io credo che non sia un problema il livello locale: con il sistema attuale, molto basato sul sindaco, le liste si moltiplicano e poco conta l'aspetto nazionale, se non nella scelta della coalizione talune volte, nei casi in cui si vuole "punire" il governo alla guida del paese.
Semmai sarà interessante veramente capire le regionali del 2010. cosa faranno pd e pdl? re-imbarcheranno uno la sinistra radicale e l'altro l'udc?
Sono convinto che escluse le regioni "democratiche" toscana, umbria, marche, emilia-romagna ci saranno tante partite aperte.
Una cosa brutta del paese è, però, che le alleanze sono prima delle elezioni e soprattutto sono legate a logiche nazionali per le elezioni regionali. Che cazzo.. se la lega avesse, metti caso, deciso di allearsi con illy (so che non è una cosa che sarebbe pottua accadere) sarebbe stato un caso nazionale, un putiferio.... e invece bisognerebbe lasciare le logiche regionali libere da quelle nazionali...
Per il sistema politico nazionale credo che l'andamento sia quello di una pentapolarizzazione. PD,PDL (grossi partiti), UDC, Lega e "sinistra varia". Questa ultima forza è stata puntia dall'astensionismo e dal voto utile ma credo che abbia la capacità di tornare in parlamento.
Vi sono poi delle possibili meteore populiste come Grillo e una attuale meteora ossia Di Pietro.
Berlusconi ha creato un grande partito. Non credo che quando finirà la sua era sparisca il suo lascito, purtroppo.