Pera alla Giustizia? Ora non si parla di nomi (ANSA) - ROMA, 1 MAG - 'Stiamo lavorando a 360 gradi per mettere in campo la migliore squadra possibile'. Lo dice Berlusconi, lasciando palazzo Grazioli. Il futuro premier, uscendo su via del Plebiscito, accenna anche all'ipotesi che Marcello Pera, che ha visto in mattinata, sia il prossimo Guardasigilli. 'Ora non si parla di nomi' replica alla curiosita' dei cronisti e con un sorriso aggiunge: 'Lavorate anche il Primo Maggio... ma fate vacanza anche voi!'.
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Tutto è iniziato con tensione ad un primo vertice di maggioranza a cui non si è risolto nulla. Tutti gli alleati chiedevano ministeri. E' stato stoppato prendendo la palla al balzo offerta dal Capo dello Stato che ha detto che senza incarico e a consultazioni non avviate pare irrituale l'annuncio di nomi di ministri.
"Dal Colle sarebbe garbatamente trapelato che, senza ancora un incarico e a consultazioni non avviate, pare irrituale l'annuncio di nomi di ministri dagli schermi tv. Berlusconi ne conviene, coglie perciò la palla al balzo e prende tempo, rinviando tutto a fine mese. Ciò tornerà utile per sciogliere i nodi sul tappeto, che sono molti e tutti intrecciati.
La Lega chiede quattro ministri. Alleanza Nazionale fa altrettanto, con Fini fermo nel volere Giulia Bongiorno Guardasigilli nonostante le resistenze del Cavaliere e del suo stesso partito.
L'Mpa di Lombardo punta ad un dicastero (ma Berlusconi ha assicurato invece che sarà "in squadra" con 4 sottosegretari).
C'é poi la questione della presidenza del Senato e quella della presidenza della Regione Lombardia, e il gioco di veti incrociati che lascia una serie di caselle ministeriali ancora da riempire. "Mi sono spinto già troppo avanti sui nomi", mette perciò in chiaro il Cavaliere ad inizio vertice chiedendo il time out. Poi, davanti ai giornalisti, spiega: "La Costituzione italiana prevede che sia il capo dello Stato a nominare i ministri su proposta del presidente del Consiglio. E io non sono ancora presidente del Consiglio". (17 aprile 2008 , link:
http://www.americaoggi.info/2008/04/...-i-nodi-aperti)
E' buffo. Prima Berlusconi incontra la Lega e si mette d'accordo con loro. Vi ricordate Bossi che aveva detto? Maroni all'interno, lui alle Riforme, Zaia alle politiche agricole e Calderoli vicepremier.
"Il senatur alle Riforme, Maroni all'Interno, Zaia alle Politiche agricole, Calderoli vicepremier. "Gli accordi di governo -dice Bossi a margine di una visita ad una mostra a Varese- sono definitivi." (22 aprile 2008, fonte: http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsID=80972)
Dopo gli altri alleati scalpitano e Berlusconi dice che non c'è ancora niente di deciso.
«Non c'è ancora nulla di deciso». Silvio Berlusconi frena così l'entusiasmo della Lega, all'indomani dell'incontro di Arcore con Umberto Bossi e con gli altri principali esponenti del Carroccio. Al termine del vertice di domenica il Senatùr aveva dato come certa la futura presenza leghista nell'esecutivo: tre ministri (Bossi alle Riforme, Maroni agli Interni e l'assessore veneto Luca Zaia alle Politiche Agricole) e Roberto Calderoli vicepremier. «Tutto si concluderà quando avrò l'intero panorama chiaro» spiega però Berlusconi (fonte: http://www.corriere.it/politica/08_a...4f486ba6.shtml)
Dopo Berlusconi si rincontra con Bossi e trovano un nuovo accordo. Nessun vicepremier, Maroni all'Interno, lui al Federalismo e Calderoli alle Riforme/Attuazione del programma.
"Giulio Tremonti all’Economia, Franco Frattini agli Esteri, Calderoli alle Riforme/Attuazione del programma, Bossi al Federalismo, Maroni agli Interni, La Russa alla Difesa, Luca Zaia all’Agricoltura, Altero Matteoli alle Infrastrutture, Mariastella Gelmini all’Istruzione, Sandro Bondi ai Beni Culturali, Raffaele Fitto agli Affari Regionali." (30 aprile 2008, fonte: http://blog.panorama.it/italia/2008/...tti-buonsenso/)
Oggi gli alleati scalpitano nuovamente, (dopo la vittoria di Alemanno a Roma) e Berlusconi rimescola nuovamente le carte dicendo che non si parla di nomi e rimettendo in discussione il posto al ministero della Giustizia che sembrava ormai già assegnato ad Elio Vito