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Aveva iniziato il direttore di Radio Radicale Massimo Bordin nelle sue rassegne stampa a segnalare, già una decina di giorni fa, che di tutto il “totoministri”, l’unica casella per la quale sembrava esserci scarsità di pretendenti era quella della Giustizia. E adesso lo dicono tutti apertamente: non è facile trovare un candidato per l’incarico di Guardasigilli. C’è qualcosa di surreale nell’ascoltare le spiegazioni “ufficiose”: i candidati declinerebbero l’offerta perché temerebbero ritorsioni da parte dei magistrati. Come se non bastasse, la motivazione sembra a tutti molto plausibile, e tutti annuiscono pensosi, sostenendo che sì, è vero, si corrono rischi, basta vedere come è finito Mastella, o peggio, sua moglie. Brutta cosa che in un paese si debbano temere apertamente i propri giudici. Ma è cosa altrettanto brutta avere un paese dove si fatica tanto a trovare un politico coraggioso disposto a fare la sua parte.
IL FESTIVAL COSTOSO. Adesso che Alemanno ha annunciato di voler rivedere il Festival del Cinema di Roma, finalmente qualcuno ha spulciato i bilanci, e vi ha trovato cose incredibili. 800.000 euro a Nicole Kidman per 8 minuti di conferenza stampa, e 940.000 euro per le bodyguard delle star hollywoodiane. Quello che non si capisce bene però, è perché queste cifre abnormi, un palese sfregio alle difficoltà per milioni di famiglie di far quadrare i conti a fine mese, siano state rese note solo adesso? Bastava mettere queste cifre su un economico manifesto in bianco e nero, e attaccarlo in tutta Italia, e voglio proprio vedere se la batosta del Pd non sarebbe stata ancora maggiore. Ma anche solo a livello locale, sarebbe stato difficile per Nicola Zingaretti vincere le Provinciali, o per il Pd vincere nei Municipi. Speriamo che davvero Alemanno incarichi Pasquale Squitieri di varare una versione “autarchica” degli show veltroniani, la cosa potrebbe avere molti e interessanti sviluppi.
I GAY ESPONENZIALI. Sul Corsera un doppio paginone sollevava il problema di come crescono i “figli di gay”. L’argomento è delicato, e molto interessante. Si stima che in Italia almeno 100.000 bambini abbiano uno o tutt’e due i genitori che in una qualche fase della loro vita hanno scoperto di essere gay. Per fortuna sembra che la cosa non crei eccessivo scompiglio nelle menti e nei costumi dei bambini. L’articolo però è corredato di buffe statistiche: i 100.000 bambini italiani diventerebbero un milione in Germania, e 5 milioni negli Usa. Perché mai in quei paesi ci dovrebbe essere una percentuale di gay così enormemente superiore alla nostra? Urge altro paginone con spiegazione.