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    Predefinito Un nuovo scopritore della acqua calda

    «Ora anche lo Stato tiri la cinghia» - Corriere della Sera


    «Ora anche lo Stato tiri la cinghia»
    Marcegaglia: «Chiediamo di tagliare la spesa pubblica per trovare risorse per investire in ricerca e innovazione»
    «vanno tagliate anche le tasse per dare potere d'acquisto agli italiani»

    «Ora anche lo Stato tiri la cinghia»

    (Ansa)
    MILANO - «Abbiamo tutti tirato la cinghia, cittadini e imprese. È arrivato il momento che anche lo Stato faccia lo stesso, riducendo la spesa e gli sprechi». Lo ha detto la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, ribadendo le posizioni già espresse nei giorni scorsi a Parma. «Le nostre richieste al governo - ha detto Marcegaglia, oggi a Fieramilano per l'apertura del Salone del mobile - sono in una logica di medio termine. Chiediamo - ha aggiunto sottolineando la necessità di una svolta e di scelte nette - di tagliare la spesa pubblica per trovare le risorse per investire in ricerca e innovazione, tagliare il fisco per dare potere d'acquisto». Sono necessari, ha concluso, «impegni veri, concreti e non indeterminati, perché in un momento come questo in cui ci sono deboli segnali di ripresa non possiamo più essere lasciati soli».

    RIPENSAMENTO SUGLI INCENTIVI - La Marcegaglia ha poi chiesto un «ripensamento» al governo in materia di incentivi, perché, a suo avviso, dal pacchetto deciso dall'esecutivo sono rimasti esclusi «alcuni settori fondamentali». Il piano di incentivi del governo - ha osservato Marcegaglia - ha segnato «una prima attenzione ad alcuni settori». «Però - ha avvertito la presidente di Confindustria - in un Paese che, per problemi di debito pubblico, non ha avuto di fatto un pacchetto di stimolo, i mezzi a disposizione sono pochi e soprattutto sono rimasti fuori alcuni settori fondamentali della nostra economia, come quello del mobile e dell'arredo». «Quindi - ha continuato la leader degli industriali - noi chiediamo che ci sia un ripensamento, un'attenzione maggiore a questo settore che è fondamentale».

    Redazione online
    14 aprile 2010

  2. #2
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Purtroppo i matrimoni vanno molte volte alla fine. .

    E' dovuto a moltissimi fattori, però uno di queste migliaia di cause è che : certe donne scoprono l'acqua calda dopo i 40 anni.

    La povera Mercegaglia ha scoperto ed ha avuto il coraggio di dire che per andare avanti bisogna tagliare la spesa.

    Potrebbe essere la famosa scoperta della acqua calda, oppure potrebbe invece essere una donna coraggiosa come quelle che negli ultimi tempi si fanno saltare suicidandosi.

    Perché dire di tagliare la spesa è da suicidio in questo fiorente paese mediterraneo-levantino.

    Si potrà avere sempre il dubbio se è una scoperta estemporanea o un atto di suicidio, anche perché la sua affermazione è la base della inevitabilità che l'italia si spaccherà in due.

    Calare le spese, ( tangenti, clientelismo,posti inutili,) è impossibile quindi si arriverà al dunque.

    Dispiace per la Mercegaglia per le sue parole al vento che non approderanno a nulla, però è doveroso ringraziarla per quanto detto, anche se non è consapevole dove porterebbe tale operazione.

    .

  3. #3
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Citazione Originariamente Scritto da jotsecondo Visualizza Messaggio

    Perché dire di tagliare la spesa è da suicidio in questo fiorente paese mediterraneo-levantino.

    .
    Esatto :0001105::21034::1753:
    "Non sei uno schiavo perchè qualcuno ti domina,ma qualcuno ti domina perchè sei uno schiavo."



  4. #4
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    Thumbs down Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Quoto JOT:
    Quote:
    Perché dire di tagliare la spesa è da suicidio in questo fiorente paese mediterraneo-levantino.

