Originariamente Scritto da
liano
http://www.lucacoscioni.it/il_diviet...tri_scienziati
Il divieto di ricerca sugli embrioni imbavaglia i vostri scienziati
Int. a George Daley di Andrea Ballabeni
Andrea Ballabeni della Cellula Coscioni di Boston intervista il presidente del più prestigioso istituto internazionale per la ricerca sulle staminali
George, iniziamo dalla vexata quaestio:deriveremo più applicazioni terapeutiche dalle cellule staminali embrionali o dalle staminali adulte?
Difficile dirlo. E' necessario fare ricerca su entrambi i tipi di cellule. Per ora i trials clinici sono in corso solo con alcuni tipi di staminali adulte ma questo anche perché le staminali embrionali sono conosciute solo da poco tempo e i tempi della scienza sono lunghi. Confidiamo di poter usare in futuro le staminali embrionali in trials clinici. Non dimentichiamoci poi dei benefici indiretti. Le informazioni che stiamo raccogliendo sul loro modo di funzionare avranno comunque positive ripercussioni terapeutiche. La ricerca di base fornisce risultati fondamentali per la ricerca applicativa e su questo è d'accordo la quasi totalità degli scienziati.
Però vi sono scienziati eticamente contrari alla ricerca sulle cellule staminali embrionali...
Una piccolissima minoranza.
Le cellule staminali embrionali sono ottenute da embrioni al quinto giorno di sviluppo ed alcuni pensano che l'embrione sia un essere umano.
Penso che un essere umano sia più della somma di due gameti che si uniscono. Un essere umano è fatto da un insieme di sistemi biologici integrati. Non c'è un momento ben preciso durante lo sviluppo fetale in cui si diventa esseri umani.
Quando inizia la vita?
Tutte le cellule del nostro corpo hanno vita. I batteri e gli organismi unicellulari hanno vita. Anche gli spermatozoi e gli ovuli umani prima della fecondazione hanno vita. La vita di un organismo è però diversa dalla vita delle cellule di cui è composto. Molte cellule del nostro corpo continuano a vivere per 24 ore anche dopo la nostra morte. Anche le singole cellule che formano un embrione sono vive ma non costituiscono un essere umano. Non penso ci sia un momento preciso in cui un embrione od un feto diventano "essere umano". E' un processo che avviene gradualmente durante lo sviluppo, un "continuum".
Sì, ma per chi pensa che gli embrioni siano esseri umani sacrificare un embrione è omicidio.
Ognuno può pensare quello che vuole. Io ho una visione liberale: ognuno dovrebbe poter scegliere cosa fare in base alle proprie convinzioni etiche. Capisco, ma rimango dell'idea che la cosa migliore sia lasciare ad ognuno libertà di scegliere cosa fare. Se uno non vuole lavorare con le cellule embrionali è libero di farlo.
Alcune persone pensano che gli scienziati non abbiano la patente per parlare di etica.
Non sono d'accordo. Molti di noi sono fortemente interessati agli aspetti etici e molti di noi sono stati spesso costretti ad affrontare problemi etici. Abbiamo riunioni costanti per parlare di bioetica. Non vedo quindi perché uno scienziato non dovrebbe dire la sua.
Staminali embrionali potrebbero essere ottenute attraverso "clonazione terapeutica"anche se questo fino ad ora è stato dimostrato solo per alcune specie animali. Naturalmente però non ci si deve confondere tra "clonazione terapeutica"e quella "riproduttiva", volta a far nascere dei bambini clonati. Esistono casi di scienziati favorevoli alla "clonazione riproduttiva"?
Io non ne conosco. Personalmente sono assolutamente contrario all'idea di clonare esseri umani per far nascere bambini. Sarebbe aberrante.
Quando,secondo te,si potranno ottenere le prime staminali embrionali da embrioni umani clonati?
Difficile dirlo ma plausibilmente entro i prossimi due anni.
Pensi che la ricerca con i cosiddetti embrioni "ibridi" ottenuti da ovuli animali e nuclei umani sia promettente?
Non possiamo, tecnicamente parlando, definire "ibridi" questi embrioni perché il DNA e' interamente derivato dal nucleo immesso nell'ovulo. Piuttosto bisogna parlare di "cybrids", e cioè embrioni ottenuti con citoplasma animale e nuclei umani. Sì, penso che possano dare ottimi risultati anche se è difficile dire ora quanto possano portare in termini di applicazioni terapeutiche. Bisogna lavorarci sopra. La scienza richiede tempi lunghi. Sono favorevole al loro uso anche dal punto di vista etico.
