Mi scuso per l'intrusione, forse impropria, con un thread che può sembrare di poca rilevanza politica. Ma credo di un certo interesse denunciare la politica da struzzi della Soprintendenza archeologica sarda, più propensa a nascondere che a studiare una civiltà, la nuragica, emblematicamente raffigurata da almeno diecimila nuraghi, da pozzi sacri, da sculture a tutto tondo, oltre che dalle piccole statuette di bronzo, da tombe megalitiche.
Per oltre trentanni si sono tenute nascoste le trenta statute di arenaria di Monti Prama (alte fino e due metri), da sempre nega l'evidenza di una scrittura nuragica non ostante i non pochi ritrovamenti.
Ha sequestrato qualche mese fa (e non se ne sa niente più) dei reperti trovati nel piccolo villaggio di Allai e che, secondo alcuni studiosi, sono riconducibili agli etruschi.
In febbraio, nei pressi del nuraghe Lugherras, è stata ritrovata una grande pietra su cui compaiono una mezza dozzina di lettere probabilmente del XIV secolo aC e, ancora probabilmente, di origine protosinaitica.
Questa settimana, non lontano da questo luogo, sono stati trovati i resti di un altare nuragico con su incise una ventina di lettere anche queste di origine protosinaitica (le foto, insieme alla notizia, sono qui visibili).
Di tutte questi fatti, i giornali sardi hanno dato notizia. Ma la Soprintendenza tace in maniera almeno scandalosa, rompendo il silenzio, ma solo dopo 34 anni, sulla straordinaria statuaria di Monti Prama, fino ad ora relegata ad illeggibili relazioni scientifiche per di più tese a ridurre la portata della scoperta.
Questo scandalo deve essere denunciato.