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    Predefinito VI Domenica dopo Pasqua o Domenica dopo l'Ascensione o fra l'ottava dell'Ascensione

    Da dom Prosper Guéranger, L'anno liturgico. - II. Tempo Pasquale e dopo la Pentecoste, trad. it. L. Roberti, P. Graziani e P. Suffia, Alba, 1959, p. 229-234 (In Italia, la domenica dopo l'Ascensione corrisponde con la domenica vera e propria dell'Ascensione, poiché tale festa non ricorre più infrasettimanalmente come in passato)

    DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE

    GLORIFICAZIONE DELLA SANTA UMANITÀ DI CRISTO


    Gesù è salito al cielo. La sua divinità non ne era stata mai assente, ma oggi è l'umanità sua che vi viene intronizzata, e coronata di un diadema di splendore; ecco un altro aspetto del mistero dell'Ascensione.

    A questa santa umanità il trionfo non bastava; il riposo le era preparato sul trono stesso del Verbo eterno, al quale è unita in una medesima personalità, ed è là che deve ricevere l'adorazione di ogni creatura. Nel nome di Gesù, Figlio dell'uomo e Figlio di Dio; di Gesù, assiso alla destra del Padre onnipotente, "ogni ginocchio si piegherà in cielo e sulla terra e negli inferni" (Fil 2,10).

    Abitanti della terra, lassù sta quella natura umana che un tempo ci apparve nell'umiltà delle fasce; che percorse la Giudea e la Galilea, senza avere dove riposare la testa; che, da mani sacrileghe, fu stretta in catene, flagellata, coronata di spine, inchiodata sulla croce. Ma mentre gli uomini, che l'avevano disconosciuta, la calpestavano come un verme della terra, essa, con una completa sottomissione, accettava il calice di dolore e si univa alla volontà del Padre; divenuta vittima, acconsentiva a risarcire la gloria divina, dando tutto il suo sangue per il riscatto dei peccatori. Questa natura umana, generata da Adamo per mezzo di Maria Immacolata, è il capolavoro della potenza di Dio. Gesù, "il più bello dei figli degli uomini" (Sal 44,3), è l'oggetto dell'ammirazione degli Angeli; sopra di Lui si è posata la compiacenza della Santissima Trinità; i doni della grazia posti in Lui sorpassano ciò che è stato accordato a tutti gli uomini ed a tutti gli Spiriti celesti uniti insieme; ma Dio l'aveva destinato alla via della prova, e Gesù, che avrebbe potuto riscattare l'uomo con minore sacrificio, si è immerso volontariamente in un mare di umiliazioni e di dolore per pagare sovrabbondantemente il debito dei suoi fratelli. Quale ne sarà la ricompensa? L'Apostolo ce lo dice: "Si è fatto ubbidiente fino alla morte, e sino alla morte di croce. E perciò Dio lo ha esaltato e gli ha dato il nome, che è al di sopra di ogni altro nome" (Fil 2).

    O voi, dunque, che compatite quaggiù i dolori, per mezzo dei quali ci ha riscattato; voi, che amate seguirlo nelle varie stazioni del suo pellegrinaggio fino al Calvario, oggi alzate la testa e guardate in alto, fino al più alto dei cieli. Eccolo: "per aver sofferto la morte lo rimiriamo coronato di gloria e di onore" (Ebr 2,9). Più si è annientato sotto forma di schiavo, lui che nell'altra sua natura poteva, senza ingiustizia, dirsi uguale a Dio (Fil 2,6-7), più al Padre piace di elevarlo in gloria ed in potenza. La corona di spine che ha portato quaggiù, è rimpiazzata dal diadema di onore (Sal 20,4). La croce che si lasciò mettere sulle spalle, è, d'ora in avanti, il segno del suo principato (Is 9,6). Le piaghe che i chiodi e la lancia hanno impresso sul suo Corpo, risplendono come soli. Gloria sia dunque resa alla giustizia del Padre, verso Gesù suo Figlio! ma rallegriamoci anche di vedere in questo giorno "l'Uomo dei dolori" (ivi 53, 3) divenuto il Re di gloria; ripetiamo con trasporto l'osanna che la corte celeste fece risonare al suo arrivo.

    Il giudice universale.

    Non crediamo però che il Figlio dell'uomo, stabilito ormai sul trono della divinità, resti inattivo nel glorioso riposo. È una sovranità, ma una sovranità attiva che il Padre gli ha concesso. Prima di tutto lo ha designato "giudice dei vivi e dei morti" (At 10,42), "e noi dobbiamo tutti comparire davanti al suo tribunale" (Rm 14,10). Appena la nostra anima avrà abbandonato il corpo, si troverà trasportata ai piedi di questo tribunale sul quale oggi si è assiso il Figlio dell'uomo, e sentirà uscire dalla sua bocca la sentenza che avrà meritato. O Salvatore, oggi incoronato, sii a noi misericordioso in quest'ora decisiva per l'eternità. Ma la magistratura esercitata da Gesù non si limiterà all'esercizio silenzioso di questo sovrano potere; gli Angeli oggi ce l'hanno detto: Egli dovrà mostrarsi di nuovo sulla terra, ridiscendere attraverso l'aere, nello stesso modo come vi era salito, e si terranno allora le solenni sedute di tribunale, davanti alle quali tutto il genere umano comparirà. Assiso sulle nubi del cielo, circondato dalle angeliche milizie, il Figlio dell'uomo apparirà alla terra in tutta la sua Maestà. Gli uomini vedranno "colui che hanno trafitto" (Zc 12,10) e le cicatrici delle sue ferite, che ne aumenteranno ancora la sua bellezza, saranno per gli uni oggetto di terrore, per gli altri sorgente di ineffabile consolazione. Pastore, egli separerà le sue pecorelle dai capri, e la sua voce sovrana, che la terra non aveva più inteso da tanti secoli, risuonerà per comandare ai peccatori impenitenti di scendere all'inferno, e per invitare i giusti di venire ad occupare, in corpo ed anima, la dimora delle delizie eterne.

    Il Re delle nazioni.

    Aspettando la conclusione finale dei destini dell'umano genere, Gesù oggi riceve anche dal Padre l'investitura visibile del potere legale su tutte le nazioni della terra. Avendoci riscattati col prezzo del suo sangue, noi gli apparteniamo; che Egli, dunque, d'ora in avanti sia il nostro Signore. E lo è infatti, ed il suo titolo è quello di Re dei re e Signore dei signori (Ap 19,16). I sovrani della terra non regnano legittimamente che per Lui e non per la forza, o in virtù di un preteso fatto sociale, la cui sanzione non sarebbe che di quaggiù. I popoli non appartengono a loro stessi: sono suoi. La sua legge non si discute; deve librarsi al disopra di tutte le leggi umane, quale loro regola, e loro padrona: "A che pro cospirano le genti e le nazioni brontolano vanamente? Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro Dio e contro il suo Messia: 'spezziamo i loro legami e scotiamo da noi le loro catene'" (Sal 2,1-3). Inutili sforzi! poiché, come ci dice l'Apostolo, "è necessario che egli regni finché non abbia posto sotto i suoi piedi tutti i suoi nemici" (1Cor 25,25), finché non apparisca una seconda volta per abbattere la potenza di Satana e l'orgoglio degli uomini.

    Così dunque il Figlio dell'uomo, incoronato nella sua Ascensione, dovrà regnare sul mondo finché egli ritorni. Ma, direte voi, regna dunque in un tempo in cui i principi confessano che l'autorità è venuta loro da un mandato dei popoli; in cui i popoli stessi, sedotti da quel prestigio che chiamano libertà, hanno perduto financo il senso dell'autorità? Sì, egli regna, ma nella giustizia, visto che gli uomini hanno tenuto in disprezzo l'essere guidati per mezzo della bontà. Essi hanno scancellato la sua legge dai loro codici, hanno accordato il diritto di cittadinanza all'errore ed alla bestemmia; allora egli li ha abbandonati al loro senso assurdo e menzognero. Presso di essi, quel potere effimero che la santa unzione non rende più sacro, sfugge ad ogni momento da quelle mani che si sforzano di trattenerlo; e quando i popoli, dopo essere precipitati negli abissi dell'anarchia, cercano di ricostruirlo, sarà per vederlo crollare di nuovo, perché principi e popolo vogliono tenersi fuori del dominio del Figlio dell'uomo. E sarà sempre così, finché principi e popoli, stanchi della loro impotenza, lo richiameranno per regnare su di essi; finché non abbiano ripreso quella divisa dei loro padri: "Cristo vince! Cristo regna! Cristo comanda! Si degni Cristo di preservare il suo popolo da ogni disgrazia!".

    In questo giorno della tua incoronazione, ricevi dunque gli omaggi dei fedeli, o nostro Re, nostro Signore, e nostro Giudice! Noi che, per i peccati, fummo causa delle umiliazioni e delle sofferenze avute durante il corso della tua vita mortale, ci uniamo alle acclamazioni che gli spiriti celesti ti tributarono nel momento in cui il diadema reale fu posto sul tuo Capo divino. Noi non possiamo che intravedere i tuoi splendori; ma lo Spirito Santo che ci hai promesso finirà di rivelarci tutto ciò che possiamo sapere quaggiù sul tuo sovrano potere, di cui vogliamo essere, per sempre, sudditi umili e fedeli.

    La domenica dopo l'Ascensione, a Roma, nel medio Evo, era chiamata Domenica delle rose, perché vigeva l'uso, in quel giorno, di spargere rose sul pavimento delle Basiliche, quale omaggio a Cristo che si era innalzato al cielo nella stagione dei fiori. Si godeva allora in tutte le armonie del creato. La festa dell'Ascensione, già così ridente e piena di giubilo, quando si considera sotto il suo principale aspetto, ossia il trionfo del Redentore, veniva ad abbellire le giornate radiose della primavera. Si dimenticavano per un momento le tristezze della terra, per non rammentarsi che della parola che Gesù disse ai suoi Apostoli, affinché ci venisse ripetuta: "se mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre" (Gv 14,28).

