Citate tre 'pensatori' che dovrebbero essere per voi i principali punti di riferimento intellettuali della destra radicale. Si accetta ogni delirio, da Lenin al vostro vicino di casa. Aggiungere possibilmente la motivazione.
Citate tre 'pensatori' che dovrebbero essere per voi i principali punti di riferimento intellettuali della destra radicale. Si accetta ogni delirio, da Lenin al vostro vicino di casa. Aggiungere possibilmente la motivazione.
attuali:
-Blondet
-Adinolfi
-Freda
del passato:
-Evola
-Pound
-Gentile
NIHIL DIFFICILE VOLENTI
Spengler, Junger, Gentile
La consegna è chiara, tre autori. Ma lascio comunque una formazione 3-4-3...
Ottocenteschi (dalla controrivoluzione al radicalismo aristocratico):
- De Maistre
- De Gobineau
- Nietzsche
Novecenteschi (rivoluzione conservatrice tedesca e pensiero della crisi)
- Spengler
- Heidegger
- Jünger
- Schmitt
Italiani
- Evola
- Freda
- Locchi (linkato per chi non lo conoscesse...)
Nietzsche ed Evola imprescindibili.
Io ci metto pure Latouche e Onfray, che non sono di destra (anzi), ma dicono cose molto interessanti ai fini di una formazione generale
JOSE ANTONIO PRIMO DE RIVERA...che mi avanza e basta..
Sorel
Ho detto tre pensatori per non citarne un milione e far diventare il 3d troppo dispersivo, tendenzialmente tre pensatori fondamentali che magari possano simboleggiare un'intera 'corrente'.
Io dico:
Nietzsche sopra chiunque altro, il motivo neanche sto a spiegarlo...
Freda per il razzismo morfologico e la concezione della politica aristocratica e gerarchica
Faye per la critica al Sistema mondialista (cfr. "Il sistema per uccidere i popoli", che purtroppo in pochissimi hanno letto), la critica al terzomondismo, l'identitarismo radicale e il richiamo a una sorta di 'paganesimo politico'
Cancellato.
Concordo pienamente, con la sola esclusione del controrivoluzionario De Maistre, dei controrivoluzionari non sopporto il guelfismo e quella che Lorenzoni chiama "sindrome dell'ultimo quadrato", la volontà di difendere un ordine ormai tramontato e comunque profondamente intaccato dalla decadenza, all'assalto della modernità si risponde con un nuovo pensiero politico fondato sul principio della comunità di sangue e di suolo e di radicamento alla propria cultura ed alla propria storia, che vide la nascita nei circoli romantici tedeschi. Una menzione è doverosa anche per Guillaume Faye, Luca Lionello Rimbotti e Gabriele Adinolfi.