle coppie che già tanto soffrono per la loro condizione.
Non si vuole fare una selezione eugenetica volta al raggiungimento della perfezione, si vuole solamente dare una possibilità in più agli embrioni sani di diventare bambini, visto che quelli malati, seppur impiantati non lo diventeranno comunque.
Il crollo dei successi negli ultimi anni ne è la dimostrazione.