da oggi la discusisone sull'unità dei comunisti la continuerò qui..

[Leninista]

cari compagni,
da oggi scriverò prevalentemente in questa sezione del forum
quella del pdci

vi saluto calorosamente e vi chiedo di continuare, cosi' come state facendo, ad alimentare con contributi e riflessioni, la discussione sull'unità dei comunisti..

per chi non mi conoscesse:
puo' leggere i miei post sulla sezione di rifondazione, dove troverà anche le motivazioni della mia scelta di scrivere - da oggi e compatibilemente con gli impegni politici reali sempre piu' gravosi in questa fase- sul forum del pdci


www.comunistiuniti.it

[_Eskimo_]

cari compagni,
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vi saluto calorosamente e vi chiedo di continuare, cosi' come state facendo, ad alimentare con contributi e riflessioni, la discussione sull'unità dei comunisti..

per chi non mi conoscesse:
puo' leggere i miei post sulla sezione di rifondazione, dove troverà anche le motivazioni della mia scelta di scrivere - da oggi e compatibilemente con gli impegni politici reali sempre piu' gravosi in questa fase- sul forum del pdci


www.comunistiuniti.it

Grazie, ci stavo pensando ma mi mancava il tempo di fare altrettanto sul forum di Rifondazione. Questo è un ottimo incoraggiamento, andiamo avanti!
Hasta siempre.

[Demi Romeo]

ok a rimettere in gioco i comunisti,ma con quali proposte concrete?!

non credo che proporre la lotta di classe e la rivoluzione proletaria siano costituzionalmente valide,per lo meno riferendomi all'azione politica attiva!

come credete di rivolgervi ad un ampio elettorato in materia di lavoro autonomo e dipendete per esempio?

oppure in materia economica,in che modo pensate di mobilitarvi per far fronte all'inflazione,al carovita?

io credo che bisognerebbe partire da un progetto reale,non solo ideologico!

insomma cosa avete di più rispetto a Bertinotti?

[aurora81]

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Ti ho seguito fin qui perchè trovo le discussioni su PRC piuttosto sterili e noiose...ancora si parla del simbolo,si critica Diliberto ...e ci si dimentica di aver dalla propria un Bertinotti pietoso oltre ogni limite!

Bisogna ripartire da zero...una soluzione è l'unione dei <Comunisti> o almeno di quanto è rimasto di comunista...poi verificare la fattibilità! Senza riconrrerci su chi è stato a proporre per primo l'unione dei Comunisti!!! Chi se ne frega!
Allora ci sono le basi (ideologixhe in primis e pratiche poi)per affrontare un disocrso del genere?
majakovskij diceva che per giungere alle orecchie del popolo, bisogna farne parte...immergersi nel proletariato ed abbandonare i salotti pomposi e comodi...

[Inglorius Basterd]

cari compagni,
da oggi scriverò prevalentemente in questa sezione del forum
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vi saluto calorosamente e vi chiedo di continuare, cosi' come state facendo, ad alimentare con contributi e riflessioni, la discussione sull'unità dei comunisti..

per chi non mi conoscesse:
puo' leggere i miei post sulla sezione di rifondazione, dove troverà anche le motivazioni della mia scelta di scrivere - da oggi e compatibilemente con gli impegni politici reali sempre piu' gravosi in questa fase- sul forum del pdci


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io, come dissi da subito, sono con te...credo vivamente nell'unità comunista anche se vedo che RC è un pò restia a questa proposta...almeno una minoranza...ma in questo forum dobbiamo portare avanti le proposte insieme, provarci almeno, non dobbiamo iniziare di nuovo con la solita solfa.
Se non riusciremo ad unirci in quest'occasione credo che sarà dura non sparire...

[Antonio Nemo]

ok a rimettere in gioco i comunisti,ma con quali proposte concrete?!

non credo che proporre la lotta di classe e la rivoluzione proletaria siano costituzionalmente valide,per lo meno riferendomi all'azione politica attiva!

come credete di rivolgervi ad un ampio elettorato in materia di lavoro autonomo e dipendete per esempio?

oppure in materia economica,in che modo pensate di mobilitarvi per far fronte all'inflazione,al carovita?

io credo che bisognerebbe partire da un progetto reale,non solo ideologico!

insomma cosa avete di più rispetto a Bertinotti?

Le proposte concrete sono sempre le stesse, ma stavolta devono essere presentate e argomentate con maggior forza e durezza. Il tempo dei rospi ingoiati è (almeno momentaneamente) finito. Sui temi del lavoro, credo che sia inutile al momento interessarsi del lavoro autonomo: questi lavoratori non vedono e non vedranno nel nuovo Partito Comunista un interlocutore interessante. Essi punteranno più sul duo(mono)polio PD - PdL, almeno nel futuro prossimo. Pertanto credo che sia necessario puntare sul lavoro dipendente.
Su inflazione e carovita, ti ho già scritto tante volte ciò che penso: calmierare i prezzi e aumentare gli stipendi (magari detassandoli, INTERAMENTE e non solo gli straordinari...) per partire dai consumi. So che non sei d'accordo.
Cosa abbiamo più di Bertinotti? Una visione del mondo... e la volontà REALE di cambiarlo.

