Delegittimisti a Noi!

[Sedizione]

(ANSA)- ROMA, 6 MAG - Gli estremisti che vengono a Torino 'per boicottare' la Fiera del Libro 'vogliono delegittimare lo stato di Israele'.Cosi' l'ambasciatore Meir. Per il diplomatico israeliano, che commenta le contestazioni di questi giorni con il rogo delle bandiere israeliane ed americane a Torino, la presenza del presidente della Repubblica Napolitano alla Fiera del Libro, dedicata quest'anno a Israele, 'e' una posizione morale molto importante'.


http://it.notizie.yahoo.com/ansa/200...i-962521b.html

[Caio Vidacilio]

E' indecente celebrare uno Stato – facendone un « invitato d’onore » - quando il suo governo non rispetta minimamente i diritti umani e umilia quotidianamente il popolo palestinese.
Boicottare la Fiera (come il Salone di Parigi d’altra parte) di cui l’invitato d’onore è un Paese che non rispetta il diritto e la dignità dei popoli.

Il nostro rifiuto di associarci al silenzio complice della scena internazionale è il solo, vero modo di fare cessare la violenza nel Medio-Oriente !
Non è strano, forse, vedere i difensori ciechi della politica israeliana deformare i discorsi, mentire e affermare che una tale posizione è assimilabile all’antisemitismo o al diniego del diritto di parola degli autori israeliani!? Ma chi ha mai parlato di quello ! Rifiutare di « celebrare » Israele e la sua politica di oppressione non ha niente a che vedere con l’antisemitismo o il diniego della libertà di espressione. Dovremmo ascoltare la voce del poeta israeliano Aaron Shabtaï che ha dichiarato di voler boicottare a titolo personale «sia la Fiera del Libro di Torino, che il Salon du Livre di Parigi, non unendosi alla delegazione del suo Paese». Egli precisa : ”Non penso che uno Stato che mantiene un’occupazione, commettendo quotidianamente crimini contro i civili, meriti di essere invitato a un qualunque evento culturale. Questo è anti-culturale ; è un atto barbaro cinicamente camuffato da cultura. Ciò manifesta un sostegno a Israele, e forse anche alla Francia, che appoggia l’occupazione. Ed io non intendo parteciparvi.”
Si dirà certo che Aaron Shabtaï è affetto dall’ odio per se stesso e questo fa sì che si unisca al partito degli « antisemiti » della terra… Conosciamo già il ritornello. Invece, forse si tratta di semplice buon senso… il silenzio della comunità internazionale davanti al modo di trattare i Palestinesi è già sufficientemente vergognoso, perché non si debba aggiungere l’offesa all’indegnità. Una coscienza umana di nobili sentimenti con un minimo di valori, di principi e di dignità, non può associarsi a questo tributo d’onore ad uno Stato le cui prassi politiche e militari sono un insulto alle nostre coscienze e al nostro onore.

Gaza, Salone del libro, la questione è:


Israele permetterà a uno Stato palestinese di esistere?



CsFC-Enclave ITALIANA
sbandati neri
http://www.francocolombo.ilcannocchiale.it

[Sabotaggio]

Boicotta!

[Sabotaggio]

[PalestinaLibera]

«Un gesto forte lo sappiamo, ma noi pensiamo che ben più forti, più clamorose siano le morti, ormai quotidiane, di civili palestinesi, tra cui anche bimbi di pochi mesi, sotto il fuoco israeliano. Proviamo vergogna nel pensare che Torino e la Fiera vogliano festeggiare e onorare questo paese che non smette di sopraffare e ferire mortalmente la sovranità di un altro paese»

[PalestinaLibera]

[PalestinaLibera]

[Sedizione]

[Caio Vidacilio]

E' indecente celebrare uno Stato – facendone un « invitato d’onore » - quando il suo governo non rispetta minimamente i diritti umani e umilia quotidianamente il popolo palestinese.
Boicottare la Fiera (come il Salone di Parigi d’altra parte) di cui l’invitato d’onore è un Paese che non rispetta il diritto e la dignità dei popoli.

Il nostro rifiuto di associarci al silenzio complice della scena internazionale è il solo, vero modo di fare cessare la violenza nel Medio-Oriente !
Non è strano, forse, vedere i difensori ciechi della politica israeliana deformare i discorsi, mentire e affermare che una tale posizione è assimilabile all’antisemitismo o al diniego del diritto di parola degli autori israeliani!? Ma chi ha mai parlato di quello ! Rifiutare di « celebrare » Israele e la sua politica di oppressione non ha niente a che vedere con l’antisemitismo o il diniego della libertà di espressione. Dovremmo ascoltare la voce del poeta israeliano Aaron Shabtaï che ha dichiarato di voler boicottare a titolo personale «sia la Fiera del Libro di Torino, che il Salon du Livre di Parigi, non unendosi alla delegazione del suo Paese». Egli precisa : ”Non penso che uno Stato che mantiene un’occupazione, commettendo quotidianamente crimini contro i civili, meriti di essere invitato a un qualunque evento culturale. Questo è anti-culturale ; è un atto barbaro cinicamente camuffato da cultura. Ciò manifesta un sostegno a Israele, e forse anche alla Francia, che appoggia l’occupazione. Ed io non intendo parteciparvi.”
Si dirà certo che Aaron Shabtaï è affetto dall’ odio per se stesso e questo fa sì che si unisca al partito degli « antisemiti » della terra… Conosciamo già il ritornello. Invece, forse si tratta di semplice buon senso… il silenzio della comunità internazionale davanti al modo di trattare i Palestinesi è già sufficientemente vergognoso, perché non si debba aggiungere l’offesa all’indegnità. Una coscienza umana di nobili sentimenti con un minimo di valori, di principi e di dignità, non può associarsi a questo tributo d’onore ad uno Stato le cui prassi politiche e militari sono un insulto alle nostre coscienze e al nostro onore.

Gaza, Salone del libro, la questione è:


Israele permetterà a uno Stato palestinese di esistere?



CsFC-Enclave ITALIANA
sbandati neri
http://www.francocolombo.ilcannocchiale.it

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[Doge]

Sionismo Stop