    Si potrà avere sempre il dubbio se è una scoperta estemporanea o un atto di suicidio, anche perché la sua affermazione è la base della inevitabilità che l'italia si spaccherà in due.

    Calare le spese, ( tangenti, clientelismo,posti inutili,) è impossibile quindi si arriverà al dunque.

    Dispiace per la Mercegaglia per le sue parole al vento che non approderanno a nulla, però è doveroso ringraziarla per quanto detto, anche se non è consapevole dove porterebbe tale operazione.
    Unquote
    Si arriverà al dunque?..e come? Grazie JOT

  5. #5
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda


  6. #6
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Gruppo Marcegaglia
    Nel 2006 Steno Marcegaglia viene condannato a 4 anni e un mese per il reato di bancarotta preferenziale. Beneficerà però dell’indulto, con il condono di tre anni di pena.
    Nel 2008 la Marcegaglia Spa ha patteggiato una sanzione di 500 mila euro più 250 mila euro di confisca per una tangente di 1 milione 158 mila euro pagata nel 2003 a Lorenzo Marzocchi di EniPower. Oltre al patteggiamento dell'azienda, Antonio Marcegaglia ha patteggiato 11 mesi di reclusione con sospensione della pena per il reato di corruzione.

    Italia Libera: Gli imprenditori-salvatori-della-Patria

  7. #7
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Le autorità svizzere riaprono il caso con una lettera alla Procura di Milano
    La famiglia: "Il nostro patrimonio si trova per lo più in Italia ed è in regola"
    Nel mirino dei pm e del Fisco 17 conti "segreti" di Marcegaglia
    Intestati a Steno, Emma e Antonio. Il gruppo: tutto regolare
    di EMILIO RANDACIO e WALTER GALBIATI

    Da sinistra Steno Marcegaglia (fondatore del gruppo mantovano) con i figli Emma, presidente di Confindustria e Antonio

    MILANO - Diciassette conti congelati, da "porre in collegamento con le dichiarazioni rese da Marcegaglia Antonio". È il Ministero pubblico della Confederazione elvetica, con una missiva spedita la scorsa settimana all'ufficio del procuratore aggiunto di Milano, Francesco Greco, a rialzare il sipario sui conti esteri della famiglia Marcegaglia. Una parte dei quali - quattro per la precisione - erano già stati scandagliati durante l'inchiesta Enipower, una storia di tangenti pagate per accaparrarsi commesse milionarie e che ha visto tra i numerosi protagonisti anche il rampollo della famiglia industriale mantovana. A marzo 2008 il figlio del fondatore del colosso dell'acciaio ha patteggiato una pena (sospesa) di 11 mesi per corruzione. E ha pagato oltre 6 milioni di euro.

    Gli inquirenti svizzeri vogliono ora capire cosa fare di quei rapporti bancari, conti da paperoni intestati anche a Steno ed Emma Marcegaglia - presidente di Confindustria - gestiti da Antonio, e finiti nel frattempo sotto la lente dell'Agenzia delle Entrate di Mantova per verificare eventuali reati fiscali. Ma di che conti si tratta?

    Per una decina d'anni, tra il 1994 e il 2004, il gruppo Marcegaglia era riuscito a interporre negli acquisti di materie prime e di macchinari alcune società offshore, in modo da creare fondi neri da depositare su conti esteri. Il meccanismo, noto a tutta la famiglia, era semplice: la Marcegaglia Spa non comprava direttamente l'acciaio, ma lo rilevava da alcune società di trading incaricate di riversare i margini di guadagno su appositi conti cifrati. Una di queste, la londinese Steel Trading operava attraverso il conto Q5812712 presso la Ubs di Lugano. Le plusvalenze milionarie venivano poi trasferite sul conto Q5812710 aperto sempre presso la stessa banca svizzera e intestato a una società delle Bahamas, la Lundberg Trading. Il beneficiario finale dei conti era Steno Marcegaglia, padre e fondatore dell'omonima azienda.