    Imitiamo questo esempio; offriamo, a nostra volta, la rosa a colui che l'ha creata per abbellirci questo soggiorno, e impariamo a servirci della sua bellezza e del suo profumo per elevarci fino a Lui, che ci dice nella divina cantica: " Io sono un narciso del piano, un giglio delle valli" (Ct 2,1). Volle essere chiamato Nazareno, affinché questo nome misterioso risvegliasse in noi il ricordo che racchiude: il ricordo dei fiori, di cui egli non ha sdegnato di trarre il simbolo per esprimere l'incanto e la soavità che trovano in Lui coloro che l'amano.

    MESSA

    EPISTOLA (1Pt 4,7-11). - Carissimi: Siate prudenti e vegliate nelle preghiere. Soprattutto però abbiate continuamente tra voi stessi la mutua carità, perché la carità copre la moltitudine dei peccati. Praticate l'ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorazioni. Ciascuno, secondo il dono ricevuto, lo metta a servizio degli altri, come buoni dispensatori della multiforme grazia di Dio. Se uno parla, parli come chi espone gli oracoli di Dio; se uno esercita un ministero, lo faccia per la virtù comunicata da Dio, il quale è glorificato in tutto per Gesù Cristo nostro Signore.

    Carità e prudenza.

    Mentre i discepoli sono riuniti nel Cenacolo, ormai di un cuore e un'anima sola; mentre aspettano la venuta dello Spirito Santo, il principe degli Apostoli, che presiede questa santa assemblea, si rivolge a noi, che pure aspettiamo il medesimo favore, e ci raccomanda la carità fraterna. Ci promette che questa virtù coprirà la moltitudine dei nostri peccati: quale magnifica preparazione per ricevere il dono del cielo! Lo Spirito Santo scenderà, affinché gli uomini si riuniscano in una sola famiglia. S'interrompano, dunque, tutte le nostre dispute, preparandoci a quella fraternità universale che dovrà stabilirsi nel mondo con la predicazione del Vangelo. Aspettando la discesa del Consolatore promesso, l'Apostolo ci dice che dobbiamo essere prudenti e sobri per dedicarci alla preghiera. Accogliamo la la lezione: la prudenza consisterà nell'allontanare dai nostri cuori ogni ostacolo che respingerebbe il divino Spirito; e, in quanto alla preghiera, sarà essa che li aiuterà ad aprirsi, affinché egli li riconosca e vi si stabilisca.

    VANGELO (Gv 15,26-27; 16,1-4). - In quel tempo: Gesù disse ai suoi Discepoli: Quando sarà venuto il Consolatore, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e voi pure mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin da principio. V'ho detto questo affinché non vi scandalizziate. Vi cacceranno dalle sinagoghe, anzi è per venire l'ora in cui chi vi uccide crederà di onorare Dio. E così vi tratteranno perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma questo ve l'ho detto, affinché quando avverrà vi rammentiate che ve n'ho parlato.

    Lo Spirito di fortezza.

    Alla vigilia di mandarci il suo Spirito, Gesù ci annunzia gli effetti che questo Consolatore produrrà nelle anime nostre. Nell'ultima Cena, indirizzandosi agli Apostoli, dice che questo Spirito renderà testimonianza per Lui, ossia che li istruirà sulla sua divinità e sulla fedeltà che gli dovranno, fino alla morte. Ecco dunque ciò che produrrà in quelle anime quest'Ospite divino che il Maestro, prossimo a salire al cielo, designava loro col nome di Virtù dall'Alto. Prove gravissime li attendevano, alle quali avrebbero dovuto resistere fino a dare il loro sangue. Chi sosterrà questi uomini così deboli? Lo Spirito che sarà venuto a riposarsi in loro. Per mezzo suo vinceranno, e il Vangelo si propagherà in tutto il mondo. Adesso sta per venire di nuovo, questo Spirito del Padre e del Figlio; e quale sarà lo scopo della sua venuta se non quello di armare anche noi contro le battaglie della vita, e di renderci forti per la lotta? Nell'uscire dal Tempo Pasquale, durante il quale i più venerati misteri c'illuminano e ci proteggono, noi ci ritroveremo di fronte al demonio infuriato, al mondo che ci attendeva, alle passioni che, calmatesi per un momento, vorranno risvegliarsi. Se saremo "rivestiti della Virtù dell'alto" non avremo nulla da temere; aspiriamo, dunque, alla venuta del celeste Consolatore, prepariamoci ad accoglierlo in maniera degna della sua Maestà, e, quando l'avremo ricevuto, conserviamolo gelosamente; Egli, come fece con gli Apostoli, ci assicurerà la vittoria.

    PREGHIAMO

    O Dio onnipotente ed eterno, fa' che abbiamo una volontà sempre a te devota e serviamo alla tua maestà con cuore sincero.

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    SERMONE XXVII - PER LA DOMENICA VI. DOPO PASQUA O SIA LA DOMENICA FRA L'OTTAVA DELL'ASCENSIONE

    Del rispetto umano.


    Omnis qui interficit vos, arbitretur obsequium se praestare Deo (Ioan. 16, 2).

    Il nostro Salvatore, come abbiamo nel corrente vangelo, esortando i suoi discepoli ad essergli fedeli nelle persecuzioni che loro sovrastavano, disse: Sed venit hora, ut omnis qui interficit vos, arbitretur obsequium se praestare Deo; sicché i nemici della fede stimavano di fare ossequio a Dio con uccidere i cristiani. Così fanno al presente molti cristiani; uccidono le loro anime, perdendo la grazia di Dio, per rispetto umano di piacere con ciò agli amici del mondo. Oh quanti miserabili ne ha mandati all'inferno questo gran nemico della nostra salute, il rispetto umano! Di ciò voglio oggi parlarvi, anime fedeli, affinché ve ne guardiate quanto più potete, se volete servire a Dio e salvarvi. Perciò vi parlerò

    Nel punto I. Dell'importanza di non far conto de' rispetti umani;

    Nel punto II. Della pratica per vincere questi rispetti.

    PUNTO I. Dell'importanza di non far conto de' rispetti umani.


    Vae mundo a scandalis (Matth. 18, 7). Disse Gesù Cristo che per causa degli scandali dati da' malvagi molte anime se ne vanno all'inferno. Ma come è possibile stare in mezzo al mondo, ed evitare di ricevere alcuno scandalo? No, questo non è possibile; per far ciò, dice s. Paolo, dovremmo essere usciti dal mondo: Alioquin debueratis de hoc mundo exisse (1 Cor. 5, 10). Ma ben è possibile l'evitare di unirci familiarmente cogli scandalosi; perciò soggiunse l'apostolo: Nunc autem scripsi vobis, non commisceri... cum eiusmodi, nec cibum sumere (Ibid. v. 11). Dobbiamo dunque guardarci di attaccar familiarità con tali scandalosi, perché se con essi ci uniremo con particolare amicizia, avremo ripugnanza poi di opporci ai loro cattivi costumi e mali consigli: e così per rispetto umano, per non contraddirli, imiteremo i loro esempi, e perderemo l'amicizia di Dio.

    Questi amanti del mondo non solo si gloriano delle loro iniquità, exultant in rebus pessimis, come dice il Savio (Prov. 2, 14); ma quel ch'è peggio, vogliono aver compagni, e deridono tutti coloro che vogliono vivere da veri cristiani, e che perciò si allontanano da' pericoli di offendere Dio. Questo è un peccato che molto dispiace a Dio, e con modo particolare lo proibisce: Ne despicias hominem avertentem se a peccato, neque improperes ei (Eccl. 8, 6). Non disprezzare chi vuole allontanarsi dal peccato, né cercare di tirarlo a fare il contrario co' tuoi rimproveri e disordini; perché, dice Dio a coloro che mettono in deriso gli uomini dabbene, sono apparecchiati i castighi ed i martelli che gli hanno da tormentare in questa e nell'altra vita: Parata sunt derisoribus iudicia, et mallei percutientes stultorum corporibus (Prov. 19, 20). Essi deridono i servi di Dio, e Dio deriderà loro per tutta l'eternità nell'inferno: Illos autem Dominus irridebit, et erunt post haec decidentes sine honore, et in contumelia inter mortuos in perpetuum (Sap. 4, 18 et 19). Essi cercano di svergognare i santi appresso il mondo, e Dio li farà morire svergognati, e poi li manderà a stare tra i dannati con ignominia eterna.

    Ed in verità è una scelleraggine troppo enorme quella di coloro che non solo offendono Dio, ma vogliono farlo offendere anche dagli altri. E spesso riesce loro di aver questo esecrabile intento; perché si ritrovano molte anime vili e deboli, che per non essere derise e poste in burla presso la gente, lasciano il bene e si gittano alla mala vita. Di ciò piangeva s. Agostino, dopo che già si era convertito a Dio, confessando che quando egli se la facea con questi ministri di Lucifero, si vergognava di non comparire iniquo e sfacciato, come erano essi: Pudebat me esse pudentem. Quanti per non sentirsi dire: Ecco il santo: Vedi il santo: Dammi un poco d'abito per reliquia: È meglio che te ne vadi a qualche deserto. Perché non ti vai a far monaca? Quanti, dico, per non sentire questi rimproveri da' loro cattivi amici, si danno ad imitarli? Quanti ancora, se ricevono qualche affronto, si risolvono a vendicarsi, non tanto per la passione dell'ira, quanto per rispetto umano di non esser tenuti per uomini di poco spirito? Quanti, dopo esser loro scappata di bocca qualche massima scandalosa, non si disdicono, come sono obbligati, per non perdere il concetto presso gli altri? Quanti, per timore di perdere il favore di qualche amico, vendono l'anima al demonio, come fece Pilato, che per timore di non perdere la grazia di Cesare condannò Gesù Cristo alla morte?

    Attenti, fratelli miei; se vogliamo salvarci, bisogna vincere i rispetti umani, e sopportare quel poco di confusione che ci recano le derisioni di questi nemici della croce di Gesù Cristo: Est enim confusio adducens peccatum, et est confusio adducens gloriam et gratiam (Eccl. 4, 25). Una tal confusione, se non vogliamo aver la pazienza di soffrirla, ella ci condurrà al precipizio del peccato; ma se la soffriamo per Dio, ci farà acquistare la divina benevolenza ed una gran gloria in paradiso. Scrive s. Gregorio (Hom. 10, in Ezech.): Sicut verecundia laudabilis in malo, ita reprehensibilis in bono.

