...il 26 aprile del 1986, la tragedia Chernobyl, e la storia del nucleare italiano giunse ad una svolta, formalizzata un anno e mezzo dopo, l'8 novembre del 1987, con il referendum che segno' la fine del programma nazionale. Ma quello fu anche l'inizio di un salasso per i contribuenti che gia' allora l'Enel stimo', per conto del governo, nella cifra record di
121.000 miliardi di lire del 1986. A tanto infatti ammontava il costo previsto per lo smantellamento delle centrali esistenti, la costruzione e l'esercizio di impianti alternativi a fonti tradizionali. Ma alcuni esperti parlarono di costi complessivi di circa 200.000 miliardi, senza contare l'impatto sulla crescita economica del maggiori costo dell'energia. Da segnalare che solo la conversione a carbone del maxi-impianto nucleare di Montalto di Castro, quasi pronto, costo' (stime Sole 24 Ore del 1992) ben 10.630 miliardi di lire. Ma parlando di cifre ufficiali, il solo smantellamento delle quattro centrali ancora esistenti in Italia (Latina, Trino, Garigliano e Caorso), non ancora completanto a distanza di 20 anni, costera' 4,3 miliardi di euro. E' quanto prevede la Sogin, societa' appositamente istituita nel 1999 dallo scorporo di una costola dell'Enel, che beneficia di un prelievo che deriva dalle bollette pagate ogni bimestre degli italiani. Senza contare il costo dello stoccaggio del combustibile contenuto nelle centrali, per il quale ancora non si e' trovata una soluzione. E tutto questo per non produrre nemmeno un Kilowatt/ora.
http://asca.it/moddettnews.php?idnew...20DI%20SPRECHI