Il self service di droghe costretto a traslocare
Il titolare: «Sposterò il negozio lontano dalle scuole»
di MANUEL SPADAZZI
— RIMINI —
LO ‘SBALLO’ è già finito. Troppe critiche, troppo clamore, troppi a dire che lì, davanti alla scuola, sul lungomare di Rimini, quel negozio in cui si possono acquistare legal drugs (le ‘droghe legali’) e ogni tipo di oggetti e accessori legati alle sostanze psicoattive, non avrebbe mai dovuto aprir i battenti.
E adesso Alessandro Mini, il proprietario della catena dei negozi Alkemico, è pronto a fare dietrofront. A cercare una nuova sede per l’Alkemico aperto un mese fa davanti all’istituto tecnico per il turismo Marco Polo.
«MAI AVREI immaginato che si sarebbe scatenato un simile can can sulle televisioni, sui giornali».
Un fiume d’inchiostro e di polemiche: tanto è bastato al giovane riccionese, una laurea di Giurisprudenza in tasca, fondatore e proprietario di tutti i negozi Alkemico in Italia, a rivedere i suoi piani sul punto vendita appena inaugurato a Rimini.
Ieri, proprio mentre il Tg4 intervistava il preside della scuola, Umberto Moretti, Mini è andato a parlare con il dirigente scolastico.
Facendogli la promessa che nei prossimi mesi si cercherà una nuova sede per l’Alkemico a Rimini. «Premesso che noi agiamo secondo le regole, e che non vendiamo alcuna sostanza illegale — dice Mini — a questo punto mi impegnerò a trovare un altro stabile per il negozio. Abbiamo un contratto d’affitto della durata di un anno, non sarà così facile trovare la nuova sede, ma ci proveremo. Non saremo mai più davanti alla scuola».
A malincuore, certo. Perché «il punto vendita in viale Regina Margherita era perfetto — osserva Mini — si trova sul lungomare, in una zona frequentata dai turisti...».
E anche dagli studenti, visto che sono quasi 900 i ragazzi che frequentano ogni giorno il Marco Polo (e alcune classi dell’istituto alberghiero Malatesta, ospitate nello stesso edificio).
A MORETTI Mini ha promesso di chiudere fino al 7 giugno (l’ultimo giorno di scuola) il distributore automatico fuori dal negozio. Quello dove, per intenderci, è possibile acquistare con un’apposita card elettronica uno dei tanti prodotti da ‘sballo’ in vendita all’Alkemico. Si cambia luogo, non mercanzia: nessun ripensamento da parte di Mini, nonostante ieri il sottosegretario Carlo Giovanardi abbia annunciato il suo impegno «affinché questi negozi vengano chiusi, tutti».
DI SICURO, da quando ha aperto il primo punto vendita qualche anno fa, mai l’Alkemico aveva ricevuto tante attenzioni come in questi ultimi giorni.
Dopo la Rai, ieri anche Tg4 e Tg5 hanno dedicato alcuni servizio al negozio.
L’inviato del Tg5 ha anche acquistato una confezione di PopX, un prodotto che, recita il sito di Alkemico, «è usato negli ambienti underground come Popper».
«Ma in realtà — ha assicurato Mini — noi non vendiamo assolutamente Popper: il PopX è un semplicissimo smacchiatore».
Meglio andare a fondo, comunque. «Lo faremo analizzare da un laboratorio — annuncia l’inviato del Tg5 — per capire quali sostanze contiene realmente».
da: Il Resto del Carlino - ed. Nazionale - 18/05/2008