Quando lotterete anche per il Tibet con la stessa forza allora ne potremo riparlare tranquillamente, per ora siete parziali e quindi non pienamente democratici come vi credete.
Quando lotterete anche per il Tibet con la stessa forza allora ne potremo riparlare tranquillamente, per ora siete parziali e quindi non pienamente democratici come vi credete.
........<>-Max-<>.......
A me frega ben poco se lo stato nuovo sarà democratico o meno.Se viene fuori uno stato teocratico come il vecchio Tibet o una monarchia assoluta come il Bhutan fino a poco fa ben venga,l'importante è che vengano rispettate le libertà personali dei cittadini e che non rompano le scatole agli stati confinanti.
Premetto che conosco poco la complessa storia di cui qui (in modo perlopiù fazioso, incivile e ridicolo, tolti pochi interventi tra cui i tuoi) si dibatte. In linea di principio ho sempre avuto maggiori simpatie - ma è una questione endemica - per gli arabi, ma poi ho capito che sarebbe bene separare i giudizi sui popoli coinvolti e sui loro governi. Criminali e sanguinari ve ne sono da entrambi i lati. Certamente la politica israeliana negli anni ha cercato sempre più di divenire civile e abbandonare la logica della violenza e delle stragi.
Ma quello che volevo dire è un'altra cosa: nessuno - eccetto la Santa Sede - si preoccupa delle sorti dei popoli cristiani (perlopiù cristiani ortodossi) che si trovano molto spesso schiacciati tra l'incudine e il martello di vivere in territori "palestinesi" controllati da Israele, e quindi considerati a tutti gli effetti come nemici, e poi di essere assoggettati alla feroce diffidenza che spesso sfocia in violenza, degli arabi musulmani.
Anni fa in Germania conobbi un ragazzo palestinese, arabo cristiano ortodosso che poi scelse di aderire al cattolicesimo (in Germania), e mi raccontò tutta la sua vicenda, della sua vita che sin da bambino di 10 anni era segnata da soprusi dei soldati israeliani (quei soprusi quotidiani anche piccoli dei quali noi nemmeno abbiamo parvenza nè idea qui) che all'età di 12 anni lo presero e gli ruppero un braccio e lo lasciarono andare solo dopo una notte (lui non è mai stato armato, anche perchè i cristiani non partecipano alla guerriglia). E via di seguito. Il paesino dove lui viveva era tutto cristiano ortodosso, e come quello ve ne sono molti altri, non saprei stimare quanti sono.
Loro sono le vere vittime: da un lato, dei soldati israeliani; dall'altro, delle politiche terroristiche arabe.
Credo che almeno noi cristiani qui (e non parlo di sardapersempre, visto che una che scrive delle cazzate così colossali inneggiando a Hitler non lo ritengo molto cristiano) dovremmo cercare di capire anche questo aspetto della questione, molto più delicato e problematico di una semplice divisione in "buoni - cattivi".
SALVE
QUELLO CHE HO SCRITTO SU HITLER E' STATA UNA PROVOCAZIONE DATO CHE NESSUNO SI E' DEGNATO DI SCRIVERE ..PRIMA CHE SCRIVESSI QUELLA STRONZATA.....MA PURTROPPO CI SONO PERSONE CHE NON INTERESSA NIENTE SULLA SITUAZIONE PALESTINESE...TANTE VERO L ALTRO SIGNORE CHE SCRIVEVA NON HA FATTO ALTRO CHE SCRIVERE IDIOZIE....QUELLO CHE HA FATTO HITLER SO CHE' E' ATROCE...MA QUELLO CHE SUCCEDE IN PALESTINA E LO STESSO ATROCE..MA LE PERSONE RIESCONO SOLO A DEFINIRE I PALESTINESI TERRORISTI E QUESTO MI RAMARICA.