    Ma io, tu dici, mi fo i fatti miei, voglio salvarmi l'anima; perché ho da esser perseguitato? Ma non vi è rimedio, non è possibile che chi serve Dio non sia perseguitato: Abominantur impii eos qui in recta sunt via (Prov. 29, 27). Quei che fanno mala vita non possono vedere gli altri che vivono bene; perché la loro vita è un continuo rimprovero a' loro malvagi costumi, e perciò dicono: Circumveniamus ergo iustum, quoniam inutilis est nobis, et contrarius est operibus nostris, et improperat nobis peccata legis (Sap. 2, 12). Il superbo, che cerca di vendicarsi di ogni minimo oltraggio che riceve, vorrebbe che tutti si vendicassero degli incontri che loro sono fatti. L'avaro, che fa guadagni ingiusti, vorrebbe che tutti facessero lo stesso. Il bevitor di vino vorrebbe che tutti facessero lo stesso. Il bevitor di vino vorrebbe che tutti si ubbriacassero come fa esso. Il disonesto, che si vanta delle sue laidezze e non sa fare alcun discorso che non puzzi di oscenità, vorrebbe che tutti operassero e parlassero com'esso opera e parla. E chi non fa così, essi lo chiamano uomo vile, rustico, bestiale, intrattabile, senza onore e senza creanza: Ipsi de mundo sunt, ideo de mundo loquuntur (1 Ioan. 4, 5). Quei che sono del mondo, non sanno parlare con altro linguaggio che del mondo. Poveri ciechi! Il peccato gli ha accecati e perciò parlano così: Haec cogitaverunt et erraverunt, excaecavit enim illos malitia eorum (Sap. 2, 21).

    Ma torno a dire, non v'è rimedio, come dice s. Paolo, quei che in questo mondo voglion vivere uniti con Gesù Cristo, hanno da essere perseguitati dal mondo: Omnes qui pie volunt vivere in Christo Iesu, persecutionem patientur (2 Tim. 3, 12). Tutti i santi sono stati perseguitati. Tu dici: ma io non fo male a niuno, perché non mi lasciano stare? Ed i santi, specialmente i santi martiri, a chi faceano male? Essi che erano pieni di carità, amavano tutti, e cercavano di far bene a tutti; e vedete come li trattò il mondo, gli afflisse scorticandoli con unghie di ferro, bruciandoli con lamine infocate, e facendoli finalmente terminar la vita fra i tormenti. E Gesù Cristo che fu il santo de' santi, a chi facea male? Egli consolava tutti, tutti sanava: Virtus de illo exibat et sanabat omnes (Luc. 6, 19). E il mondo come lo trattò? lo perseguitò sino a farlo morir di dolore in un patibolo infame di croce.

    Ciò succede perché le massime del mondo son tutte contrarie a quelle di Gesù Cristo. Ciò che è stimato dal mondo, da Gesù Cristo è stimato pazzia: Sapientia enim huius mundi stultitia est apud Deum (1 Cor. 3, 19). All'incontro il mondo chiama pazzia quel che è stimato da Gesù Cristo, cioè le croci, le infermità, i disprezzi e le ignominie: Verbum enim crucis pereuntibus quidem stultitia est (1 Cor. 1, 18). Dice s. Cipriano, come può tenersi per cristiano chi teme di esser tenuto per cristiano? Christianum se putat, si christianum esse veretur (Serm. 5, de lapsis.)? Se siamo cristiani, dimostriamoci cristiani di nome e di fatti: perché se noi ci vergogniamo di Gesù Cristo, egli ci fa sapere che giustamente esso si vergognerà di noi, e nel giorno del giudizio universale non potrà tenerci alla sua destra: Qui me erubuerit et meos sermones, hunc Filius hominis erubescet cum venerit in maiestate sua (Luc. 9, 26). Dirà allora: Tu ti sei vergognato di me in terra, ora io mi vergogno di vederti meco in paradiso; va, maledetto, va all'inferno a trovare i tuoi compagni che si sono vergognati di me. Ma si notino le parole riferite di sopra: Qui me erubuerit et meos sermones etc. Dice s. Agostino che alcuni si vergognano di negar Gesù Cristo, e poi non si vergognano di negar le massime di Gesù Cristo: Erubescunt negare Christum, et non erubescunt negare verba Christi (Serm. 48). Ma se io dico che la tal cosa non può farsi in coscienza, secondo dice l'evangelico, sarò deriso dagli amici e chiamato santocchio. Dunque, ripiglia s. Gio. Grisostomo, tu non vuoi essere burlato dal tuo compagno, e ti contenti di essere odiato da Dio? Non vis a conservo derideri, sed odio haberi a Deo tuo (Hom. 91, in Act. 19)?

    L'apostolo che si gloriava di esser seguace di Gesù Cristo diceva: Mihi mundus crucifixus est, et ego mundo (Gal. 6, 14). Diceva: siccome io sono al mondo un crocifisso, oggetto di scherni e maltrattamenti; così il mondo è per me un oggetto di disprezzo e di abbominio. Bisogna intendere questa verità, che o noi abbiamo da metterci sotto i piedi il mondo, o il mondo si metterà sotto i piedi le anime nostre. Ma che cosa in somma è il mondo e tutti i beni del mondo? Omne quod in mundo est, concupiscentia carnis est, et concupiscentia oculorum et superbia vitae (1 Ioan. 2, 16). Tutti i beni del mondo a che si riducono? A loto, quali sono le robe: a fumo, quali sono gli onori: a laidezze, quali sono i diletti carnali. E che poi ci gioveranno tutti questi beni, se perderemo l'anima? Quid prodest homini, si mundum universum lucretur, animae vero suae detrimentum patiatur (Matth. 16, 26)?

    Chi ama Dio e vuol salvarsi ha da disprezzare il mondo e tutti i rispetti umani; e ciascuno in ciò dee farsi forza. S. Maria Maddalena ebbe da farsi una gran forza per vincere questi rispetti, le mormorazioni e le derisioni del mondo, quando in un convito alla presenza di tanta gente andò a gittarsi a' piedi di Gesù Cristo, lavandoli colle sue lagrime ed asciugandoli co' suoi capelli; ma così si fece santa e meritò che Gesù Cristo le perdonasse, e di più lodasse il suo grande amore: Remittuntur ei peccata multa, quoniam dilexit multum (Luc. 7, 47). S. Francesco Borgia un giorno portava sotto del mantello una pignatta di brodo ai carcerati, s'incontrò nella via col figlio che andava pomposamente a cavallo accompagnato da altri: il santo sentì un certo rossore di far vedere quel che portava coperto, ma per vincere quel rispetto umano che fece? Si tolse di sotto la pignatta e se la pose in testa, e così si burlò del mondo. Gesù Cristo nostro capo e maestro, stando sulla croce era deriso da' soldati: Si Filius Dei es descende de cruce (Matth. 27, 40). Deriso da' sacerdoti: Alios salvos fecit, seipsum non potest salvum facere (Ib. v. 42). Ma egli stette forte a non scendere dalla croce, si contentò in quella di finir la vita, e così vinse il mondo.

    Scrive s. Girolamo (Ep. ad Asellam.): Gratias ago Deo meo, quod dignus sum quem mundus oderit. Il santo ringraziava Dio di averlo fatto degno di essere odiato dal mondo; mentre Gesù Cristo chiamò beati i suoi discepoli, quando fossero stati odiati dagli uomini: Beati eritis, cum vos oderint homines (Luc. 6, 22). Cristiani miei, consoliamoci: se gli uomini del mondo ci maledicono e vituperano, Dio nello stesso tempo ci loda e ci benedice: Maledicent illi, et tu benedices (Psal. 108, 28). Non ci basta forse l'essere lodati da Dio, lodati dalla regina del cielo, da tutti gli angeli, da tutti i santi e da tutti gli uomini dabbene? Lasciamo dunque dire ai mondani quel che vogliono, e seguitiamo noi a dar gusto a Dio, il quale tanto più ci premierà nell'altra vita, quanto maggiore sarà stata la violenza che ci abbiamo fatta in disprezzare le contraddizioni degli uomini. Ognuno dee figurarsi come nel mondo non vi fosse altro che esso e Dio. Quando i cattivi ci burlano, raccomandiamo a Dio questi poveri ciechi che miseramente si perdono; e noi all'incontro ringraziamo il Signore, che ci dà quella luce che nega a questi miserabili, e seguitiamo il nostro cammino. Bisogna vincer tutto per ottenere il tutto.

    PUNTO II. Della pratica per vincere i rispetti umani.

    Per vincer questi rispetti è necessario fissare nel nostro cuore la santa risoluzione di preferire la grazia di Dio a tutti i beni e favori del mondo, e dire con s. Paolo: Neque mors, neque vita, neque angeli, neque principatus... neque creatura alia poterit nos separare a caritate Dei (Rom. 8, 38 et 39). Ci esorta Gesù Cristo a non temere già coloro che possono toglierci la vita del corpo, ma solamente chi può condannarci all'inferno, ove si perde l'anima ed il corpo: Et nolite timere eos qui occidunt corpus ... sed potius timete eum qui potest et corpus et animam perdere in gehennam (Matth. 10, 28). O vogliamo seguire Dio, o il mondo: ma se vogliamo seguire Dio bisogna che lasciamo il mondo: Usquequo claudicatis in duas partes? disse Elia al popolo, si Dominus est Deus, sequimini eum; si autem Baal, sequimini illum (3 Reg. 18, 21). Non si può servire all'uno ed all'altro. Chi vuol piacere agli uomini, non può piacere a Dio, dicea l'apostolo: Sic adhuc hominibus placerem Christi servus non essem (Gal. 1, 10).

    I veri servi di Gesù Cristo godono in vedersi dispregiati e maltrattati per amore di Gesù Cristo. I santi apostoli Ibant gaudentes a conspectu concilii, quoniam digni habiti sunt pro nomine Iesu contumeliam pati (Act. 5, 41). Mosè potea liberarsi dall'ira di Faraone con lasciar correre la fama sparsa che esso fosse figliuolo della figlia di Faraone; ma negò Mosè di esser tale, ed elesse meglio di essere afflitto con gli altri ebrei, stimando, come scrive san Paolo, maggior bene l'obbrobrio di Cristo, che tutte le ricchezze del mondo: Magis eligens affligi cum populo Dei ... maiores divitias aestimans thesauro aegjptiorum improperium Christi (Hebr. 11, 25 et 26).

