Battilocchio in visita a Tblisi: è necessario evitare la guerra
Missione-lampo dell'Eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, che si è recato martedì e mercoledì scorso a Tblisi per una serie di incontri con le autorità della Georgia. In questi giorni, il Caucaso è balzato all'attenzione internazionale per l'acuirsi della tensione tra Tblisi e Mosca: le truppe russe si stanno avvicinando ai confini della repubblica georgiana ed il Presidente Putin ha dichiarato che la Russia risponderà con sollecitudine e fermezza ad eventuali provocazioni. Il tutto si inserisce in un clima di tensione acuta dovuto alle richieste, supportate dai russi, di indipendenza da parte delle repubbliche di Abkazia e Sud Ossezia."Il Caucaso Meridionale - ha affermato Battilocchio al suo ritorno - è un'area in cui la crisi è alle porte e le tensioni sono pronte ad esplodere. Ho incontrato il Presidente Saakashvili e gli ho espresso la vicinanza dell'Unione Europea che, con una dichiarazione ufficiale, ha condannato l'atteggiamento prepotente della Russia. Se precipita la situazione in Georgia, problemi di conflitto potrebbero aprirsi nei confinanti Stati dell'Armenia ed Azerbaijan e, con effetto domino, coinvolgere il Caucaso e lambire i nostri confini". "La Comunità internazionale - ha aggiunto l'Eurodeputato socialista - deve alzare la voce ed affrontare la situazione o altrimenti avrà la responsabilità immane di aver fatto troppo poco per evitare la guerra che, purtroppo, viene percepita come imminente. Come ho detto personalmente al Presidente Saakashvili, la Georgia non può essere lasciata sola". Battilocchio ha anche incontrato il Ministro degli esteri David Baradze, suo amico personale, il Presidente del Parlamento, Nino Burjanadze, l'ambasciatore italiano, Vittorio Sandalli e varie OngNG operanti in territorio georgiano. "Nella prossima sessione plenaria del Parlamento europeo, assieme ad alcuni colleghi della Delegazione Interparlamentare, promuoverò l'approvazione di una risoluzione urgente sulla questione Georgia: è ora che l'Europa parli con una voce sola, forte e chiara" ha concluso l'Eurodeputato.