Originariamente Scritto da
ricky@piemont
Novis, non parlo di 'ospizi' ma come ho detto di case protette che è un'altra cosa.
I miei nonni avevano una coppia di amici che viveva a Spittal an der Drau, ovvero poco oltre il confine di Dobbiaco. Alla morte del marito, che io chiamavo Nonno Riccardo, sua moglie, che io chiamavo Tante Emi (non chiedetemi il perché Lui fosse Nonno e lei Tante ovvero Zia) è stata invitata dal Municipio di Spittal a vendergli la casa in cui viveva, in maniera da poterla poi rivendere o forse affittare ad una coppia di sposi e con la somma ricavata le hanno dato in cambio :
- un bilocale composta da camera da letto e tinello con ovviamente il bagno;
- monitoraggio attraverso sistemi via radio delle funzioni vitali ;
- assistenza medica 24/24 e 7/7 ;
- assoluta indipendenza, ad esclusione dell'uso dell'ascensore, che malgrado Lei risiedesse al secondo piano poteva prendeve solo se il medico glielo permetteva altrimenti ginnastica cardiaca ovvero scale a piedi;
- possibilità su sua richiesta di prendere i pasti nel refettorio comune, in caso contrario poteva farseli nel tinello;
- possibilità di una cameriera che le facesse le pulizie nella camera.
Per quanto riguarda le ultime due clausole doveva aggiungere un terzo della sua pensione.
Aggiungo che nella casa protetta (così me l'ha chiamata Lei) c'erano una sala TV, una palestra e se non ricordo male o nel complesso stesso o nelle sue addiacenze un minimarket.
Certo la mentalità degli austriaci è diversa dalla Nostra, ma non penso che siano ne stalinisti ne altro, visto che la libertà dall'oppressione dell'URSS se la sono comprata a caro prezzo e questo lo dico con cognizione di causa, penso solo che lì siano solo più svegli di Noi.