    Vengono i mali amici e ti dicono: che stravaganze sono queste? Perché non fai come fanno gli altri? Rispondi: ma non tutti fanno così, vi sono altri che fanno vita santa. Ma questi son pochi? Ed io questi pochi voglio seguire, perché dice il vangelo: Multi enim sunt vocati, pauci vero electi (Matth. 20, 16). Si vis salvari cum paucis, vive cum paucis, dice s. Giovanni Climaco. Ma non vedi che tutti ti mormorano e dicono male del tuo procedere? Rispondi: mi basta che non ne dica male Dio. Ditemi, qual è meglio, ubbidire a Dio o ubbidire agli uomini? Così risposero s. Pietro e s. Giovanni a' sacerdoti giudei: Si iustum est in conspectu Dei, vos potius audire, quam Deum, iudicate (Act. 4, 19). Ma quest'ingiuria così grande che hai ricevuta, come la sopporti? Non vedi che non puoi più comparire? E tu te ne stai? Rispondi: son cristiano, mi basta di comparir bene davanti a Dio. Così bisogna rispondere a questi satelliti del demonio, bisogna disprezzare tutte le loro massime e rimproveri. E quando è necessario il riprendere coloro che non fan conto di Dio, bisogna farsi animo e correggerli in pubblico, come scrive l'apostolo: Peccantes coram omnibus argue (1 Tim. 5, 20). E quando si tratta dell'onore di Dio non ci dee atterrire la qualità di colui che pecca, diciamogli apertamente: ma questo è peccato, non si può fare; come già fece il Battista, dicendo al re Erode, che avea commercio colla moglie del suo fratello: Non licet tibi habere eam (Matth. 14, 4). È vero che gli uomini ci stimeranno pazzi e ci metteranno in deriso; ma nel giorno del giudizio confesseranno che essi sono stati pazzi, e noi avremo la gloria di essere annoverati tra i santi e tra i figli di Dio: essi diranno: Hi sunt quos habuimus aliquando in derisum... nos insensati vitam illorum aestimabamus insaniam, et finem illorum sine honore; ecce quomodo computati sunt inter filios Dei, et inter sanctos sors illorum est (Sap. 5, 3 ad 5).

    Fonte: S. Alfonso M. De' Liguori, Sermoni compendiati per tutte le domeniche dell'anno, Sermone sulla VI Domenica dopo Pasqua, Napoli, 1771, ora in OPERE ASCETICHE, in “Opere di S. Alfonso Maria de Liguori”, a cura di Pier Giacinto Marietti, Vol. III, Torino, 1880, pp. 460-465

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    Lightbulb Re: VI Domenica dopo Pasqua o Domenica dopo l'Ascensione o fra l'ottava dell'Ascensio

    13 MAGGIO 2018: NOSTRA SIGNORA DI FATIMA, 101° anniversario della prima apparizione del Cuore Immacolato di Nostra Signora Maria Santissima a Fatima ed anche, nel medesimo giorno ed anno, della consacrazione episcopale del futuro Papa Pio XII, NOVENA DI PENTECOSTE (11 - 19 Maggio); San Roberto Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa, DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESU' CRISTO AL CIELO…



    «DOMENICA DOPO L'ASCENSIONE
    GLORIFICAZIONE DELLA SANTA UMANITÀ DI CRISTO.»
    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica dopo l'Ascensione
    http://www.unavoce-ve.it/pg-ascensione-dom.htm

    Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico
    “San Roberto Bellarmino, vescovo e dottore, 13 maggio.”
    http://www.unavoce-ve.it/gueranger.htm




    «O mi Iesu, dimitte nobis debita nostra, libera nos ab igne Inferni, perduc in Caelum omnes animas, praesertim illas quae maxime misericordiae tuae indigent. Amen.»
    «Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia. Amen.»
    "Maria, Regina della Pace, pregate per noi!"
    "Santissima Vergine del Rosario di Fatima, pregate per noi!"


    Maggio mese di Maria: 13° giorno - Lo scandalo
    http://www.stellamatutina.eu/maggio-...ria-13-giorno/
    “Maggio mese di Maria: 13° giorno.”




    “Fonte: S. Alfonso M. De' Liguori, Sermoni compendiati per tutte le domeniche dell'anno, Sermone sulla VI Domenica dopo Pasqua, Napoli, 1771, ora in OPERE ASCETICHE, in “Opere di S. Alfonso Maria de Liguori”, a cura di Pier Giacinto Marietti, Vol. III, Torino, 1880, pp. 460-465.”
    Sermoni compendiati: testo - IntraText CT




    Santa Messa domenicale celebrata da Don Floriano Abrahamowicz a Paese (TV) stamattina 13 MAGGIO 2018 nell'anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima e nella Domenica dopo l’Ascensione al cielo di NSGC:



    «Domenica nell'ottava dell'Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=71U84HUTeRk
    Domenica nell'ottava dell'Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=9vY2yFDXMmM
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    309/2 Catechismo S. Pio X - giovedì 10 maggio 2018.
    https://www.youtube.com/watch?v=T2_HL_VlfXo
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz/
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    http://www.domusmarcellefebvre.it/santa-messa-1.php
    »



    In ricordo di Arai Daniele (San Paolo 13 maggio 1934 - Aljustrel, Fatima 25 novembre 2017) nell’anniversario della sua nascita - ho avuto l'onore di partecipare alla Santa Messa di requiem in suffragio della sua anima celebrata da Don Floriano Abrahamowicz nell'ottava della sua morte, anche se purtroppo non sono riuscito a conoscerlo in vita - avvenuta nel giorno della prima apparizione della Madonna a Fatima, R.I.P.:


    Arai Daniele « www.agerecontra.it
    http://www.agerecontra.it/category/arai-daniele/
    http://www.agerecontra.it/wp-content...22944164_n.jpg
    http://www.edizioniradiospada.com/im...ai_200x250.jpg







    Tradidi quod et accepi
    http://tradidiaccepi.blogspot.it
    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «DOMENICA INFRA L'OTTAVA DELL'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE, 13 MAGGIO 2018.
    Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis.»

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...0f&oe=5B8A3D11





    “TEMPO DI ASCENSIONE - DOMENICA INFRA L'OTTAVA DELL'ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE
    Dalle «Omelie sul Cantico dei cantici» di san Gregorio di Nissa, vescovo. (Om. 15; PG 44, 1115-1118)”

    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...b8&oe=5B533400





    «Sancte Roberte, ora pro nobis.»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...06&oe=5B81A9F3





    «1917 - 13 MAGGIO – 2018.
    101° anniversario della prima apparizione del Cuore Immacolato di Nostra Signora Maria Santissima, Regina del Santo Rosario a Fatima.
    LE SETTE PREGHIERE DI FATIMA.

    Le Sette Preghiere che vennero insegnate nel corso delle Apparizioni di Fatima ai tre piccoli veggenti, due dall’Angelo della Pace e tre dalla Madre di Dio. In seguito, apparendo a Suor Lucia a Rianjo, in Spagna, Nostro Signore Gesù Cristo le insegnò altre due preghiere.
    Dio mio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Io Vi domando perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non Vi amano!
    [Prima preghiera, l’Angelo della Pace, nella primavera 1916 a Fatima]
    Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, io Vi adoro profondamente e Vi offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei sacrilegi, delle indifferenze da cui Egli medesimo è offeso. Per i meriti infiniti del suo Sacro Cuore e del Cuore Immacolato di Maria io Vi domando la conversione dei poveri peccatori.
    [Seconda preghiera, l’Angelo nell’autunno 1916 a Fatima]
    O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!
    [Terza preghiera, la Madonna il 13 maggio 1917 a Fatima]
    O Gesù è per amor vostro, per la conversione dei peccatori, ed in riparazione per i peccati commessi contro il Cuore Immacolato di Maria.
    [Quarta preghiera, la Madonna il 13 luglio 1917 a Fatima]
    Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia.
    [Quinta preghiera, la Madonna il 13 luglio 1917 a Fatima]
    Dolce Cuore di Maria siate la salvezza della Russia, della Spagna e del Portogallo, dell’Europa e del mondo intero.
    [Sesta preghiera, Nostro Signore, agosto 1931 a Tuy]
    Per la vostra concezione pura ed immacolata, o Maria, ottenetemi la conversione della Russia, della Spagna, del Portogallo, dell’Europa e del mondo intero.
    [Settima preghiera, Nostro Signore, agosto 1931 a Tuy]
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...a6&oe=5B8B5F0B





    «13 maggio : NOSTRA SIGNORA DEL ROSARIO DI FATIMA
    "Fatima è per il culto del Cuore Immacolato ciò che Paray-le-Monial fu per il culto del Sacro Cuore. Fatima è in un certo senso la continuazione o meglio il compimento di Paray-le-Monial: Fatima unisce questi due Cuori che Dio ha unito nell'opera divina della Redenzione". (Dall'omelia del Card. Manuel Gonçalves Cerejeira, Patriarca di Lisbona. a Madrid il 30 maggio 1948).»
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...3e&oe=5B866D50






    “13 Maggio Beata Vergine Maria di Fatima.”
    “Nostra Signora di Fatima, prega per noi.”
    Immaculatum Cor Beatæ Mariæ Virginis Sanctissimæ, ora pro nobis.”
    “Mio Dio, io credo, adoro, spero e Vi amo. E Vi chiedo perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano e non Vi amano.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...d9&oe=5B525F37




    “-Non abbiate paura, io non vi faccio male.-
    - Da dove viene, Signora?- chiese Lucia.
    -Io vengo dal cielo.-
    Fatima, 13 Maggio 1917.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...36&oe=5B992D5A


    Tradidi quod et accepi: Novena di Pentecoste
    http://tradidiaccepi.blogspot.it/201...entecoste.html
    "NOVENA DI PENTECOSTE (11 - 19 Maggio)

