ce la faremo veramente a fermare l'immigrazione?

[fenix]

le posizioni ultra-pessimiste/disfattiste, ancorchè presentate come "realiste", secondo me non sono accettabili, anzitutto dal pundo di vista etico. Ma anche studiando con più attenzione il problema. Il sistema può cambiare, non dobbiamo pensare che le cose andranno avanti cosí per inerzia. Intanto vi sono altri elementi da tenere conto:
1. non è vero che l'incremento demografico "aumenta" a sud: diminuisce. Consultare le statistiche. Per esempio il Messico è sceso al di sotto del livello di sostituzione l'anno scorso.
2. l'Asia orientale ha problemi simili di decremento demografico, anche se con meno migranti, per ora. Potrebbe convertirsi in destino di "flussi" nel breve periodo.
3. la natalità europea può risalire, è solo questione di cambiamenti culturali e di politiche adeguate.

[fenix]

ci siamo a tal punto ingarbugliati con una ideologia buonista e suicida ( e relative leggi da essa derivate come i diritti umani , d'asilo , convenzioni di Ginevra ecc) che talvolta penso che non ce se ne uscirà più .

l'ideologia buonista finirà per essere abbandonata prima o poi, perchè alla fin fine è un'idiozia.

[NicolòBobadilla]

l'ideologia buonista finirà per essere abbandonata prima o poi, perchè alla fin fine è un'idiozia.

Speriamo prima che poi... magari prima possibile!

[fenix]

A volte, poi, mi chiedo (provocatoriamente, ma non troppo): vale la pena impegnarsi per contrastare l'immigrazione?
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si vale la pena perchè difendiamo la nostra eredità e la nostra identità.

[buran]

no, l'invasione non è contenibile semplicemente per due fattori: a) arrestarla e invertirla porterebbe alla caduta dell'intera infrastruttura ideologica progressista europea, in pratica una rivoluzione b) più gli immigrati sono presenti nel territorio più nascono fenomeni di socializzazione tra la popolazione locale e aliena che porterebbe entrambi a far quadrato contro eventuali manovre coercitive

[fenix]

Ma questo nell'Italia di oggi è impossibile... perché appena si parla di immigrazione in termini non apologetici, ecco che da destra o sinistra spunta fuori la cortina nebbiogena delle leggi razziali...

ci sono buoni argomenti per contrastare le posizioni pro-migranti. Per esempio la crisi economica (destinata a durare, l'Italia declina anche economicamente). ¿Perchè accettare stranieri se l'economia cala?
Altro argomento di peso è quello ecologico: ¿perchè volere "incrementi demografici" se c'è già troppa gente a far pressione sull'ecosistema?

[fenix]

no, l'invasione non è contenibile semplicemente per due fattori: a) arrestarla e invertirla porterebbe alla caduta dell'intera infrastruttura ideologica progressista europea, in pratica una rivoluzione b) più gli immigrati sono presenti nel territorio più nascono fenomeni di socializzazione tra la popolazione locale e aliena che porterebbe entrambi a far quadrato contro eventuali manovre coercitive

1 - le rivoluzioni, storicamente, accadono.

2 - le "manovre coercitive" vanno pensate non nel contesto attuale, ma in un contesto che si creerá con altri fattori, per esempio una caduta molto più accentuata dell'economia (poco da mangiare e niente riscaldamento invernale, per intenderci).

*altro punto: i migranti non sono un blocco unico, sono divisi fra etnie e religioni. Possiamo sfruttare le loro divisioni a nostro vantaggio.

[NicolòBobadilla]

no, l'invasione non è contenibile semplicemente per due fattori: a) arrestarla e invertirla porterebbe alla caduta dell'intera infrastruttura ideologica progressista europea, in pratica una rivoluzione b) più gli immigrati sono presenti nel territorio più nascono fenomeni di socializzazione tra la popolazione locale e aliena che porterebbe entrambi a far quadrato contro eventuali manovre coercitive

Sul primo punto posso anche essere d'accordo, anche se la crisi delle c.d. "forze progressiste" è in atto in quasi tutta Europa e non escluderei perlomeno una diminuzione della tendenza (non l'inversione immediata, che richiederebbe purtroppo molto tempo); per il secondo punto, non sarei così categorico: questi fenomeni di "socializzazione" mi sembrano in realtà molto limitati (il barista, il kebabbaro, il pizzaiolo egiziano ecc., il senegalese che ti chiama "fratello" e ti vuole vendere la cinta falsa e i sinistri scemi che gliela comprano), mentre gli altri allogeni che vivono nelle nostre città se ne stanno tra di loro senza minimamente dare cenni della tanto ventilata "integrazione". Per di più anche a livello di manovalanza generica mi pare che i nostri connazionali stiano cominciando a farsi girare gli zebedei... insomma, non mi darei per vinto così presto, tutto si può fare.

[NicolòBobadilla]

1 - le rivoluzioni, storicamente, accadono.

2 - le "manovre coercitive" vanno pensate non nel contesto attuale, ma in un contesto che si creerá con altri fattori, per esempio una caduta molto più accentuata dell'economia (poco da mangiare e niente riscaldamento invernale, per intenderci).

*altro punto: i migranti non sono un blocco unico, sono divisi fra etnie e religioni. Possiamo sfruttare le loro divisioni a nostro vantaggio.

Bravissimo.

[fenix]

bene Niccolò, questo è lo spirito giusto: ragionevolmente ottimista, accettando le difficoltà come sfida.