[Demi Romeo]

Le proposte concrete sono sempre le stesse, ma stavolta devono essere presentate e argomentate con maggior forza e durezza. Il tempo dei rospi ingoiati è (almeno momentaneamente) finito. Sui temi del lavoro, credo che sia inutile al momento interessarsi del lavoro autonomo: questi lavoratori non vedono e non vedranno nel nuovo Partito Comunista un interlocutore interessante. Essi punteranno più sul duo(mono)polio PD - PdL, almeno nel futuro prossimo. Pertanto credo che sia necessario puntare sul lavoro dipendente.
Su inflazione e carovita, ti ho già scritto tante volte ciò che penso: calmierare i prezzi e aumentare gli stipendi (magari detassandoli, INTERAMENTE e non solo gli straordinari...) per partire dai consumi. So che non sei d'accordo.
Cosa abbiamo più di Bertinotti? Una visione del mondo... e la volontà REALE di cambiarlo.

naturalmente è un progetto nel lungo periodo e posso condividere visto che mi trovo anch'io nella stessa circostanza!

io mi sono sempre chiesto se effettivamente la debolezza di una certa sinistra non risiedesse proprio nell'ignorare il lavoro autonomo che in ogni modo rappresenta la maggior parte del settore produttivo.
parlo dei commercianti,dei piccoli imprenditori,degli artigiani,dei promotori di servizi,del terzo settore e cosi via...
perciò aprirsi a politiche del lavoro bilaterali che comprendessero l'autonomo e il dipendente,in modo da rappresentare le istanze di una più grande fetta di persone legate al mondo del lavoro,anche per impieghi diversificati.
forse la sintesi di tale bilateralità aiuterebbe a proporre delle politiche più credibili sul piano sociale e affini al modello contemporaneo,prendendo sempre atto della critica e dei grandi difetti che questo modello economico comporta.

sulle politiche economiche non è che non sia d'accordo,ma ho un modello più articolato che tiene conto di diverse variabili.

figurati se sono contro all'aumento dei salari!

vorrei precisare però che l'emergenza risiede nell'inflazione galoppante,nella stagnazione economica,nella cattiva regolamentazione delle politiche del lavoro e nel mancato investimento sulle risorse umane.
1000€ DEVONO bastare perchè non sono pochi nel loro valore nominale.
sono insufficienti nel loro valore reale,cioè rapportato all'inflazione e inevitabilmente al carovita,oltre ad una eccessiva e a volte ingiustificata pressione fiscale.
non sarebbe meglio il processo inverso?!
mi riferisco a mirare all'abbassamento del tasso di inflazione in modo da non gravare sui costi delle imprese e allo stesso tempo aumentando il potere d'acquisto dei lavoratori,senza basarsi esclusivamente su un aumento di salario che probabilmente nel medio termine non è più sufficiente.
il mio pensiero è comunque rivolto alla piccola imprenditoria,cioè quella più esposta all'aumento del prezzo delle risorse e allo stesso tempo impossibilitata ad accogliere una grande domanda di dipendenti.
sarei dispiaciuto se la risposta nel breve periodo fossero i licenziamenti e/o le assunzioni in nero.
purtroppo è un pericolo che si corre in un contesto di alto tasso inflattivo.

questo per dimostrare come la bilateralità delle proposte nelle politiche del lavoro possano sintetizzare una risoluzione più analitica,più attenta alle categorie interessate e più affine a rappresentare la diversità degli agenti sociali.

io credo che diversamente da Bertinotti,dovreste rivolgervi al mondo del lavoro in modo più aperto e contemporaneo,rivendicandone i diritti ma garantendo un assetto pur sempre funzionale e di accettazione degli autonomi.
una politica interclassista per altro richiesta dall'elettorato oltre che dal sistema.

come vedi la tradizione politica non viene minimamente inflitta e nessuno nega la propria storia,ma di fronte a determinate scelte sul lavoro e sull'economia,credo che a decidere la linea del partito debba essere l'obiettività che il contesto ci offre.

[Antonio Nemo]

Sono d'accordo con te, Demi Romeo, quando parli della necessità di unificare i lavoratori, siano essi dipendenti o autonomi. La mia riflessione, ed il mio scetticismo, parte dal fatto che sic rebus stantibus (3% elettorale e nessun parlamentare, crisi di presenza e rappresentanza dei lavoratori, subalternità totale al PD cannibale) non è possibile immaginare un partito comunista che riparta da zero e punti subito a 100: lavoratori dipendenti e autonomi, guerra, diritti civili, ricerca scientifica, immigrazione, sicurezza, ecc... Un partito comunista, OGGI, deve partire da poche cose, ma farle bene e ricominciare a fare Politica con la p maiuscola. Pertanto credo sia impossibile per un movimento in crisi di rappresentanza e di militanza pensare di affacciarsi alla totalità delle tematiche politiche: credo sia più saggio ripartire dalla base, che in un partito comunista sono i lavoratori dipendenti e precari, i pensionati, i disoccupati. Ciò non toglie che in futuro (spero prossimo) si possa ricominciare a trattare argomenti quali: lavoro autonomo, immigrazione, sicurezza, diritti civili, ricerca scientifica, ecc...
Per il momento, forse, non è saggio volare troppo in alto e ripartire da poche cose.