    La Novena di Pentecoste ricorda quei nove giorni di preghiera durante i quali la Santissima Vergine e i santi Apostoli attesero nel Cenacolo di Gerusalemme la discesa dello Spirito Santo. Per questo, come ricorda sant’Alfonso, è la novena più importante e la più arricchita di doni sovrannaturali. Essa fu sempre praticata dei fedeli cristiani come preparazione alla grande solennità della Pentecoste. Leone XIII la rese obbligatoria per tutte le chiese per impetrare dal Cielo: la concordia fra i cattolici, il ritorno dei dissidenti in seno alla Santa Romana Chiesa, la dilatazione del Regno di Cristo, la pace nelle famiglie, l’estirpazione di ogni errore e dalle nostre menti e dalla società tutta intera.
    Riportiamo qui sotto la novena “liturgica” che si compone dell’inno Veni Creator Spiritus, coi versetti e l’oremus. Sono comunque ammesse anche altre preghiere e devozioni verso lo Spirito Santo.”
    "*Veni, creátor Spíritus,
    mentes tuórum vísita,
    imple supérna grátia,
    quæ tu creásti péctora.
    Qui díceris Paráclitus,
    altíssimi donum Dei
    fons vivus, ignis, cáritas,
    et spiritális únctio.
    Tu septifórmis múnere,
    dígitus patérnæ déxteræ,
    tu rite promíssum Patris,
    sermóne ditans gúttura.
    Accénde lumen sensibus,
    infúnde amórem córdibus,
    infírma nostri córporis
    virtúte firmans pérpeti.
    Hostem repéllas lóngius
    pacémque dones prótinus;
    ductóre sic te prǽvio
    vitémus omne nóxium.
    Per Te sciámus da Patrem
    noscámus atque Fílium,
    teque utriúsque Spíritum
    credámus omni témpore.
    Deo Patri sit glória,
    et Fílio, qui a mórtuis
    surréxit, ac Paráclito,
    in sæculórum sǽcula. Amen.
    V. Emitte Spiritum tuum et creabuntur, alleluia.
    R. Et renovabis faciem terræ, alleluia.
    Oremus
    Deus, qui corda fidélium Sancti Spíritus illustratióne docuísti: da nobis in eódem Spíritu recta sápere; et de eius semper consolatióne gaudére. Per Christum Dóminum nostrum. Amen."
    “Vieni, o Spirito Creatore,
    visita le menti dei tuoi fedeli,
    e riempi della grazia celeste
    i cuori che tu creasti.
    Tu, che sei detto Paraclito,
    il dono di Dio Altissimo,
    sorgente d'acqua viva, fuoco,
    carità e spirituale unzione.
    Tu largitore dei sette doni,
    dito della destra del Padre,
    tu il vero promesso di lui,
    che fai eloquenti le nostre lingue.
    Sii luce ai sensi:
    infondi amor nei cuori:
    l'infermità del nostro corpo
    solleva con perenne virtù.
    Fuga lungi il nemico,
    la pace donaci presto;
    così, dietro te duce,
    eviteremo ogni cosa nociva.
    Per te, che conosciamo Padre,
    che conoscere anche il Figlio,
    e che tu sei lo Spirito che procede dall'uno e dall'altro,
    crediamo in ogni tempo.
    A Dio Padre sia gloria,
    e al Figlio, che risuscitò
    da morte, e al Paraclito,
    per i secoli dei secoli. Amen.
    V. Manda il tuo Spirito e le cose saranno create, alleluia.
    R. E rinnoverai la faccia della terra, alleluia.
    Preghiamo
    O Dio, che hai ammaestrato i cuori dei fedeli colla luce dello Spirito Santo: dacci di gustare ciò che secondo il medesimo Spirito è bene, e di godere sempre della sua consolazione. Per Cristo nostro Signore. Amen.
    *La prima strofa si dice o si canta stando in ginocchio.”
    “INDULGENZE
    Pio VI, il 26 maggio 1797, concesse a chiunque, una o più volte al giorno, con cuore almeno contrito, reciterà ilVeni Creator:
    1. indulgenza plenaria una volta al mese in un giorno ad arbitrio, purché confessato e comunicato perché per i soliti fini;
    2. indulgenza di 300 giorni a chi reciterà il Veni Creator con cuore almeno contrito e pregando come sopra nella Domenica di Pentecoste e sua Ottava;
    3. indulgenza di 100 giorni ciascuna vota negli altri giorni dell’anno.
    Leone XIII, a mezzo del Breve“Provida matris” del 5 maggio 1895 e dell’Enciclica “Divinum illud munus” del 9 maggio 1897, concesse:
    1. indulgenza di sette anni ed altrettante quarantene per ogni giorno, a quelli che assisteranno alla Novena e pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice;
    2. indulgenza plenaria o in un giorno della Novena, o nella festa di Pentecoste o anche fra l'Ottava, purché confessati e comunicati preghino secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.
    Gli stessi benefici sono concessi:
    1. a coloro che fossero legittimamente impediti di partecipare alla Novena e privatamente la recitassero giusta le condizioni prescritte;
    2. a coloro che rinnoveranno secondo la propria devozione alcune preghiere allo Spirito Santo ogni giorno durante l'Ottava di Pentecoste sino alla festa inclusiva della SS. Trinità, purché soddisfino alle altre condizioni sopra prescritte.
    Tutte queste indulgenze sono applicabili alle anime sante del Purgatorio.”






    San Roberto - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/san-roberto/
    «13 maggio, San Roberto Bellarmino, Vescovo, Confessore e Dottore (Montepulciano, 4 ottobre 1542 –Roma, 17 settembre 1621).

    “San Roberto Bellarmino, della Compagnia di Gesù, Cardinale e già Vescovo di Capua, Confessore e Dottore della Chiesa, il cui giorno natalizio si commemora il diciassette Settembre.”
    O Dio, che per respingere le insidie dell’errore e per difendere i diritti della Sede Apostolica, concedesti mirabile dottrina e forza al tuo beato Pontefice e dottore Roberto, per i suoi meriti ed intercessione fa’ che noi cresciamo nell’amore della verità e che gli, erranti ritornino nell’unità della tua Chiesa.»
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...to-239x300.png






    http://www.sodalitium.biz/sante-messe/
    "Omelie dell'I·M·B·C a Ferrara"
    https://www.youtube.com/channel/UCQZ...G-HXEQsb7zruAw
    https://www.youtube.com/user/sodalitium


    "Osimo - Loreto 2018 - Centro Studi Giuseppe Federici."
    Osimo - Loreto 2018 - Centro Studi Giuseppe Federici
    http://www.centrostudifederici.org/osimo-loreto-2018/


    "Fervorino ad Osimo 2018 don Ricossa - IMBC
    https://www.youtube.com/watch?v=wHcFLvJht3w
    Fervorino al sacrario di Castelfidardo 2018 don Ricossa - IMBC
    https://www.youtube.com/watch?v=EBqQSpzpV1w
    IMBC istituto Mater Boni Consilii (video da diretta fb a cura dell'avv. Pietro Ferrari)"


    https://www.facebook.com/pietroferrari1973/
    “Pietro Ferrari - Lettura del commento storico e dogmatico del Messale Romano per la Festa della Ascensione.”






    Ligue Saint Amédée
    http://www.SaintAmedee.ch
    https://www.facebook.com/SaintAmedee/?fref=nf

    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum].»
    “Dimanche dans l’Octave de l’Ascension.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...65&oe=5B8629A9





    “Sermon du Père Joseph-Marie Mercier pour le Dimanche dans l'Octave de l'Ascension : la Prière.
    http://prieure2bethleem.org/predica/2017_05_28.mp3”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...12&oe=5B82AE26





    13 mai : Saint Robert Bellarmin, Jésuite, Cardinal, Docteur de l'Église (1542-1621) :: Ligue Saint Amédée
    “13 mai : Saint Robert Bellarmin, Jésuite, Cardinal, Docteur de l'Église (1542-1621).”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati..._bellarmin.jpg





    13 mai : Notre-Dame de Fatima, Apparition au Portugal en 1917
    13 mai : Notre-Dame de Fatima, Apparition au Portugal en 1917 :: Ligue Saint Amédée
    “13 mai : Notre-Dame de Fatima, Apparition au Portugal en 1917.”
    http://liguesaintamedee.ch/applicati...e_fatima_3.jpg











    www.sursumcorda.cloud
    https://www.facebook.com/CdpSursumCorda/
    https://www.sursumcorda.cloud/settim...sum-corda.html
    “SVRSVM CORDA® n° 112 del 13 maggio 2018
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-112.html

    - Comunicato numero 112. San Giovanni Battista e Gesù;
    - Preghiera a San Gregorio di Nazianzo;
    - San Tommaso: è necessario che il Re abbia abbondanza di ricchezze;
    - Preghiera a San Michele Arcangelo sul Gargano;
    - Gli anatemi del Concilio di Costantinopoli II, numeri 1 e 2;
    - Vita e detti dei Padri del deserto: Padre Giovanni Nano (parte 6);
    - Preghiera a San Stanislao, Vescovo e Martire;
    - Dizionario di teologia dommatica. Il Fine ultimo;
    - Preghiera a San Giovanni alla Porta Latina;
    - Dizionario di teologia dommatica. I Fraticelli;
    - Teologia Politica 101. Il bene comune;
    - Racconti miracolosi n° 60. Quello che succede ad un morto senza battesimo.”
    https://www.sursumcorda.cloud/tags/numero-112.html

    “Carlo Di Pietro - Sursum Corda ha condiviso il post di S. Alfonso Maria de Liguori.”
    https://www.facebook.com/SantAlfonsoDeLiguori/

