Scaduti i termini per la detenzione in regime di carcere duro per cinque boss di Cosa

[Malik]

lunedì, febbraio 19, 2007
Scaduti cinque 41 bis... La solita Italia...

PALERMO - Scaduti i termini per la detenzione in regime di carcere duro per cinque boss di Cosa Nostra, condannati per le stragi di via d'Amelio e via dei Georgofili a Firenze. La segnalazione arriva dal ministero della Giustizia. La cancellazione del 41 bis riguarda Salvatore Biondo, Giuseppe Montalto, Lorenzo Tinnirello, tutti condannati all'ergastolo per l'attentato al procuratore aggiunto Paolo Borsellino e agli agenti di scorta e per Salvatore Benigno e Cosimo Lo Nigro, anche loro con condanna all'ergastolo per le autobombe di Firenze del 1993. La notizia è stata inviata alle direzioni distrettuali antimafia di Palermo, Caltanissetta e Firenze. Adesso saranno i magistrati di queste procure dimostrare l'efficacia della misura cautelare. Ovvero provare eventualmente "l'attualità dei legami tra il mafioso in prigione e i suoi gregari all'esterno".
"L'affronto che stiamo subendo è di una gravità inaudita, Lo Nigro e Benigno hanno ammazzato i nostri parenti e ferito 48 persone per far abolire il 41 bis". Questo il commento dell'Associazione tra i familiari delle vittime di via Georgofili. "Non bastava che a Cosimo Lo Nigro fosse stato revocato il 41 bis, ora è la volta di Benigno Salvatore e chissà quanti altri degli stragisti di Firenze saranno sulla strada della 'redenzione", afferma ancora l'Associazione secondo la quale "abolire il 41 bis bis vuol dire una cosa sola, che lo Stato ha subito il ricatto messo in atto in via dei Georgofili la notte del 27 Maggio 1993". L'Associazione chiede "di poter ascoltare pubblicamente, nelle prossime ore, la voce del ministro Mastella in merito a quanto sta succedendo sul fronte del '41 bis', l'unico regime carcerario adatto alla mafia stragista ed eversiva del 1993"."È evidente che rispetto al 41 bis c'è bisogno di individuare modifiche legislative che evitino situazioni come queste ma anche le scappatoie normative che negli ultimi anni hanno prodotto centinaia di ricorsi davanti ai tribunali di sorveglianza". Dice Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo ucciso nella strage di via D'Amelio, commentando la notizia della scadenza dei termini del regime di carcere duro per cinque mafiosi di Cosa Nostra. "Il 41 bis - continua Borsellino - non è una vendetta dello Stato ma una misura precauzionale per evitare che chi è condannato per reati così gravi continui ad avere rapporti con l'esterno e a controllare le cosche anche dal carcere. Proprio per questo motivo è grave che si arrivi ad un'interruzione della misura solo per scadenza dei termini". 19/02/2007
Fonte: La Sicilia
http://mafiazero.blogspot.com/2007/0...ta-italia.html

[Malik]

Fosse successo con il Governo Berlusconi....

[Iron_Man (POL)]

lunedì, febbraio 19, 2007
Scaduti cinque 41 bis... La solita Italia...

PALERMO - Scaduti i termini per la detenzione in regime di carcere duro per cinque boss di Cosa Nostra, condannati per le stragi di via d'Amelio e via dei Georgofili a Firenze. La segnalazione arriva dal ministero della Giustizia. La cancellazione del 41 bis riguarda Salvatore Biondo, Giuseppe Montalto, Lorenzo Tinnirello, tutti condannati all'ergastolo per l'attentato al procuratore aggiunto Paolo Borsellino e agli agenti di scorta e per Salvatore Benigno e Cosimo Lo Nigro, anche loro con condanna all'ergastolo per le autobombe di Firenze del 1993. La notizia è stata inviata alle direzioni distrettuali antimafia di Palermo, Caltanissetta e Firenze. Adesso saranno i magistrati di queste procure dimostrare l'efficacia della misura cautelare. Ovvero provare eventualmente "l'attualità dei legami tra il mafioso in prigione e i suoi gregari all'esterno".
"L'affronto che stiamo subendo è di una gravità inaudita, Lo Nigro e Benigno hanno ammazzato i nostri parenti e ferito 48 persone per far abolire il 41 bis". Questo il commento dell'Associazione tra i familiari delle vittime di via Georgofili. "Non bastava che a Cosimo Lo Nigro fosse stato revocato il 41 bis, ora è la volta di Benigno Salvatore e chissà quanti altri degli stragisti di Firenze saranno sulla strada della 'redenzione", afferma ancora l'Associazione secondo la quale "abolire il 41 bis bis vuol dire una cosa sola, che lo Stato ha subito il ricatto messo in atto in via dei Georgofili la notte del 27 Maggio 1993". L'Associazione chiede "di poter ascoltare pubblicamente, nelle prossime ore, la voce del ministro Mastella in merito a quanto sta succedendo sul fronte del '41 bis', l'unico regime carcerario adatto alla mafia stragista ed eversiva del 1993"."È evidente che rispetto al 41 bis c'è bisogno di individuare modifiche legislative che evitino situazioni come queste ma anche le scappatoie normative che negli ultimi anni hanno prodotto centinaia di ricorsi davanti ai tribunali di sorveglianza". Dice Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo ucciso nella strage di via D'Amelio, commentando la notizia della scadenza dei termini del regime di carcere duro per cinque mafiosi di Cosa Nostra. "Il 41 bis - continua Borsellino - non è una vendetta dello Stato ma una misura precauzionale per evitare che chi è condannato per reati così gravi continui ad avere rapporti con l'esterno e a controllare le cosche anche dal carcere. Proprio per questo motivo è grave che si arrivi ad un'interruzione della misura solo per scadenza dei termini". 19/02/2007
Fonte: La Sicilia
http://mafiazero.blogspot.com/2007/0...ta-italia.html