Cosa ne pensi della legge 40 sulla procreazione assistita votata nel 2004 dal parlamento italiano?
Penso che sia una legge che diminuisce le possibilità per coppie sterili di avere dei bambini ed aumenta le possibilità di non diagnosticare gravi malattie genetiche. Inoltre il divieto di fare ricerca con embrioni prodotti in Italia imbavaglia i vostri scienziati.
Negli Stati Uniti è tempo di elezioni presidenziali.Quali sono i candidati più favorevoli alla ricerca con le cellule staminali embrionali?
I democratici Clinton, Obama ed Edwards sono favorevoli a finanziare la ricerca sulle staminali embrionali con soldi pubblici. I repubblicani invece sono contrari.
Quanti sono gli americani che conoscono bene questi temi scientifici?
Negli Stati Uniti c'è una buona conoscenza di base di questi temi. Almeno il 50% degli americani sa come sono fatti gli embrioni da cui sono ricavate le staminali. Un recente sondaggio della Genetics and Public Policy ha mostrato che la maggioranza degli americani è favorevole all'uso delle cellule staminali embrionali.
In Italia purtroppo i mezzi di informazione non coprono adeguatamente questi temi.
Negli Stati Uniti, invece, i mezzi di informazione (giornali, radio, TV, web) trattano molto queste tematiche. Sui giornali troviamo spesso articoli scientifici semplici da capire e allo stesso tempo rigorosi dal punto di vista scientifico.
Oggi sappiamo che distruggere un embrione non è più necessario per ottenere cellule pluripotenti. Quali sono i metodi alternativi più promettenti?
Le cellule "pluripotenti indotte" umane, ottenute quest'anno dal mio e da altri due laboratori, sono le più simili alle cellule staminali embrionali e quelle che promettono di più in termini di applicazioni terapeutiche. Ma non possiamo dire quanto queste cellule siano uguali alle cellule derivate da embrioni. Inoltre, le cellule "pluripotenti indotte" sono state ottenute usando dei virus e modificando in modo permanente il DNA delle cellule. Dobbiamo lavorare per eliminare questi problemi. Credo che entro due anni ne sapremo di più.
Se le cellule pluripotenti indotte fossero uguali alle cellule staminali embrionali perché non diminuire la ricerca sulle cellule staminali derivate da embrioni?
Per ora non sappiamo dire se sono veramente uguali e quindi non sappiamo se hanno le stesse potenzialità terapeutiche. Non sarei d'accordo nel chiedere meno fondi per la ricerca sulle staminali embrionali. Queste ultime, infatti, sono uniche dal punto di vista biologico e quindi estremamente interessanti per noi ricercatori. Speriamo quindi che la situazione politica presto ci permetta di avere quei fondi pubblici che chiediamo da tempo.
Quando pensi arriveranno le prime applicazioni terapeutiche?
Difficile dirlo. Solo continuando a lavorare potremo arrivare a risultati. E' difficile dire anche quali saranno le prime applicazioni terapeutiche.
Cura di malattie del sangue, cura del morbo di Parkinson, cura di tessuti danneggiati come tendini ed ossa. Ma la lista delle possibili applicazioni è lunga. E' importante che non si dia ascolto ad alcuni sconsiderati pseudo-scienziati che a volte vogliono pubblicizzare cure mirabolanti, magari in paesi dove mancano i controlli medici. Bisogna che sia gli scienziati che i media si impegnino ad informare l'opinione pubblica senza enfasi e con estrema cautela e rigore scientifico. Nella scienza bisogna avere pazienza e lungimiranza.
Cosa pensi debbano fare i cosiddetti "advocacy groups"tipo l'associazione Luca Coscioni per convincere l'opinione pubblica che la ricerca con le cellule staminali embrionali è una buona cosa?
Gli "advocacy groups" come l'associazione Luca Coscioni fanno un lavoro importantissimo. E' però anche fondamentale che i media parlino estesamente di questi problemi e lo facciano con rigore scientifico. Se questo non avviene l'opinione pubblica non possiede gli strumenti per capire e decidere.
* Andrea Ballabeni, ricercatore presso il Department of Systems Biology della Harvard Medical School, è animatore della Cellula Coscioni di Boston (USA)
Lunedì, 4 Febbraio, 2008 - 15:46