Originariamente Scritto da
Cato censor
Ieri ho seguito Annozero, tre ore di chiacchere sull'emergenza rifiuti a Napoli.
Nessuno ha parlato, neanche gli ambientalisti, della riduzione dei rifiuti alla fonte.
Eppure questa strategia è quella adottata dall'Unione Europea (vedi sotto), prioritaria rispetto alle tecniche di riciclaggio (differenziata ecc.), prioritarie a loro volta sulle tecniche di smaltimento (inceneritore, discarica, ecc.).
Insomma, non riesco a capire perchè mentre si perde il 95% del tempo a decidere come smaltire i rifiuti e il restante 5% a decidere come riciclarli, nessuno si occupa di far diminuire drasticamente (tassando la produzione di imballaggi) il volume di RSU prodotti con ciarpame totalmente inutile.
Il poco che si fa (detersivi alla spina, ricariche per alimenti e saponi, potabilizzazione dell'acqua di rubinetto, distributori automatici di latte, ecc.) è lasciato all'iniziativa volontaria di aziende, catene di distribuzione, consorzi di produttori, senza il minimo coordinamento delle istituzioni e senza una strategia complessiva ed incentivante.
L'europa farebbe bene ad intervenire pesantemente.
Tratto dal sito
www.wikipedia.it
La
strategia adottata dall'Unione Europea e recepita in Italia con il DL Ronchi del '97
[1] (abrogato e sostituito con il DL 152/06 Parte IV
[2]) affronta la questione dei rifiuti delineando priorità di azioni all'interno di una logica di gestione integrata del problema. Esse sono, come descritto nella predetta parte IV negli articoli 180 e 181 nell' ordine di priorità definito dall'articolo 179:
- Criteri di priorità (Art 179)
- Sviluppo di tecnologie pulite
- Ideazione e messa in commercio di prodotti che non contribuiscano o diano un contributo minimo alla produzione di rifiuti ed all'inquinamento
- Miglioramenti tecnologici per eliminare al presenza di sostanze pericolose nei rifiuti
- Ruolo attivo delle amministrazioni pubbliche nel riciclaggio dei rifiuti e loro utilizzo come fonte di energia
- Prevenzione della produzione di rifiuti (Art. 180)
- Corretta valutazione dell'impatto ambientale di ogni prodotto durante il suo intero ciclo vitale
- Capitolati di appalto che considerino l'abilità nella prevenzione della produzione
- Promuovere accordi e programmi sperimentali per prevenire e ridurre la quantità e pericolosità dei rifiuti
- Attuare il DL 18 Febbraio 2005 n. 59 e la direttiva 96/61/CE specifica per la riduzione e prevenzione integrate dell'inquinamento
- Recupero dei rifiuti (Art 181)
- il riutilizzo, il reimpiego ed il riciclaggio
- Produzione di materia prima secondaria trattando i rifiuti stessi
- Favorire tramite misure economiche e capitolati nelle gare d'appalto il mercato dei prodotti reimpiegati
- Uso dei rifiuti per produrre energia (recupero energetico (ossidazione biologica a freddo, gassificazione, incenerimento)