    Lo stesso meccanismo funzionava per altri due conti svizzeri, intestati a Steno e alla figlia Emma. La Scad Company Ltd che gestiva le vendite dell'acciaieria bulgara Kremikovtzi, versava in nero le differenze di prezzo della materia prima e i frutti economici di eventuali contestazioni favorevoli ai Marcegaglia sul conto cifrato 688342 della Ubs di Lugano. La Springleaf Capital Holding, la Cameo International e la Macsteel International Uk Ltd facevano le medesime operazioni per alcune acciaierie indiane. E sullo stesso conto cifrato della famiglia sono stati convogliati anche i proventi di due vendite in nero: il 31 gennaio 2004 un cliente iraniano ha versato 150mila euro per l'acquisto di un macchinario e ad aprile 2004 un cliente argentino altri 44mila euro per alcuni pezzi di ricambio venduti dalla Marcegaglia Spa. Tutte le provviste accumulate sul conto 688342, oltre un milione di dollari in poco più di un anno, sono state poi riversate sul conto cifrato 688340 della Ubs di Lugano, anch'esso riconducibile a Steno ed Emma. Complessivamente, i soldi transitati sui quattro conti sono nell'ordine di diversi milioni. Quando ad agosto 2004 sono stati chiusi i rapporti bancari della Steel Trading e della Lundberg, il saldo era di 22 milioni, un importo che la famiglia ha provveduto a trasferire a Singapore, prima dell'arrivo della magistratura.

    "Si tratta di questioni legate a una società che all'epoca ha svolto una effettiva attività di trading di acciaio esclusivamente a prezzi di mercato, pagando regolarmente le tasse nel Paese di competenza. Società che, peraltro, ha già cessato da molti anni ogni sua attività", spiegano fonti ufficiali del gruppo Marcegaglia interpellate da Repubblica.

    Ora tutta la documentazione dei conti analizzati dalla procura di Milano è nelle mani del nucleo tributario della Guardia di finanza e della Agenzia delle Entrate di Mantova per verificare possibili reati fiscali, soprattutto connessi a compravendite in nero e a eventuali false fatturazioni. Mentre l'Autorità giudiziaria elvetica si trova con un elenco di conti sui quali sono transitati i frutti milionari del trading dell'acciaio e aspetta indicazioni dalla procura di Milano. Era stato Antonio Marcegaglia, nella ricostruzione davanti ai pm, ad alzare il velo su altri rapporti cifrati e a spiegare come venivano utilizzati quei fondi: si tratta di "risorse riservate - aveva messo a verbale il 30 novembre 2004 - che abbiamo sempre utilizzato nell'interesse del gruppo per le sue esigenze non documentabili". Con quei soldi venivano pagati estero su estero i bonus per i manager che lavorano al di fuori dell'Italia, come quelli che gestivano i rapporti con i trader russi e con i paesi arabi, destinatari di commissioni e provvigioni per migliaia di dollari. "Per tutte le esigenze di questo tipo che avevo a Mantova - spiegava ancora Antonio Marcegaglia - mi facevo consegnare presso il mio ufficio il denaro che occorreva per pagare fuori busta dirigenti, collaboratori ed altro". A volte i contanti servivano per acquistare beni, come una Mercedes o un casale in Toscana. "Il patrimonio familiare - precisa oggi il gruppo Marcegaglia - si trova per la sua stragrande maggioranza in Italia, mentre una sua minima parte è all'estero e comunque in regola con le normative fiscali italiane".