    “Come madre poi di misericordia (la Vergine Maria) deve attendere a liberar dalla morte i suoi figli infermi, de' quali la sola sua pietà ne la rende madre. Pertanto S. Basilio la chiama, «publicum valetudinarium», pubblico spedale. Gli spedali pubblici son fatti per gl'infermi poveri, e chi è più povero, ha più ragione d'esservi accolto; e così, secondo S. Basilio, Maria deve accogliere con maggior pietà ed attenzione i peccatori più grandi, che a lei ricorrono.”
    “In somma non v'è alcuno, quantunque scelerato, che Maria non possa salvarlo colla sua intercessione. «Habes vires iusuperabiles (le dicea S. Gregorio Nicomediense), ne clementiam tuam superet multitudo peccatorum. Nihil tuae resistit potentiae; tuam enim gloriam Creator existimat esse propriam» (Orat. de Exitu B. V.). O Madre di Dio, niente può resistere alla vostra potenza, giacché il vostro Creatore stima la gloria vostra come propria. Voi dunque tutto potete, le dice anche S. Pier Damiani, mentre potete salvare ancora i disperati. «Nihil tibi impossibile, quae etiam desperatos in spem salutis potes relevare» (Serm. 1. de Nat. B. V.).”
    “Forse temiamo, dice S. Bonaventura, che cercando aiuto a Maria, ella ce lo neghi? No, dice il santo: «Ipsa enim non misereri ignorat, et miseris non fatisfacere nunquam scivit». No che non sa, né ha saputo mai Maria lasciar di compatire e di aiutare qualunque miserabile che a lei è ricorso. Non sa, né può farlo, perché ella ci è stata assegnata da Dio per regina e madre di misericordia: come regina di misericordia ella è tenuta ad aver cura de' miseri: «Tu Regina misericordiae (le dice S. Bernardo), et qui subditi misericordiae, nisi miseri?» Onde il santo poi per umiltà le soggiungea così: Giacché Voi dunque, o Madre di Dio, siete la regina della misericordia, dovete avere più cura di me, che fra tutti sono il peccatore più misero: «Tu regina misericordiae, et ego miserrimus peccator, subditorum maximus; rege nos ergo, o regina misericordiae».”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...53&oe=5B8110A5





    https://www.sursumcorda.cloud/settim...ggio-2018.html








    Pio XII era molto legato a Fatima; Eugenio Pacelli fu infatti consacrato arcivescovo nella cappella Sistina di Roma dal Papa Benedetto XV proprio il 13 maggio 1917, giorno della prima apparizione della Madonna a Fatima:



    https://w2.vatican.va/content/pius-x...piscopale.html
    “RADIOMESSAGGIO DI SUA SANTITÀ PIO XII PER IL XXV DELLA CONSACRAZIONE EPISCOPALE DEL SANTO PADRE*
    Mercoledì, 13 maggio 1942.”

    https://piusppxii.wordpress.com/2017...apa-di-fatima/
    Centenario dell?ordinazione episcopale ? Papa Pio XII
    http://www.papapioxii.it/pastor-ange...ne-episcopale/
    “Il 13 maggio 1917, domenica precedente l’Ascensione, a Fatima, ai confini dell’Europa, una Signora vestita di bianco compariva per la prima volta a tre pastorali: Lucia, Francesco e Giacinta. «Non abbiate timore! Non vi farò del male», li aveva rassicurati. E alla domanda ingenua della più grande dei tre – «Di dove siete?» – aveva risposto: «Sono del Cielo».
    Lo stesso giorno, sotto la volta di Michelangelo che custodisce le primizie di ogni pontificato, il Papa Benedetto XV consacrava vescovo il giovane Eugenio Pacelli, classe 1876, che ventiduenni dopo, da quella stessa Cappella Sistina, uscirà Papa con il nome di Pio XII.”
    http://www.papapioxii.it/wp-content/..._0-300x149.jpg
    Il miracolo del sole ? Papa Pio XII
    http://www.papapioxii.it/wp-content/...5/01/papa1.jpg


    “Papa Pio XII nel venticinquesimo anniversario della sua consacrazione episcopale, avvenuto il 13 maggio 1942.
    https://www.youtube.com/watch?v=qUGarQPBQ8I
    https://www.youtube.com/user/sodalitium/


    Chiesa e post concilio: Pio XII e Fatima, l?appunto segreto sul ?miracolo del sole?
    «Pio XII è chiamato anche "Il Papa di Fatima".
    Tra l'altro fu consacrato Vescovo nella Cappella Sistina da Benedetto XV, proprio il 13 maggio 1917. Giorno, dunque, doppiamente benedetto.»


    http://www.fatima.org/it/essentials/...roval_pope.asp
    «Le Approvazioni dei Papi

    Nel 1917 la Prima Guerra Mondiale stava infuriando da diversi anni ormai, senza mostrare alcun segno di una imminente e pacifica conclusione; Papa Benedetto XV si rivolse con una supplica alla Beata Vergine Maria, per mezzo della Quale tutte le grazie vengono dispensate. Egli chiese urgentemente a tutti i Cristiani di implorare la Beata Vergine Maria per ottenere la pace nel mondo, e di affidare questo compito solenne a Lei solamente.
    Egli desiderava che il mondo “facesse ricorso al Cuore di Gesù, trono di grazie, e che a questo trono si facesse ricorso per mezzo dell’intercessione di Maria”, ed ordinò che l’invocazione ‘Regina della Pace, prega per noi’ fosse aggiunta permanentemente nella Litania di Loreto. Infine, fiducioso nel riporre la pace del mondo nelle Sue mani, il Santo Padre fece un altro appello:
    A Maria, che è Madre di Misericordia ed onnipotente per grazia, fa che si levi un appello amoroso e devoto da tutti gli angoli della terra – dai nobili templi alle più piccole cappelle, dai palazzi reali e le magioni dei facoltosi alle capanne più povere – dalle pianure e dai mari coperti di sangue. Che esso porti a Lei il lamento angosciato delle madri e delle mogli, i pianti dei piccoli innocenti, i sospiri di tutti i cuori generosi: Che la Sua più tenera e benigna sollecitudine possa muoversi a compassione e che la pace che chiediamo per il nostro mondo concitato, possa infine essere ottenuta.
    La Beata Madre rispose assai velocemente alla supplica agonizzante del Papa. Solo otto giorni dopo, la Vergine Maria apparve a Fatima, donando al Papa ed all’umanità un piano per la pace. Tuttavia, questo piano prevedeva l’obbedienza della gente, e specialmente del Vicario di Cristo in terra, il Papa. Dio e la Beata Vergine hanno accettato di donare al mondo la pace, ma poiché è stato il Papa ad aver richiesto che gli venisse mostrata la via per la pace, la sua cooperazione nei progetti del Cielo diventa fondamentale.
    E’ per questo che, sin dall’inizio, il Santo Padre ha avuto un ruolo specifico nel Messaggio di Fatima: perché è stato per la sua insistenza che Dio ha inviato la Sua Madre Celeste a Fatima; e quando il Papa esaudirà le richieste del Signore, la Beata Vergine porterà la pace nel mondo. Pertanto, proprio perché il loro ruolo nel Messaggio di Fatima è così primario, esaminiamo in profondità come i vari Pontefici abbiano approvato e promosso Fatima.
    In primo luogo, Papa Benedetto XV rifondò l’antica diocesi di Leiria, il 17 gennaio 1918, ed un una lettera datata 29 aprile 1918, ed indirizzata ai vescovi portoghesi, egli si riferì alle apparizioni di Fatima come “un aiuto straordinario della Madre di Dio.” Nel 1929, ad un udienza del Seminario Portoghese a Roma, il successore di Papa Benedetto XV, Pio XI, offrì personalmente a ciascun seminarista, due fotografie della Madonna del Rosario di Fatima. Papa Pio desiderava inoltre leggere tutti i risultati del Processo Canonico di Fatima, per poter essere personalmente informato delle apparizioni della Madonna.
    L’1 ottobre 1930, il Sacro Penitenzierie sotto Pio XI concesse indulgenza parziale a coloro che avessero visitato personalmente il Santuario, e pregato per le intenzioni del Santo Padre, ed un indulgenza plenaria una volta al mese a coloro che fossero andati a Fatima in gruppo. Queste indulgenze concesse a Roma vennero appena in tempo per preparare il terreno, con fiducia, all’approvazione Episcopale che sarebbe giunta di li a poco, e che era stata approvata sino ad allora, con discrezione, dalla Santa Sede.
    Con la conoscenza personale ed il consenso di Papa Pio XI, il 13 ottobre 1930, il Vescovo da Silva di Leiria (la diocesi che ha al suo interno Fatima) annunciò i risultati dell’indagine ufficiale su Fatima, in una lettera pastorale riguardante le apparizioni. Questa approvazione ufficiale conteneva i seguenti, importanti paragrafi:
    In virtù delle considerazioni messe a conoscenza, e di altre che omettiamo per ragione di-brevità; invocando umilmente lo Spirito Santo e ponendoci noi stessi sotto la protezione della Beata Vergine Maria, e dopo aver ascoltato le opinioni dei nostri Rev. Consiglieri in questa diocesi, noi pertanto:
    Dichiariamo degne di credenza, le visioni dei bambini pastori della Cova da Iria, avvenute nella parrocchia di Fatima, in questa diocesi, dal 13 maggio al 13 ottobre 1917.
    Permettiamo ufficialmente il culto della Madonna di Fatima.
    Papa Pio XII, la cui consacrazione Episcopale aveva avuto luogo il 13 maggio 1917, data della prima apparizione della Madonna a Fatima, fece molte cose per incoraggiare la devozione alla Madonna di Fatima. Egli fu conosciuto come il “Papa di Fatima.” Egli affermò: “Il tempo di dubitare Fatima è passato, è giunto il tempo di agire.” Mentre la statua della Vergine Pellegrina stava girando l’Italia, ed avvenivano molti miracoli dovunque si fermasse, Papa Pio XII affermò con stupore: “Non crediamo ai nostri occhi”.
    Nel 1940, Papa Pio XII parlò per la prima volta di Fatima in un testo Pontificio ufficiale, la sua enciclica Saeculo Exeunte, che era stata scritta per incoraggiare la Chiesa in Portogallo ad aumentare la sua attività missionaria straniera. Nel testo, egli affermò che: “lasciate che fedeli non si dimentichino, specialmente quando recitano il Rosario, così raccomandato dalla Beata Vergine Maria di Fatima, di chiedere alla Vergine Madre di Dio di ottenere le vocazioni missionarie, con frutti abbondanti per il più alto numero possibile di anime…”
    Egli infine concludeva l’enciclica con queste parole: “Senza alcun dubbio Dio, nella Sua bontà, riverserà le Sue abbondanti benedizioni si questi generosi operatori e sulla nobilissima nazione Portoghese. La Beata Vergine, la Madonna del Rosario venerata a Fatima, la Santa Madre di Dio che portò la vittoria a Lepanto, vi assisterà con la Sua potenza…” Inoltre, nel 1940, il Santo Padre indicò la Madonna di Fatima come Patrona della nuova diocesi di Nampula, in Mozambico.
    Nell’ottobre del 1942, in risposta ad un messaggio inviatole da Suor Lucia nel 1940, Papa Pio XII consacrò il mondo al Cuore Immacolato di Maria, con una menzione speciale per la Russia. All’inizio del 1943, Suor Lucia spiegò che Nostro Signore le aveva detto che avrebbe accettato questo Atto di Consacrazione per contribuire a far finire prima la Seconda Guerra Mondiale, ma che esso non avrebbe ottenuto la pace nel mondo. Come predetto, questo atto ottenne la fine della guerra, ma non portò al regno della pace che aveva promesso la Madonna, dato che non si era trattato di una consacrazione specifica della Russia, e per via del fatto che i vescovi di tutto il mondo non vi avevano partecipato.
    Il 4 maggio 1944, la Santa Sede istituì la Festa del Cuore Immacolato di Maria.
    Nel 1946, Sua Eminenza il Cardinale Masella, in veste di Legato personale del Santo Padre, incoronò la Madonna di Fatima “Regina del mondo”. L’intero episcopato Portoghese e più di 600.000 pellegrini si riunirono a Fatima per partecipare all’evento.
    Nel 1950, Papa Pio XII disse addirittura al Maestro Generale dei Dominicani: “Dite ai vostri religiosi che il pensiero del Papa è contenuto nel Messaggio di Fatima.”
    Il 13 ottobre 1951, il Legato Pontificio, Cardinale Tedeschini, fu inviato a Fatima per la chiusura dell’Anno Santo. Egli disse alla folla che Papa Pio XII aveva visto in persona, ripetuto a Roma, il Miracolo del Sole che era avvenuto durante l’ultima apparizione di Fatima. E’ ovvio che il Santo Padre aveva scelto Fatima per questo evento così importante, in modo da destare attenzione al Messaggio della Madonna di Fatima. Il Santo Padre aveva infatti ricevuto la grazia di vedere il Miracolo del Sole, in quattro occasioni distinte, durante l’anno precedente: il 30 e il 31 ottobre, il 1 novembre (il giorno in cui Pio XII definì solennemente il dogma dell’Assunzione), e l’8 novembre (l’ottava di quella stessa solennità).
    Il 7 luglio 1952, in risposta alle petizioni dei Cattolici della Russia, Papa Pio XII consacrò la Russia ed il suo popolo al Cuore Immacolato di Maria. Sfortunatamente, i postulatori erano ignari del fatto che il Santo Padre avrebbe dovuto compiere la Consacrazione in unione con i vescovi di tutto il mondo. Pertanto, Pio XII effettuò la Consacrazione in una cerimonia privata, senza aver invitato i vescovi del mondo ad unirsi a lui, come aveva richiesto la Madonna.
    L’11 ottobre 1954, Sua Santità pubblicò un’enciclica sul Regno di Maria, ed in esso egli si riferì alla Sua miracolosa immagine di Fatima. Due anni dopo, la Chiesa che sorgeva sul luogo dell’apparizione, a Fatima, venne elevata a rango di Basilica.»







