Allegri via: il perchè ?
Lo corteggiava la Juve
Cellino avrebbe sostituito il tecnico Panchina d'Oro per la recente serie di risultati negativi, ma soprattutto perchè non intendeva rinnovare il contratto, lusingato dall'interesse dei grandi club: quello bianconero e il Milan. E allora punta a vincere un'altra scommessa: Festa
CAGLIARI, 14 aprile 2010 - Diciotto anni alla guida del Cagliari e il presidente Cellino non si era mai fatto mancare nulla. Un esonero tre giorni prima del via del campionato (Sonetti), dopo la prima giornata (Radice e Tesser), anche dopo non aver giocato (Giampaolo, esonerato dopo un Roma-Cagliari rinviato). Forse mancava solo un esonero a fine stagione. Ma da ieri anche quella casella è stata completata. Massimiliano Allegri, Seminatore d'Oro l'anno scorso e Panchina d'Oro soffiata a Mourinho quest'anno, allenatore da vetrina, da ieri è disoccupato. Esonerato da Miami.
Massimiliano Allegri. LaPresse
ALLEGRI CORTEGGIATO DAI GRANDI CLUB — E non solo per il ruolino di marcia fallimentare delle ultime otto giornate, dove ha racimolato due pareggi e sei sconfitte, più il k.o. del recupero con l'Udinese. I motivi dell'addio, a sole cinque giornate dalla conclusione, con la salvezza già nel cassetto da mesi, sembrano altri. Da ricercare in quelle dichiarazioni dello stesso Cellino, che tempo fa promise grosse novità per il futuro. A una condizione: fiducia nel progetto. E questa fiducia, forse, Allegri non l'aveva più. Tanto che al presidente aveva preannunciato, così dicono i bene informati, l'intenzione di chiudere la sua avventura in Sardegna a fine stagione, nonostante un contratto fino al 2011. Non solo. A Cellino, in questi giorni a Miami, sarebbero arrivate voci di contatti più che informali con altri club, la Juventus in primis. Ed ecco la proposta per sparigliare le carte: “Mister, le offro il rinnovo fino al 2012”. Ma Allegri, naturalmente, non ha accettato. Da qui la rottura. Dalla Florida la lettera di benservito al tecnico che Cellino aveva pescato a Sassuolo, lanciandolo da esordiente in A, ennesima scommessa vinta, al posto di quel Ballardini che aveva compiuto il miracolo di una salvezza impossibile l'anno prima.
Festa con Zola in allenamento
TEMPO DI FESTA — Cellino ci riprova. Via Allegri, ormai allenatore adulto e vaccinato, nel mirino di club importanti. Spazio a un'altra scommessa, Gianluca Festa, altro ex calciatore del Cagliari. Al suo fianco Giorgio Melis, allenatore della Primavera, perché Festa deve ancora ricevere il patentino. Non da Coverciano, ma dall'Inghilterra, dove svolge il corso con un collega e amico illustre, Gianfranco Zola. E in queste cinque giornate Festa dovrà meritarsi la conferma per la prossima stagione. Nel frattempo, Allegri, questa mattina, è passato ad Assemini per svuotare l'armadietto e salutare i suoi giocatori. Bocche cucite per tutti, anche per la nuova coppia della panchina, su ordine della società. Squadra sotto choc, nessuno si aspettava un epilogo simile. Tra il tecnico e i giocatori esisteva un legame molto forte, e per qualcuno l'incontro col tecnico toscano ha segnato una svolta nella carriera: Marchetti, Biondini e Cossu, con Allegri, hanno avuto la possibilità di indossare la maglia azzurra. Da oggi è iniziata un'altra storia. Allenamento con Festa e Melis, che domenica faranno il loro esordio in panchina al Sant'Elia contro il Palermo. Forse con Cellino in tribuna, di rientro da Miami. Magari con qualche spiegazione in più.
a,ma.
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