    Dall'estero, i soldi della famiglia arrivavano in Italia grazie a un vero e proprio servizio di "spallonaggio" che la Ubs offriva chiedendo una percentuale dell'1%. I conti d'appoggio li forniva sempre la banca elvetica. Dal rapporto cifrato 688340 intestato a Steno ed Emma Marcegaglia, per esempio, tra settembre e dicembre 2003, sono stati trasferiti sul conto della Preziofin Sa presso la Ubs di Chiasso oltre 750mila euro per essere poi prelevati in contanti e portati in Italia. Qualcosa come 3 milioni di euro più circa 800mila dollari sono stati trasformati in denaro sonante tra il 2001 e il 2003 dal conto cifrato 664807 aperto nella filiale Ubs di Lugano. Allo stesso servizio obbedivano i conti 614238 presso la Ubs di Chiasso e il conto intestato alla Benfleet presso la filiale di Lugano.

    Un altro conto d'appoggio e riconducibile ad Antonio Marcegaglia è il conto "Tubo". Qui per esempio nel '97 sono stati versati dal conto Lundberg 1,6 milioni di dollari per pagare parte dell'acquisto dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro. E, secondo la ricostruzione del rampollo di casa Marcegaglia, anche i versamenti effettuati sui conti "Verticale", "Vigoroso", "Borghetto" e "Diametro" (poco più di 2 milioni di euro) non sono altro che pagamenti in nero, l'ultimo dei quali a maggio 2003, destinati alla Mair Spa di Thiene per l'acquisto senza fattura di un macchinario per la fabbricazione di tubi.

    Ininterrottamente poi dal '97 al 2004 è stato alimentato un conto cifrato (JC 251871) presso la Ubs di Lugano: 175 milioni di lire l'anno, finché era in voga il vecchio conio, e 90mila euro l'anno con l'avvento della moneta unica. "Trattasi di pagamenti in nero a favore dello Studio Mercanti di Mantova in relazione a consulenze di tipo amministrativo", ha dichiarato Antonio Marcegaglia. Lucio Mercanti è il presidente del collegio sindacale del gruppo mantovano, proprio colui che è preposto a vigilare sui bilanci della società.

    Repubblica (11 novembre 2008)

  8. #8
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Magari la Marcegaglia non sa che tagliare le spese statali significa non solo togliere ossigeno alla casta,ma anche al suo mostruoso esercito di peones e sudroni che la sostengono con determinazione omicida.



  9. #9
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Citazione Originariamente Scritto da luigina Visualizza Messaggio
    l'italia si spaccherà in due.
    possibile che non capiamo che è gia' spaccata in due ?
    "Non sei uno schiavo perchè qualcuno ti domina,ma qualcuno ti domina perchè sei uno schiavo."



  10. #10
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    Predefinito Rif: Un nuovo scopritore della acqua calda

    Citazione Originariamente Scritto da luigina Visualizza Messaggio

    Si arriverà al dunque?..e come?


    Certamente si arriverà al dunque, ma i tempi non sono chiari.

    Non si possono individuare i tempi perché troppe sono le componenti che determineranno l'irreversibile crollo dello stato italiano.

    Promettere delle date è solamente una specializzazione di politici.

    L'unico dato certo che fa presumere come la situazione è esplosiva è il modo agitato con cui i politici si buttano sulla ricchezza prodotta al Nord.

    Perché sono consapevoli che ogni mattina è buona perché salti la baracca.
    Vi è uno solo ad avere fiducia nell'avvenire e crede di dover pensare al futuro della partitocrazia per le tangenti, e programma le centrali atomiche, del tipo che nessuno più costruisce, (saranno le madri di tutte le tangenti).

    Adesso vi è solamente più la paura del terrorismo ad unire gli stati, e la crisi determinata dal Basilea 2, giustificante il fatto di dover tirare la cinghia ( si intende il popolo non i politici)

    Poi vi è la notizia di cui aspettiamo la divulgazione, l'interesse del prestito alla Grecia deve essere portato al 7%. Ma siamo al caos e si devono mettere in accordo.

    L'interesse bancario è un segnale importante ( da oltre 4000 anni) di come va la situazione in una economia.
    La nostra è finita.
    Ultima modifica di jotsecondo; 15-04-10 alle 12:07

 

 
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