Prepariamoci ad abituarci a queste cose, ora che al Governo abbiamo certi personaggi...

[Enrico1969]

Prepariamoci ad abituarci a queste cose, ora che al Governo abbiamo certi personaggi...

questi episodi risalgono allo scorso febbraio.

[Iron_Man (POL)]

questi episodi risalgono allo scorso febbraio.

Abbiamo uno dei fondatori del primo partito al Governo (dell'Utri) che è riscontrato abbia rapporti personali con mafiosi, un Ministro di Grazia e Giustizia che è emerso aver fatto il "baciamano" a un boss mafioso delle sue zone, un Ministro della Difesa che è avvocato di fiducia di pregiudicati calabresi... direi che ci sono tutte le premesse per abituarci a questi episodi!

[Enrico1969]

Abbiamo uno dei fondatori del primo partito al Governo (dell'Utri) che è riscontrato abbia rapporti personali con mafiosi, un Ministro di Grazia e Giustizia che è emerso aver fatto il "baciamano" a un boss mafioso delle sue zone, un Ministro della Difesa che è avvocato di fiducia di pregiudicati calabresi... direi che ci sono tutte le premesse per abituarci a questi episodi!

sì, ma questi episodi specifici risalgono a febbraio.

faccio notare che il ministro della giustizia precedente, Mastella, oltre ad aver capeggiato l'indulto (che di mafiosi e delinquenti di ogni sorta ne ha fatti uscire a migliaia), è stato testimone di nozze (non semplice ''baciatore'') del braccio destro di Provenzano, il boss Campanella.

diciamo che siamo già abituati a questi episodi, tutti.

[Iron_Man (POL)]

sì, ma questi episodi specifici risalgono a febbraio.

faccio notare che il ministro della giustizia precedente, Mastella, oltre ad aver capeggiato l'indulto (che di mafiosi e delinquenti di ogni sorta ne ha fatti uscire a migliaia), è stato testimone di nozze (non semplice ''baciatore'') del braccio destro di Provenzano, il boss Campanella.

diciamo che siamo già abituati a questi episodi, tutti.

L'indulto non riguardava i reati di mafia.
A proposito, dimenticavo che l'attuale Presidente del Senato Schifani negli anni ottanta fu socio in una compagnia nella quale figuravano Nino Mandalà, boss del clan mafioso di Villabate, e Benny d’Agostino, imprenditore legato allo storico dirigente di Cosa Nostra, Michele Greco.
Credo non si fosse mai visto un Governo così filo-mafia negli ultimi decenni!

[Enrico1969]

L'indulto non riguardava i reati di mafia.
A proposito, dimenticavo che l'attuale Presidente del Senato Schifani negli anni ottanta fu socio in una compagnia nella quale figuravano Nino Mandalà, boss del clan mafioso di Villabate, e Benny d’Agostino, imprenditore legato allo storico dirigente di Cosa Nostra, Michele Greco.
Credo non si fosse mai visto un Governo così filo-mafia negli ultimi decenni!

ti potrei portare una lista delle migliaia di mafiosi scarcerati con l'indulto, a cominciare da questi:

http://newsindultopoli.blogspot.com/...llindulto.html

comunque, con i motorini non spreco tempo, saluti.

[Dr.Hans]

I boss escono, gli omicidi, gli stupratori, gli usurai sono apiede libero spesso perchè i magistrati non scrivono le sentenze, sbagliano nel fare le notifiche, non depositano le motivazioni, non chiedono i rinvii a giudizio.................


http://rassegna.camera.it/chiosco_ne...tArticle=I29U9

[Enrico1969]

I boss escono, gli omicidi, gli stupratori, gli usurai sono apiede libero spesso perchè i magistrati non scrivono le sentenze, sbagliano nel fare le notifiche, non depositano le motivazioni, non chiedono i rinvii a giudizio.................


http://rassegna.camera.it/chiosco_ne...tArticle=I29U9

è molto meno rischioso operare a livello legislativo, modificando le procedure e snellendo i tempi.

un giudice sottoposto alla minaccia della responsabilità civile è praticamente alla mercè di chiunque abbia il potere di intimidirlo, e sappiamo bene cosa ciò significhi, soprattutto in certe zone del paese.