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    “13 maggio 2018: Domenica infra l'Ottava dell'Ascensione.”
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    «13 maggio 2018: San Roberto Bellarmino, vescovo, confessore e dottore della Chiesa.

    Nacque nel 1542 a Montepulciano in Toscana. Entrò nella compagnia di Gesù a Roma. Ordinato sacerdote, tenne celebri dispute in difesa della fede cattolica e insegnò teologia nel Collegio romano. Eletto cardinale e nominato vescovo di Capua, contribuì con la sua attività presso le Congregazioni romane alla soluzione di spinosi problemi. Morì a Roma nel 1621.
    Dal trattato "Elevazione della mente a Dio" di San Roberto Bellarmino, vescovo.
    Tu sei buono, Signore, e perdoni, sei pieno di misericordia con chi ti invoca " (Sal 85, 5); chi non ti servirà con tutto il cuore, dopo aver cominciato a gustare anche per poco la dolcezza della tua paterna signoria? Che cosa comandi, Signore, ai tuoi servi? " Prendete, dici, il mio giogo sopra di voi " (Mt 11,29). E quale è il tuo giogo? " Il mio giogo", dici, " è dolce e il mio carico leggere " . Chi non porterà molto volentieri un giogo che non stringe, ma accarezza, e un peso che non opprime, ma solleva? Perciò giustamente hai aggiunto: " E troverete ristoro per le vostre anime". E qual è questo tuo giogo che non affatica, ma riposa? Sicuramente il primo e più grande comandamento: " Amerai il Signore Dio tuo con il cuore" Che cosa vi è di più facile, di più soave e dolce, che amare la bontà, la bellezza e l'amore? E tutto questo sei tu, Signore mio Dio. Sì, è veramente grande la ricompensa per l'osservanza dei tuoi comandamenti. Quel primo e più grande comandamento è vantaggioso per l'uomo che obbedisce più che per Dio che comanda. Ma ogni altro comandamento di Dio perfeziona colui che obbedisce, lo eleva, lo istruisce, lo illumina, infine lo rende buono e beato. Perciò se hai saggezza, comprendi che sei creato per la gloria di Dio e per la tua eterna salvezza. Questo è il tuo fine, questo il centro della tua anima, questo il tesoro del tuo cuore. Se raggiungerai questo fine sarai beato, se ti allontanerai da esso sarai infelice. Perciò stima vero bene per te ciò che ti conduce al tuo fine, vero male ciò che te lo fa mancare. Avvenimenti prosperi o avversi, ricchezze e povertà, salute e malattia, onori e oltraggi, vita e morte, il sapiente non deve né cercarli né fuggirli per se stessi. Ma sono buoni e desiderabili solo se contribuiscono alla gloria di Dio e alla tua felicità eterna. Sono cattivi e da fuggire se la ostacolano.
    [ Testo tratto dal sito a cura dei Monaci Benedettini Silvestrini del Monastero San Vincenzo M. ]
    Il corpo si venera dal 1923 nella terza cappella di destra di S. Ignazio di Loyola a Campo Marzio. Le ossa ricomposte, legate con fili d’argento, ricoperte da abiti cardinalizi, il volto e le mani ricoperti d’argento,sono visibili sotto l’altare a lui dedicato. Alla morte fu deposto nella cripta della casa professa e, dopo un anno, nel sepolcro nel quale era stato il corpo di S. Ignazio. Nato a Montepulciano il 4 ottobre 1542 morì a Roma il 17 settembre 1621. L’eroicità delle sue virtù furono decretate nel 1920, dopo tre anni si ebbe la sua beatificazione; fu canonizzato il 29 giugno del 1930 e dichiarato Dottore della Chiesa Universale il 17 settembre 1931.
    M.R.: 13 maggio - San Roberto Bellarmino, della Compagnia di Gesù, Cardinale e già Vescovo di Capua, Confessore e Dottore della Chiesa, il cui giorno natalizio si celebra il diciassette Settembre.
    [ Tratto dall'opera «Reliquie Insigni e "Corpi Santi" a Roma» di Giovanni Sicari ]»
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    “[VITA EST MILITIA] Marchese Francisco Pizarro
    https://www.radiospada.org/2018/05/v...cisco-pizarro/
    Nota di Radio Spada; continua oggi, domenica durante l’Ottava dell’Ascensione (festa di San Roberto Bellarmino), questa rubrica radiospadista che durerà sino al compimento dell’Ottava di Pentecoste, dedicata all’esercizio del cattolicesimo militare e ai grandi condottieri cattolici.”
    https://i1.wp.com/www.radiospada.org...pg?w=768&ssl=1


    “13 maggio 1917: Apparizione della Beata Vergine Maria a Fatima.”
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...ee&oe=5B94F753
    “13 maggio 1917: Apparizione della Beata Vergine Maria in Cova da Iria a Fatima.”
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    https://www.radiospada.org/2017/05/f...delle-tenebre/
    https://i0.wp.com/www.radiospada.org...ng?w=905&ssl=1


    "Il devoto omaggio di Radio Spada alla santa e immortale memoria di Pio XII, il Papa di Fatima, consacrato il giorno stesso della prima apparizione della Vergine alla Cova da Iria e beneficiato quattro volte della visione del miracolo del Sole."
    https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net...9c&oe=5B8C052B









    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica dopo l'Ascensione
    http://www.unavoce-ve.it/pg-ascensione-dom.htm






    Madonna del Rosario di Fatima, pregate per noi!
    Ave Maria!
    Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat!
    Luca, Sursum Corda!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

  5. #5
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    Lightbulb Re: VI Domenica dopo Pasqua o Domenica dopo l'Ascensione o fra l'ottava dell'Ascensio

    DOMENICA 24 MAGGIO 2020: ventiquattresimo giorno di Maggio Mese Mariano, FESTA DI MARIA AUSILIATRICE DEI CRISTIANI; DOMENICA NELL’OTTAVA DELL’ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO…




    Guéranger, L'anno liturgico - Domenica dopo l'Ascensione
    http://www.unavoce-ve.it/pg-ascensione-dom.htm
    «DOMENICA DOPO L’ASCENSIONE. GLORIFICAZIONE DELLA SANTA UMANITÀ DI CRISTO»






    SANTA MESSA CELEBRATA “NON UNA CUM” DAI SACERDOTI DELL' I.M.B.C. (“ISTITUTO MATER BONI CONSILII”) stamattina 24 MAGGIO 2020, DOMENICA NELL’OTTAVA DELL’ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO:


    Messa IMBC in streaming - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
    «Domenica 24/05/2020, Nell’ottava dell’Ascensione del Signore
    S. Messa alle ore 10,30 in diretta dalla chiesa dei ss. Pietro e Paolo di Verrua Savoia (TO):
    https://www.youtube.com/watch?v=kndmHnF7zhU
    S. Messa, presso l'istituto Mater Boni Consilii, Domenica nell'Ottava dell'Ascensione».


