Senza dimenticare quelli che liquidano Gheddafi - ed il sottosuolo che calpesta - come se fosse un semplice cammelliere.
Senza dimenticare quelli che liquidano Gheddafi - ed il sottosuolo che calpesta - come se fosse un semplice cammelliere.
PETROLIO:SFIORA I 123 DOLLARI,PER GOLDMAN A 200 IN 2010/ANSA
(ANSA) - ROMA, 6 MAG - Un dollaro dopo l'altro, il petrolio
continua a macinare record con una facilità disarmante. Se ieri
le quotazioni del greggio hanno superato i 120 dollari, nella
giornata di oggi hanno dapprima superato la soglia dei 121
dollari per arrivare poi a sfiorare i 123 dollari a barile,
fermandosi solo a 122,73 dollari. Praticamente il doppio
rispetto ai valori di un anno fa. E la soglia dei 200 dollari
diventa così sempre più vicina, come testimonia un report di
Goldman Sachs a firma di Arjun N. Murti, l'analista della banca
d'affari che nel marzo del 2005 sorprese un po' tutti quando
previde che il prezzo del petrolio sarebbe arrivato oltre i
cento dollari.
Secondo il report della banca d'affari, i prezzi del greggio
avranno un "super-picco" compreso fra i 150 ed i 200 dollari
nell'arco dei prossimi 6-24 mesi. Due sono gli scenari: una con
una quotazione massima di 120 dollari al 2010, per poi
ridiscendere a 75 dollari nel 2012; oppure un brusco e
improvviso rialzo, che spingerebbe i prezzi ai 200 dollari al
barile forse già nel 2009, prima di un nuovo e repentino calo
negli anni a seguire, che combacerebbe con un drastico cambio di
strategia da parte dei consumatori di petrolio. Secondo Murti,
un'eventuale ripresa dell'economia Usa nel secondo semestre, con
la conseguente crescita della domanda di greggio, renderebbe
molto più probabile il secondo scenario.
Nel 2005 furono in pochi a credere alle previsioni
dell'analista, ma adesso si parla già di "collasso del
sistema" se il greggio dovesse arrivare a tale cifra. E' la
Confesercenti a tirare le somme: la benzina potrebbe arrivare a
2 euro, con un calo dei carburanti dell'8-10% e un aggravio per
le famiglie di circa 600-800 euro l'anno. Ci sono poi gli
effetti macro-economici: "con il petrolio a 200 dollari -
prosegue Confesercenti - il Pil italiano diminuirebbe dello 0,4%
solo il primo anno, mentre l'impatto recessivo comporterebbe una
perdita di posti di lavoro che in quattro anni farebbe lievitare
il tasso di disoccupazione di circa un punto".
Per adesso tali livelli sono ancora lontani e il barile, dopo
aver toccato il nuovo record, è ridisceso fino a 121,79 dollari
in chiusura a New York, comunque in rialzo dell'1,5% rispetto a
ieri. Restano quindi quanto mai vivi, anche per il brent sopra i
120 dollari per la prima volta nella storia, i timori sulle
ripercussioni che il caro-greggio può avere sulla nostra
economia. E, in prima battuta, sulle bollette dei consumatori: a
seguito delle impennate dei prezzi dei combustibili fossili, il
costo di produzione dell'elettricità, ad esempio, è aumentato
del 51% a maggio, trascinato, spiega un rapporto del Ref, dal
+61% delle quotazioni petrolifere e dal +94% del carbone.
Ma le ripercussioni potrebbero arrivare anche sulle tavole
degli italiani: il costo di produzione degli alimenti nelle
imprese agricole è infatti cresciuto dell'8,8% proprio in scia
ai record del petrolio, che rischiano di provocare un effetto
valanga sui prezzi al consumo con l'86% delle merci che in
Italia viaggia su strada. L'allarme arriva dalla Coldiretti,
secondo la quale le attività di allevamento e coltivazione di
cereali, come grano, mais e riso, sono le più colpite, con
punte di +35,6% per i fertilizzanti. (ANSA).
peccato che siano proprio i cani di goldman a fomentare la speculazione..
Dobbiamo prendere atto del fatto che l'energia a basso costo non esisterà mai più.
Dipendiamo dal petrolio, è stata una scelta consapevole e tutti lo sapevano quando hanno detto di no al nucleare. Inutile piangersi addosso.
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l'articolo su ansa proseguiva così:
se in pochi mesi (da Gennaio) si passa da 100 a 121 (ieri mi pare anche 122) è chiaro che nel corso del 2009 sfonderemo i 200$ e allora spostarsi (e riscaldarsi) diventerà un lusso per pochi...forse spostarsi lo è già visto che nella mia 147 ci vanno oltre 85€ di pieno e non credo di potermelo permettere ancora per molto!Ecco una scheda che riassume la corsa del greggio attraverso le principali soglie toccate negli anni sul mercato di New York.
1970: il prezzo ufficiale del petrolio saudita viene fissato, secondo le cifre del ministero statunitense dell’Energia, a 1,80 dollari al barile
1974: l’embargo dell’Opec durante la guerra del Kippur provoca il primo shock petrolifero. Il prezzo del barile supera i 10 dollari. 1979: la rivoluzione iraniana rappresenta il secondo shock petrolifero. Il barile vola a 20 dollari.
1980: la guerra Iran-Iraq spinge le quotazioni del greggio sopra i 30 dollari. All’inizio del 1981 il prezzo raggiungerà i 39 dollari.
1990: con la guerra nel Golfo il barile tocca e supera i 40 dollari. 2004: il 20 agosto vengono toccati i 50 dollari al barile, pesano i timori di scarsi approvvigionamenti; il 27 ottobre supera i 55 dollari. 2005: vengono infrante le soglie psicologiche dei 60 e 70 dollari al barile, anche a causa dell’uragano Katrina e dei conseguenti problemi nel Golfo del Messico. Il 7 luglio supera quota 62 dollari; il 30 agosto si avvicina ai 70 dollari.
2006: il 5 luglio sfonda anche quota 75 dollari. 2007: anno in cui il petrolio raggiunge i 90 dollari e chiude l’anno sfiorando i 100. Il 12 settembre il barile tocca gli 80 dollari. Il 25 ottobre infrange i 90 dollari al barile. In novembre vola a un passo dai 100 dollari, toccando il record storico a 99,29.
2008: il 2 gennaio la volata del greggio, che tocca per la prima volta nella storia i 100 dollari al barile, in seguito alle tensioni in Nigeria. Il 6 marzo sfonda anche quota 105 dollari, toccando il nuovo record a 105,10 dollari al barile; pochi giorni dopo, il 12 marzo sfonda anche quella dei 110 dollari al barile, con il nuovo massimo a 110,2 dollari. Oggi il nuovo massimo a quasi 121 dollari.
123 dollari..nonostante oggi le scorte sopra le attese..allegria...siam in mano a speculatori...spero gli vadano tutti in medicine