Ultima modifica di Ortodossia; 18-04-10 alle 18:46
Fra tutti il ministero dell'amore era quello che incuteva un autentico terrore... [...]
1984 George Orwell
http://www.youtube.com/watch?v=krYkuiRtO7M
certo che tu ,kompagno, ancora non l'hai digerita la sberla che ti sei beccato in faccia alle elezioni.
eravate certi di far polpette del centrodestra e avete invece preso una tranvata sui denti terrificante da parte del POPOLO ITALIANO.
alla fine te ne farai una ragione pure tu, da buon ultimo.
intanto vai a rosicare in un angolo, che disturbi.
Ma quale popolo e popolo... il "popolo" per questi signori esiste solo quando si tratta di raccattare voti (neanche con chissà quale successo, in fin dei conti, viste le percentuali di astensione). Poi, una volta seduti, pensano soltanto ad ingrassarsi il culo a spese del cosiddetto "popolo".
Solo i gonzi possono credere alla balla che quel 30% scarso di aventi diritto al voto (perché tanti sono quelli che, al netto delle astensioni, votano per il Berlusca) possa essere chiamato "popolo".
Il "popolo" non esiste, esistono solo gruppi di tifosi che con fede religiosa si bevono tutte le panzane che i loro idoli gli raccontano. Se esistesse davvero il "popolo", questi bellimbusti dovrebbero fuggire in elicottero.
Braccia rubate all'agricoltura.
Tutti guardano l'albero e nessuno vede la foresta.
Al mondo esistono solo due razze: gli uomini per bene e gli stronzi. Questi ultimi cercano quasi sempre di passare per i primi.
Regionali, un indagato per la compravendita dei voti
E’ un fotografo barlettano. Almeno due politici nel mirino
C’è un indagato per lo scandalo che avrebbe connotato l’ultima campagna elettorale per le regionali. Si tratta del fotografo barlettano Rino Dibenedetto, personaggio chiave del filmato sulla presunta compravendita di voti, mandato in onda dalla trasmissione Le Iene, su Italia 1, il 14 aprile scorso. L’abitazione del fotografo ed i due studi professionali sono stati oggetto di perquisizione da parte della Guardia di Finanza fra mercoledì e giovedì. Ma i militari delle Fiamme gialle sono stati anche a casa e nell’azienda di un candidato del PdL alle regionali, al quale il fotografo procacciava voti non sufficienti però per l’elezione. Il fascicolo è nelle mani del sostituto procuratore Ettore Cardinali, cui è arrivata la segnalazione relativa alla puntata della trasmissione Le Iene.
Il servizio, realizzato da Mauro Casciari era intitolato «Il paese all’incontrario, dove non sono i cittadini-elettori a scegliere i candidati ma i candidati a scegliersi gli elettori, pagandoli».
Dal servizio è subito emerso che si trattava della città di Barletta. Nonostante le dissolvenze delle immagini e nonostante non fosse menzionata la città di Barletta (si parlava di un paese del sud Italia), molti avevano riconosciuto sia i luoghi che il procacciatore di voti, oltre ad intuire il candidato consigliere regionale di riferimento. Per il voto, si offriva 30 euro in caso di sconfitta elettorale e di 50 euro per l’elezione. Il pagamento finale (60 euro per due voti, con tanto di ricevuta) ha facilitato il compito degli inquirenti che hanno potuto identificare anche il candidato consigliere regionale non eletto.
Il fotografo barlettano è finora l’unico formalmente inquisito per voto di scambio dalla procura tranese. Gli avvocati dell’indagato, Isidoro Alvisi e Tullio Bertolino, hanno chiesto al pm l’acquisizione del filmato originale (che – a loro dire – sarebbe stato modificato per la messa in onda del servizio), in modo da verificarne l’autenticità. Un’altra inchiesta, coordinata dal pm Marco d’Agostino, riguarderebbe invece un consigliere risultato eletto nelle fila del centrosinistra. Ma il campo d'indagine potrebbe estendersi ancora.
c. c.
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Ultima modifica di Ortodossia; 24-04-10 alle 00:07
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1984 George Orwell
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