    Maria Ausiliatrice - Sodalitium
    24 maggio, festa di Maria Ausiliatrice.
    Preghiera a Maria Ausiliatrice composta da San Giovanni Bosco

    O Maria, Vergine potente,
    Tu grande illustre presidio della Chiesa;
    Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
    Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
    Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
    Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
    difendici dal nemico e nell’ora della morte
    accogli l’anima nostra in Paradiso! Così sia».
    http://www.sodalitium.biz/wp-content...00-193x300.jpg







    «Domenica 24 maggio 2020, nell’ottava dell’Ascensione.
    S. Messa in streaming da Verrua Savoia alle ore 10,30:
    https://youtu.be/kndmHnF7zhU
    https://www.facebook.com/donugo.casasanpiox

    “In attesa di riprendere gradualmente l'apostolato nelle diverse regioni (per informazioni inviare un messaggo privato), incoraggio a perseverare nella recita quotidiana del Santo Rosario, nel rinnovare gli atti di contrizione e nel praticare la Comunione spirituale.
    Preghiamo la Madonna Santissima, Regina degli Apostoli, di terminare il mese di maggio e di preparare la festa della Pentecoste nelle migliori disposizioni spirituali. Regina Apostolorum, ora pro nobis”.


    Basilica di Maria Ausiliatrice: la storia di un altare - Centro Studi Giuseppe Federici
    «Basilica di Maria Ausiliatrice: la storia di un altare
    23 maggio 2020
    Centro studi Giuseppe Federici – Per una nuova insorgenza
    Comunicato n. 50/20 del 23 maggio 2020, San Giovanni Battista de’ Rossi
    Basilica di Maria Ausiliatrice: la storia di un altare
    In occasione della festa di Maria Ausiliatrice (24 maggio) pubblichiamo un articolo relativo alla storia di uno degli altari della basilica voluta da Don Bosco a Torino».
    http://www.centrostudifederici.org/w.../s-l1600-1.jpg






    Messa IMBC in streaming - Sodalitium
    http://www.sodalitium.biz/messa-imbc-streaming/
    «Giovedì 21/05/2020, Ascensione del Signore
    S. Messa alle ore 10,30 in diretta dalla chiesa dei ss. Pietro e Paolo di Verrua Savoia (TO):
    https://www.youtube.com/watch?v=MiJn6x73Sd0
    S. Messa, presso l'istituto Mater Boni Consilii, Festa dell'Ascensione».

    «21 maggio 2020, Ascensione di Nostro Signore Gesù Cristo (festa di precetto).
    S. Messa in streaming alle ore 10,30: https://youtu.be/MiJn6x73Sd0 »
    https://www.facebook.com/donugo.casasanpiox/





    SANTA MESSA CELEBRATA “NON UNA CUM” da DON FLORIANO ABRAHAMOWICZ stamattina 24 MAGGIO 2020, DOMENICA NELL’OTTAVA DELL’ASCENSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO:


    «Don Floriano Abrahamowicz - Domus Marcel Lefebvre.
    http://www.domusmarcellefebvre.it/
    https://www.youtube.com/user/florianoabrahamowicz
    Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=iSrvPyAttQo
    Domenica nell’ottava dell’Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=bXos08q8m_c
    Festa dell'Ascensione (Santa Messa)
    https://www.youtube.com/watch?v=VNSErDRMohU
    Festa dell'Ascensione (Omelia)
    https://www.youtube.com/watch?v=WexLjhcWp7I
    Vigilia dell'Ascensione. S. Messa preceduta dalla processione
    https://www.youtube.com/watch?v=Unq6IZKhegY
    Martedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=5eymLoBvcPw
    Lunedi delle Rogazioni: S. Messa preceduta dalla processione.
    https://www.youtube.com/watch?v=SLtt1lgF-Ag
    SANTA MESSA - domusmarcellefebvre110815
    La Santa Messa tutte le domeniche alle ore 10.30 a Paese, Treviso».





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    “Catechismo della Dottrina Cristiana (Papa San Pio X) --->”
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    “[VIDEO] Ecumenismo Smascherato - Condanne della Chiesa all'eresia chiamata «ecumenismo».
    https://m.youtube.com/watch?v=ZQ8VnQMEwL0
    sotto: citazione da Mortalium Animos di Papa Pio XI – 1928”

    “Ordinario della Messa (Latino-Italiano) con spiegazione --->”
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    "Preghiere e tradizionali pie pratiche cristiane. Chiediamo a Nostro Signore di ottenere la vera fede e di perseverare"
    https://www.sursumcorda.cloud/preghiere/








    https://www.facebook.com/catholictradition2016/
    «MARTIROLOGIO ROMANO, 1955. Sancti et Sanctae Dei, orate pro nobis»







    https://sardiniatridentina.blogspot....sione.html?m=0
    «Domenica dopo l'Ascensione
    Il Cristo è asceso al cielo per prendere possesso del suo regno e per ivi prepararci un posto. Prima di ciò ha fondato la sua Chiesa promettendole perpetua assistenza. Il nostro Capo, lasciando questa terra, ci ha pure fatto dono del suo Spirito Santo perché non restassimo orfani e ci fosse di aiuto nella vita cristiana, nella professione ed applicazione della Verità della Fede. Invochiamo dal Paraclito la grazia di potere sempre professare la fede cattolica, senza la quale non v'è salvezza, e di sempre metterla in pratica nella carità verso Dio e verso il prossimo: ne avremo come ricompensa la gloria del paradiso».
    https://3.bp.blogspot.com/-vrYC6ES2s...1600/pic-4.jpg







    https://tradidiaccepi.blogspot.com/2...trice.html?m=1
    «BEATA VERGINE MARIA AUSILIATRICE DEI CRISTIANI

    Doppio maggiore.
    Paramenti bianchi.
    La Chiesa e i singoli fedeli hanno fin dai primordi invocato nelle necessità l'aiuto potentissimo della Vergine Maria contro Satana e i suoi. Ed Ella, Donna veramente forte, novella Giuditta, scese nell'arena del combattimento sbaragliando le eresie e i nemici tutti del nome Cristiano: "Gaude, Maria Virgo, cunctas haereses sola interemisti in universo mundo"! Già come nelle Spagne patrocinò la nascita della guerra di Riconquista assistendo i Cristiani nella vittoria di Covadonga (722), così nel 1570 assistette i Crociati di Lepanto. Fu allora che san Pio V introdusse nelle Litanie Lauretane l'invocazione "Auxilium Christianorum, ora pro nobis". La festa di Maria "Aiuto dei Cristiani" fu istituita da Pio VII nel 1815 e fissata al 24 maggio in ringraziamento del suo rientro a Roma dopo la prigionia napoleonica il 24 maggio 1814. Grande devoto di Maria Ausiliatrice fu san Giovanni Bosco, che Le innalzò la grandiosa basilica in Torino. (…)
    Preghiamo
    O Dio onnipotente e misericordioso, che hai mirabilmente costituito la Beatissima Vergine Maria perpetuo ausilio del popolo cristiano: concedici, propizio, che muniti di tal presidio durante la lotta terrena, possiamo ottenere in morte la vittoria sul maligno nemico. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen».
    https://3.bp.blogspot.com/-S0TNQW4mu...93800003_n.jpg
    https://1.bp.blogspot.com/-aZ1u_NQ73...43918893_n.jpg















    http://www.radiospada.org/
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    “24 maggio 2020: Auxilium Christianorum, ora pro nobis”
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    “24 maggio 2020: Domenica infra l'Ottava dell'Ascensione”







    «STUDI SULLA SACRATISSIMA SINDONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO
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    http://www.SaintAmedee.ch
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    «Intransigeants sur la doctrine ; charitables dans l'évangélisation [Non Una Cum]»
    “Mieux vaut une petite œuvre dans la Vérité, qu’une grande dans l’erreur”

    Messes :: Ligue Saint Amédée
    http://liguesaintamedee.ch/messes
    «Dimanche 24 mai 2020.
    Sainte Messe en direct streaming à partir de 10h30 depuis la Chapelle saint Pierre et saint Paul de Verrua Savoia (IMBC).
    NB : le sermon en français aura lieu à la fin de la messe».
    La Messe de l?IMBC en Streaming - Sodalitium
    http://www.sodalitium.eu/messe-de-limbc-streaming/


    "Le mois de Mai est dédié à la Très Sainte Vierge Marie. Nous suggérons cette page, afin de bien réciter le Rosaire"
    http://www.fatima.be/fr/sanctus/prieres/rosaire.php


    "[italien] Basilica di Maria Ausiliatrice: la storia di un altare"
    http://biesseonline.sdb.org/editoria...&m=5&doc=10123







    "Auxilium Christianorum, ora pro nobis".








    "Dimanche dans l'Octave de l'Ascension"
    https://www.introibo.fr/Octave-de-l-...nt-1955#inter3







    "Sermon du Père du Joseph-Marie
    http://prieure2bethleem.org/predica/2019_06_02.mp3 "







    "Neuvaine au Saint-Esprit (source : page du Père Joseph-Marie)"









    MARIA AUSILIATRICE DEI CRISTIANI PREGA PER NOI!!! AVE MARIA!!! REGINA COELI, LAETARE, ALLELUIA!!!
    «Per la tua morte e la tua sepoltura, per la tua santa Risurrezione, per la tua mirabile Ascensione, liberaci, Signore» (Litanie dei Santi).
    «O Santissima Trinità, vi adoro! Mio Dio, mio Dio, Vi amo nel Santissimo Sacramento!»
    CHRISTUS VINCIT, CHRISTUS REGNAT, CHRISTUS IMPERAT!!!
    Luca, SURSUM CORDA – HABEMUS AD DOMINUM!!!
    ADDIO GIUSEPPE, amico mio, sono LUCA e nel mio CUORE sarai sempre PRESENTE!
    «Réquiem aetérnam dona ei, Dómine, et lux perpétua lúceat ei. Requiéscat in pace. Amen.»

    SURSUM CORDA - HABEMUS AD DOMINUM!!! A.M.D.G.!!!

 

 

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