"Italia sia realistica verso Iran"

Teheran replica al ministro Frattini



L'Iran "si aspetta che il governo italiano abbia una posizione più realistica" e "non si faccia influenzare dalle affermazioni irrealistiche di altri Paesi". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Mohammad Ali Hosseini, dopo che nei giorni scorsi il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini aveva annunciato che il suo governo avrebbe tenuto una linea più "ferma" verso l'Iran rispetto al precedente esecutivo.


Qualche giorno fa, a margine del vertice Ue-Amlat, da Lima, Franco Frattini ha annunciato un cambiamento di rotta del governo italiano nella politica con l'Iran. Il nuovo esecutivo di centro destra "è pronto ad aggiungersi agli Stati Uniti e ai poteri forti europei nel tenere una linea dura nei confronti" del controverso programma nucleare della Repubblica islamica. Roma avrà quindi un rapporto "fermo" e "pragmatico" con Teheran e "condividerà la linea delle sanzioni" per quanto riguarda il dossier nucleare.

Ma, al contempo, ha avvertito il titolare della Farnesina, l'Italia "vuole essere ammessa nel club di chi decide le sanzioni", nel cosiddetto gruppo "5+1", formato dai cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza (Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Cina e Francia) piu' la Germania.

Frattini ha ricordato gli importanti interessi economici che legano Roma e Teheran, ma ha sottolineato che questi interessi non impediranno all'Italia di far parte del "gruppo di testa europeo". E' importante, ha aggiunto, che gli europei siano "uniti e quindi più forti" nel negoziato con l'Iran.

Frattini ha criticato il suo predecessore, Massimo D'Alema, colpevole di essere "arrivato troppo tardi" a capire l'importanza di aver un posto nell'organismo informale di consultazione sul dossier del nucleare iraniano.
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