Nuovi dubbi sulla pretesa santità di don Tonino Bello .

L'evangelismo di Don Tonino Bello è molto simile a quello di Leon Tolstoj ,
il grande scrittore che passava da un' esaltazioni mistica all'altra ,ma
era un anarchico pacifista con improvvisi sensi di colpa . Dove a stati di esaltazione mistica, gli
succedevano sul piano spirituale momenti di profonda solitudine e
disperazione peccaminosa .

Veniva richiamato il nostro Monsignore dal
Vaticano molte volte per i suoi atteggiamenti anticonformistici nel vestire
e nell 'atteggiarsi nelle relazioni e per comportamenti disdicevoli a un
vescovo cattolico , spesso intendo alla teatralità e alla ricerca di un applauso dei giovani e non con atti ispirati a vera pietà . Una santità che gli derivava dalla volontà di mettersi in mostra tra la numerosa folla dei nuovi profeti post-conciliari .

Essere un vescovo diverso e poco conformista !
Infatti spesso aveva posizioni populistiche, anzi filopaupersitiche ,
ispirate a un pacifismo che ignorava ogni giustizia , nascondendosi dietro
slogans di parole senza senso .

Così egli aspirava a diventare il leader e la guida
dei giovani anarcopacifisti della galassia del mondo cattolico .
Fece entrare nella Curia di Molfetta ad abitare famiglie di poveri,paralizzando cosi
lo svolgersi della vita diocesana e cristiana della chiesa locale.
Egli riteneva, a torto, che la Chiesa avesse fatto la scelta di classe ,
cosa che non risulta affatto nella tradizione pastorale della Chiesa . Gli unici poveri che la Chiesa ha riconosciuto sono quelli dediti alla vita del vangelo .

Assumeva poi posizioni ideologiche equivoche affermando che lo Spirito Santo non è legato a strutture , nemmeno a quelle della Chiesa ! Cosi lo Spirito Santo diventava un anarchico pure lui . Un'altra volta spezzò delle particole di eucaristia , non sappiamo se consacrate o meno , e li metteva in una busta da lettera , spedendo poi tutta la lettera a un missionario in Argentina .
Amen .